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Fleming, addio alla vecchia Paideia

ArsBiomedica

E’ in corso di demolizione la struttura della vecchia sede della clinica Paideia in via Tiberio, a Collina Fleming, ormai vuota da settembre 2022 quando tutte le attività furono trasferite nella nuova sede di via Fabbroni, una traversa di via Flaminia Nuova, un centinaio di metri dopo Corso Francia, dove sulle ceneri di un bel palazzo risalente ai primi anni ’90 costruito per ospitare un albergo ma poi acquistato da una multinazionale farmaceutica che lo trasformò nella sua sede romana, è sorto il Paideia international hospital.

Addio dunque alla vecchia signora di via Tiberio, presenza storica del quartiere. Con i lavori di demolizione e ricostruzione (con cambio di destinazione d’uso da clinica ad abitazione) in via Tiberio nascerà un nuovo edificio residenziale con appartamenti che arrivano fino a 350 metri quadrati. Una struttura moderna ma con chiari riferimenti ai modelli degli anni ’60 che caratterizzano Collina Fleming.

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A curarne la progettazione e realizzazione è Bioedil Progetti srl, prestigioso studio di architettura ed ingegneria con sede nel quartiere Prati, lo stesso che ha curato l’edificazione della sede di via Fabbroni e che per quanto riguarda via Tiberio fa sapere, tramite il sito web, che “il progetto progetto prevede l’adozione di forme, tecnologie, materiali moderni e compatibili che si integrano in maniera perfetta con il tessuto urbano esistente“.

La linea architettonica tendente al contemporaneo e la scelta di evitare contrasti cromatici e materici – si legge ancora sul sito della società – sono i tratti distintivi dell’intervento di Bioedil, che ha progettato un complesso immobiliare altamente qualificato che si inserisce nel contesto architettonico del quartiere Fleming“.

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foto da sito Bioedilprogetti.com
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5 COMMENTI

    • Mi dispiace molto per Lei che evidentemente non deve aver passato un’adolescenza felice. Ma credo che le cause di questa infelicità non siano da ricercarsi nella Sua attività di datore di indicazioni stradali.

  1. Quanti ricordi! Positivi e negativi, soprattutto quello del 2 dicembre 1976: la strada diventata un ingorgo di auto e una folla di persone a piedi. Ci aveva lasciato Tommaso Maestrelli.

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