Prendono corpo le due “case di comunità” che dovranno nascere nel Municipio XV nell’ambito dei progetti del PNRR Sanità Lazio approvati dalla Giunta regionale a dicembre 2021. Si tratta di due poli di assistenza socio sanitaria a tutto tondo dedicati ai residenti del territorio.
Il primo, a seguito dell’accordo con l’Esercito, sorgerà presso l’edificio dell’ex circolo ufficiali della Scuola di Fanteria di Cesano. Il secondo nascerà in Via Cassia 472 dove al momento già si trovano gli uffici del Servizio Sociale del XV. Il tutto in aggiunta alla trasformazione della Casa della salute di Via San Daniele del Friuli a Labaro in Casa di Comunità.
“A conclusione delle conferenze dei servizi concluse positivamente, si procede speditamente con la programmazione. Come infatti comunicato da Asl Roma 1, sarà possibile avviare i lavori già all’inizio del prossimo anno, rispettando quindi le scadenze previste dal PNRR”.
E’ quanto fanno sapere Alfonso Rago e Claudio Marinali, presidenti della commissioni municipali Politiche Sociali e PNRR, che così commentano: “Con le nuove Case di Comunità andiamo incontro alle esigenze del Municipio XV, territorio esteso ed eterogeneo, e mettiamo a disposizione della cittadinanza servizi sanitari e sociosanitari nell’ottica dell’avvicinamento della soglia medica e sociale alla Comunità.”
Fanno loro eco il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati e l’Assessora alle Politiche Sociali, Agnese Rollo, dichiarando: “Dal 2014, giorno in cui per la prima volta abbiamo votato un atto per sostenere questa idea, il lavoro è stato continuo per quasi dieci anni, sia in maggioranza che in opposizione; oggi, anche grazie alla sensibilità sempre dimostrata da parte di Asl Roma 1, con le due Case di Comunità rinforziamo la rete di servizi pubblici per la collettività, avviciniamo i presidi al cittadino e potenziamo l’assistenza ai più fragili.”
Cosa sono le case della comunità
Che cosa sono e come saranno organizzate le Case della Comunità? Le Case della Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a far parte del Servizio Sanitario Nazionale. Previste dal PNRR del 2021 e descritte nel DM 77 del 23 maggio 2022, sono strutture sanitarie, promotrici di un modello di intervento multidisciplinare, nonché luoghi per la progettazione di interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria.
Stando alle indicazioni, la sede della Casa della Comunità deve essere visibile e facilmente accessibile per la comunità di riferimento perché è il luogo dove il cittadino può trovare una risposta adeguata alle diverse esigenze sanitarie o sociosanitarie.
In queste strutture, al fine di poter fornire tutti i servizi sanitari di base, il Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera Scelta lavoreranno in équipe, in collaborazione con gli infermieri di famiglia, gli specialisti ambulatoriali e gli altri professionisti sanitari quali logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione e altri. La presenza degli assistenti sociali nelle Case della Comunità rafforzerà il ruolo dei servizi sociali territoriali nonché una loro maggiore integrazione con la componente sanitaria assistenziale.
La figura chiave nella Casa della Comunità sarà l’infermiere di famiglia, figura già introdotta dal Decreto Legge n. 34/2020 che, grazie alle sue conoscenze e competenze specialistiche nel settore delle cure primarie e della sanità pubblica, diventa il professionista responsabile dei processi infermieristici in famiglia e Comunità. Secondo il PNRR la Casa della Comunità diventerà lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti sul territorio.
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