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    “Israele e i palestinesi in poche parole” di Marco Travaglio

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    Si può descrivere la lunga guerra che da oltre settant’anni oppone lo stato di Israele ai palestinesi in poche parole?

    A quanto pare sì, dal momento che a farlo e con chiarezza è Marco Travaglio, giornalista e direttore de “Il Fatto Quotidiano” col suo libro “Israele e i palestinesi in poche parole” (ed. Paper-First, 124 pagg, 12 euro).

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    La “questione palestinese” è una intricata faccenda le cui origini devono essere fatte risalire a molto prima della dichiarazione Balfour e alla Risoluzione 181 delle Nazioni Unite; una questione complicata dove ad entrare in ballo sono gli interessi politici ed economici di alcune grandi potenze, prima fra tutte gli USA e dei paesi che affacciano sul Mediterraneo. Una storia lunga e dolorosa difficile da raccontare con la necessaria obiettività.

    Marco Travaglio, dopo l’attacco di  Hamas ad  Israele e la  conseguente azione di ritorsione condotta nella Striscia di Gaza,  ha scritto alcuni articoli che poi ha raccolto in un “libretto” che si legge con facilità.

    Travaglio non si schiera con nessuna delle due parti e racconta i fatti che hanno preceduto l’ennesimo aspro scontro.

    Nel farlo non indugia con morbosità, come da settimane stanno facendo tutti i media del pianeta, sui singoli episodi di violenza: il suo è un racconto stringato che volutamente ha chiamato “la guerra dei cent’anni”. Nella descrizione dei fatti ovviamente non omette le singole responsabilità né gli errori commessi ma lo scopo del breve saggio è fornire una visione per quanto possibile obiettiva di una tragedia che non sembra avere mai termine.

    Nel citare le responsabilità indugia solo sull’attuale premier di Israele, personaggio controverso che  non sembra aver capito quale è la strada per mettere fine al lunghissimo conflitto. “Bibi” Netanyahu, con la politica degli insediamenti e le  alleanze con la destra che appoggia i coloni, è oggi a tutti gli effetti il primo “nemico della pace” (che sia poi una questione di incoscienza o di calcolo politico motivato anche dai processi che pendono sulla sua testa, è difficile stabilirlo).

    A completare il volumetto, che si legge agevolmente in un paio d’ore, una “cronologia” che inizia dal 1897 con la nascita del Sionismo, una serie di “parole chiave” e numerosi “titoli” per approfondire l’argomento.

    “Israele e i palestinesi in poche parole” ha il pregio di descrivere in modo semplice e chiaro (ma con gli ovvi e dovuti riferimenti storici) una storia che pochi conoscono e su cui tutti invece dibattono.

    Francesco Gargaglia

     

     

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