Sarà popolato in ogni ordine di posti lo stadio Olimpico per le due sfide del Sei Nazioni di rugby che vedranno impegnati gli azzurri.
Oltre centoventimila i biglietti già venduti, si comincia il 3 febbraio con Italia-Inghilterra (medaglia di bronzo alla Rugby World Cup francese dello scorso autunno), in programma alle 15 e 15, si tornerà in campo il 9 marzo, quando nella capitale sarà di scena la Scozia in un match valido per la quarta giornata della manifestazione.
Della Scozia va detto che è l’antagonista più volte battuto dalla nazionale italiana, che nelle sue ventiquattro partecipazioni al torneo ha ottenuto tredici vittorie, un pareggio (nel 2006 contro il Galles) e 106 sconfitte. Ecco, delle 13 vittorie, sette sono arrivate contro la Scozia, non male come preambolo. L’ultimo successo dell’Italia invece è datato 2022 quando il “quindici” nostrano vinse per la prima volta al Principality Stadium di Cardiff contro il Galles (21-22).
Per la cronaca le altre tre partite degli azzurri dell’edizione 2024, quelle in trasferta, si disputeranno in Irlanda domenica 11 febbraio, domenica 25 in Francia e in Galles sabato 16 marzo. Contro la Francia l’Italia giocherà anche per la conquista del trofeo “Giuseppe Garibaldi”, mentre con la Scozia è in palio la “Cuttitta Cup”.
Finale dedicato alle convocazioni azzurre. La squadra è allenata dall’argentino Gonzalo Quesada, che ha chiamato in causa 34 giocatori, venti dei quali nel reparto degli avanti e quattordici nei trequarti; cinque gli esordienti, Nocera, Rizzoli, Spagnolo, Izekor e Vintcent. “Abbiamo una grande squadra, sia giocatori che staff, piena di energia che lavora in un’unica direzione” ha dichiarato il coach, che allena la nazionale italiana dal primo giorno di gennaio. Evitare la conquista del cucchiaio di legno è il minimo che ci si possa aspettare.
Leonardo Morelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA