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La tratta Vigna Clara – Valle Aurelia può essere raddoppiata

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Galvanica Bruni

AGGIORNAMENTO del 5.1.2024
Al via la gara per il raddoppio, leggi qui

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A seguito della conclusione della Conferenza di Servizi, con il parere favorevole di tutti i soggetti coinvolti, è stato approvato il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica della Chiusura Anello ferroviario di Roma: Lotto 1A Valle Aurelia – Vigna Clara
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Il progetto prevede la realizzazione di un raddoppio di binario tra le due stazioni. La realizzazione del nuovo binario in aggiunta a quello esistente consentirà di incrementare il numero delle corse e istituire un servizio metropolitano cadenzato.

Questo il testo del comunicato stampa di RFI nel quale si allega la Determinazione conclusiva della Conferenza di Servizi (clicca qui per leggerla).

Si tratta di un passo importante sulla strada della chiusura dell’Anello Ferroviario. Un passo al momento virtuale visto che i fondi non ci sono. C’erano, ma non ci sono più.

Lo scorso agosto il ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini ha infatti definanziato la costruzione di alcune opere del Centro e del Mezzogiorno per spostare le risorse verso infrastrutture del Nord. Fra le opere coinvolte c’era anche la chiusura dell’Anello Ferroviario di Roma, progetto al quale sono stati sottratti 175 milioni dei 262 già stanziati e  che sarebbero serviti a congiungere la stazione Vigna Clara con quella di Tor di Quinto.

Pochi giorno dopo il ministro faceva sapere che  gli stessi fondi sarebbero stati reinseriti nel Disegno di Legge di Bilancio di fine anno.

Sta di fatto che nella manovra licenziata dal Senato e in discussione in questi giorni alla Camera per essere approvata entro fine mese non vi è traccia del rifinanziamento dell’opera. Così come non vi è traccia di risposta da parte del Ministro all’interrogazione presentata in parlamento a inizio dicembre da alcuni deputati PD.

Perplesso anche il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, che nell’esprimere soddisfazione per l’esito della Conferenza di Servizi esclama: “ora però è quanto mai indispensabile ricevere segnali positivi da parte del Governo sulle sorti dei fondi destinati alla chiusura dell’anello ferroviario; finanziamento indispensabile per il completamento di un’opera necessaria alla mobilità di Roma e delle sue periferie.”

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7 COMMENTI

  1. Gentili Signori,
    i soldi del raddoppio ci sono e Salvini non li ha toccati per fortuna.
    Adesso Italferr ha preparato i documenti delle gare che sta indicendo relative alla bonifica ordigni bellici, posa armamento (UNO ed un solo binario dal Pineto a Vigna Clara), posa linea di contatto (i pali già ci sono), segnalamento ed opere civile per due nuovi fabbricati tecnologici a Monte Ciocci e Pineto).
    Nel 2024 Italferr ed RFI devono assegnare i lavori alle ditte vincitrici per compiere questi semplicissimi lavori.
    Stefano Testi

      • Gentile Sig. Venza,
        I fabbricati tecnologici sono piccole cabine in muratura che contengono gli apparati elettronici per il segnalamento, come quello presente da 10 anni nella stazione di Vigna Clara.
        Nel nostro caso servono per dotare la nostra linea delle tecnologie piu’ moderne.
        Infatti la Valle Aurelia Vigna Clara sara’ la prima linea a Roma ad avere il Sistema HTRMS HD, progettato per i nodi e le massime frequenze dei treni.
        Buona Giornata
        Stefano Testi

  2. Siamo nel 2024. E la legge di bilancio è stata approvata

    Il ministro Salvino ha mantenuto la promessa di reinserire i fondi nel bilancio?

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