Nessuno si senta offeso se scriviamo che quello di domenica è il derby più scadente e più sciatto degli ultimi anni.
Sono tutt’altro che in forma le due squadre, che cercano di offuscare la scarsa vena con le punzecchiate che si danno gli allenatori.
Non c’è frase di Sarri a cui Mourinho non risponda e viceversa. Così il tifoso viene assalito in un lampo dalla nostalgia, al solo amarcord di ex, oggi attempati, ma che sul tappeto verde dell’Olimpico facevano furore. Di Bartolomei, Conti e Pruzzo per citare i primi che affiorano alla mente da una parte, D’Amico, Chinaglia e Wilson dall’altra.
Ricordi da lacrimuccia a parte, c’è da sottolineare come a imperare ci siano state come sempre le voci dell’etere, quelle dei tifosi. Che comunque dicono e non dicono, perché la scaramanzia regna sovrana e si aspetta l’ultimo soffio di partita per irridere l’antagonista o capire di restare in silenzio.
E’ la stracittadina numero 181 considerando tutte le competizioni, il numero 159 disputato nel massimo campionato. E’ la Roma ad aver vinto più volte la sfida (56 volte contro 42) ma è la Lazio ad essersi imposta nelle ultime due occasioni, fra l’altro senza subire gol; l’ultimo successo giallorosso risale al 4 dicembre 2016 davanti al pubblico laziale, con gol di Strootman e Nainggolan.
Ostilità del match affidate al signor Davide Massa della sezione Aia di Imperia.
Leonardo Morelli
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