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    Passeggiata al borgo di Ostia Antica

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    Galvanica Bruni

    Tutti quelli che vivono nella capitale conoscono bene Ostia, quartiere di Roma a pochi chilometri dal Centro; un po’ meno, però, il borgo di Ostia Antica, poco distante dall’area archeologica.

    Si tratta di un piccolo agglomerato di case su cui affaccia uno straordinario castello circondato  da mura al cui interno è racchiuso un bellissimo borgo antico.

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    Raggiungerlo è facile e può essere la meta per una passeggiata. Per giungervi da Roma Nord si prende il GRA direzione Aurelia e dopo una ventina di chilometri e dopo aver passato il ponte sul Tevere si gira a destra, direzione Ostia antica.

    Si percorre poi per una quindicina di chilometri la Via Ostiense passando accanto a Vitinia  fino ad una rotonda con semaforo con le indicazioni Ostia antica-Via Romagnoli. Poche centinaia di metri e ci si ritrova ai piedi del Castello di Giulio II: una mole imponente a forma triangolare con tre torrioni ai cui piedi sorgono tre file di case a doppia schiera, il tutto circondato nella parte posteriore da uno splendido parco.

    L’origine del luogo viene fatta risalire all’avvento del cristianesimo dopo Costantino: in questo luogo papa Gregorio IV raccolse la popolazione cristiana all’interno di un villaggio fortificato (per questo il luogo è chiamato anche Gregoriopoli) mentre Martino V Colonna successivamente fece realizzare, sempre per difendersi dalle scorrerie degli arabi, il primo torrione a cui si aggiunse la rocca per volere di Giuliano della Rovere.

    All’interno del borgo sorge anche la Basilica di Santa Aurea, martire cristiana, dove fu sepolta  anche S. Monica madre di S.Agostino.

    Il borgo, a cui si accede da un antico portale, anche se si visita in poco tempo, date le ridotte dimensioni, è straordinariamente suggestivo con le sue costruzioni in mattoni, la basilica, il palazzo dell’episcopio e l’antica fontana della fine dell’800.

    In questo luogo, vuoi per la bellezza che per il silenzio, si perde la concezione del tempo; se da una delle tante e deliziose costruzioni venisse fuori una donna in costume settecentesco probabilmente non ci troveremmo nulla di strano. Un luogo da fiaba da visitare anche in una giornata col cielo nuvoloso.

    Francesco Gargaglia

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