Sarà l’ennesimo tuffo al cuore per Claudio Ranieri, testaccino che torna all’Olimpico per affrontare ancora una volta la sua squadra del cuore. Lo fa indossando i panni del “nemico”, visto e considerato che allena il Cagliari, squadra che con lui alla guida trova scampoli di felicità estrema.
Una doppia promozione, dalla serie C alla A alla fine degli anni Ottanta, una terza promozione ottenuta l’11 giugno dello scorso anno a Bari, quando neanche il più credente dei tifosi cagliaritani, credeva nel ritorno in serie A.
A settantadue anni l’allenatore dei miracoli (ricordate? Portò il Leicester alla conquista della Premier league) pare aver trovato non tanto l’elisir di lunga vita, ma una seconda giovinezza. Al punto che c’è chi è pronto a raccontare, in Sardegna, che il signor Claudio è l’allenatore più amato nella storia del club , financo di Manlio Scopigno, tecnico che portò la squadra rossoblù al suo primo e finora unico scudetto.
All’Olimpico, anche se si gioca lunedì sera, si preannuncia l’ennesimo “tutto esaurito”, con una buona fetta di tifosi sardi che riusciranno ad appollaiarsi nei distinti nord. Anche se la partita finisce tardi e il primo traghetto e il primo aereo per tornare nell’isola felice ripartiranno solo martedì mattina.
Per la Roma sarà la terza “fatica” con Daniele De Rossi allenatore, e dopo i sei punti conquistati contro Verona e Salernitana c’è la speranza di incamerare un’altra intera posta. Ostilità del match affidate al genovese Matteo Marcenaro, che sarà coadiuvato da Valeriani e Pagliardini, mentre al Var ci sarà Rosario Abisso.
Probabilità alte di vedere in campo dall’inizio almeno due dei quattro nuovi acquisti delle due squadre: il romanista Angelino e il cagliaritano Mina. Meno facile possano entrare gli altri due, il romanista Baldanzi e il cagliaritano Gaetano.
Leonardo Morelli
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