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Canottieri Ponte Milvio, il canottaggio come terapia

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Duca Gioielli

Abbiamo incontrato Stefano D’Elia sulla sponda del Tevere, tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio dove ha sede la Canottieri Ponte Milvio; un luogo piacevole che affaccia sulle placide e verdi acque del fiume di Roma.

Stefano è un ex-atleta,  Presidente e Direttore Tecnico della associazione sportiva che ha sede a Lungotevere Salvo d’Acquisto 21 e che da molti anni, dopo svariate esperienze nei circoli romani, si occupa a tempo pieno di canottaggio.

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Dal 9 dicembre 2023 la Canottieri Ponte Milvio è stata designata dalla  Federazione Italiana Canottaggio come uno dei 5 HUB in Italia dedicati al canottaggio come  terapia, un progetto supportato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Sport e Salute spa, e patrocinato da Roma Capitale e dalla ASL RM.

A Stefano abbiamo chiesto in cosa consista questo progetto.
“A conclusione di un  programma di Terapia Integrata sviluppato nel 2023 la Federazione Italiana Canottaggio,  ha avviato un bando  aperto alle società sportive italiane aderenti al progetto (circa 70) tramite il quale intendeva assegnare n. 5 HUB sul territorio italiano per proseguire il lavoro svolto e da svolgere in continuità al progetto base”.

“Il 19 dicembre 2023 – continua Stefano – la Federazione Italiana Canottaggio ha assegnato uno dei cinque HUB proprio a “Canottieri Ponte Milvio”, unico su Roma e sull’intero territorio laziale; l’HUB che  sarà attivo per l’intero anno 2024 dispone delle attrezzature necessarie per la pratica del canottaggio ma anche di numerosi specialisti: tecnici di canottaggio, un medico sportivo, uno psicologo ed un nutrizionista”.

Chiediamo a D’Elia i dettagli del progetto.
“Il progetto promuove una nuova visione del canottaggio inteso non solo come sport, ma come disciplina completa e con riconosciuti benefici fisico-motori, oltre che psicologici, generati dal contatto con la natura. Il progetto è rivolto a pazienti ed ex pazienti oncologici, persone con malattie croniche non trasmissibili (tumori e cancro, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, diabete, salute mentale, disturbi muscolo scheletrici, sclerosi multipla, obesità, malattie tiroidee, osteoporosi grave, ipoacusia sensoriale, ipercolesterolemia) e appassionati over 65 che iniziano la disciplina del canottaggio senza averlo praticato prima e senza aver avuto patologie pregresse di particolare rilievo”.

Come si svolgeranno i corsi?
“I corsi verranno strutturati secondo una modalità formativa adatta a tutti e prevedranno di norma 2 ore di voga settimanali” chiarisce Stefano.

Una domanda ancora: che cosa fare per iscriversi?
“Le iscrizioni sono aperte dal 2 gennaio e rimarranno aperte fino ad esaurimento dei posti; invito perciò tutti gli interessati a prendere contatto con l’Associazione tramite posta elettronica (segreteria@canottieripontemilvio.it) o al mio numero telefonico 3920655517” .

La passione per il canottaggio ma anche per le attività all’aria aperta trasudano da ogni poro di questo sportivo che dedica gran parte del suo tempo ad allenare giovani atleti ma anche persone che per la prima volta si affacciano sul Tevere; e lo fa in un luogo di straordinaria bellezza, a pochi passi da uno dei ponti più suggestivi di Roma.

Un’ultima domanda a Stefano: è rischioso il canottaggio sul Tevere?
“Assolutamente no! – ci dice indicando le quiete acque di un fiume oggi bello come non mai – qui il fiume assomiglia ad un lago e poi le imbarcazioni sono eccezionalmente stabili e per giunta inaffondabili”.

Una ragione di più per cominciare un’attività sportiva ricca di emozioni e in grado di offrire panorami che nessun “bipide terrestre” potrà mai osservare in questo tratto di fiume.

Francesco Gargaglia

 

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1 commento

  1. Bravissimi tutti ! Complimenti a tutto lo staff continuate così! E poi questa parte del tevere sotto quasi ponte Milvio è favolosa.
    Io non mi sono mai abituata di stupirmi quando in questi anni sono venuta giù al circolo con Paolo .
    Un abbraccio a tutti.

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