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Discarica via del Baiardo, quasi terminata la bonifica

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Galvanica Bruni

In via di ultimazione i lavori di bonifica della grande discarica abusiva di via del Baiardo, a Tor di Quinto e a meno di 1500 metri da Ponte Milvio.

Sei ettari di area golenale sulla sponda del Tevere tramutati in discarica dal 2012 quando, dopo esser stata sgomberata da un campo nomadi che lì aveva sede, l’area venne abbandonata dalle istituzioni diventando terra di nessuno e preda di furgoni e camion che vi hanno scaricato di tutto.

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A dare notizia del buon andamento dei lavori è Manuela Rinaldi, assessore ai Lavori pubblici della Regione Lazio che ha finanziato con quasi 300mila euro le operazioni che prevedono, oltre la bonifica, l’abbattimento delle baracche fatiscenti abusive e le attività di manutenzione straordinaria necessarie ad assicurare le funzionalità idraulica sulla relativa ansa del Tevere.

“I lavori sono in via di completamento” ha dichiarato l’assessore spiegando che durante gli stessi “sono stati campionati tutti i rifiuti presenti per verificare la loro pericolosità; un controllo dovuto e necessario per ristabilire la sicurezza in un’area così vasta”.

E chi, come noi, vi si è più volte avventurato sa bene a cosa si riferisce l’assessore: su quei sei ettari c’era una vasto campionario di rifiuti come più volte documentato sulle nostre pagine: dall’eternit a centinaia di pneumatici, da tonnellate di calcinacci e bidoni di vernici a cumuli di elettrodomestici, da carcasse di mobili a cataste di legno, da motorini fatti a pezzi a vecchi computer e televisori.

Uno sguardo al futuro

“Annuncio che sarà istituito un tavolo tecnico con il Comune di Roma per garantire il futuro rispetto ambientale dell’ansa del Tevere sulla quale siamo intervenuti” hai poi detto l’assessore Manuela Rinaldi.

Cosa farne quindi di questa area? Posto che è sottoposta a vincoli ambientali e paesaggistici e che è stata individuata dall’Autorità di Bacino ‘varco ambientale’ e quindi con vincolo di costruzione, l’ipotesi di lavoro che va per la maggiore nelle stanze del Municipio XV è quella di trasformarla in un parco pubblico con area attrezzata per biciclette, vista la sua vicinanza alla pista ciclabile.

“Un progetto – secondo Daniele Torquati, presidente del XV – per cui si renderebbe necessaria la sola movimentazione terra, che potrebbe essere pienamente compatibile con i vincoli in essere.”

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2 COMMENTI

  1. Tutto bene, mi domando solo se tutti i componenti dei vari poltronifici nazionali hanno pensato a cosa fare onde tutto questo lavoro non sia vanificato prima o poi.

  2. Presidente Torquati, cosa ci dice sui tempi di riapertura dell’isola ecologica dell’Olgiata?
    Molti residenti di La Storta attendono da anni che il centro di raccolta rifiuti Olgiata / La Storta possa accogliere tutti i materiali e non solo gli sfalci, come avviene da tempo.
    Nel lontano 2015 ci disse che “l’isola ecologica si deve e si farà all’Olgiata utilizzando l’attuale presidio AMA e che era stata inserita nelle opere PNRR“.
    Molti sono i luoghi colmi di rifiuti abbandonati, anche ingombranti: forse la riapertura dell’isola ecologica dell’Olgiata, se non eliminare almeno potrebbe ridurne l’abbandono lungo le strade.
    Per la cronaca, io ho i cassonetti di fianco al cancello di casa che da su via Cassia a La Storta da sempre (20/30 anni) e mi debbo vedere ogni giorno lo spettacolo indecoroso e pericoloso degli ingombranti abbandonati.
    Quando pensa di intervenire?
    Roberto

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