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Storie di pietra, sulle tracce di Roger Caillois a Villa Medici

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Più di una volta mi é capitato di pensare che fosse opportuno guardare alle pietre come fossero poemi“. E’ l’incipit di  Roger Callois, lo scrittore surrealista cui è dedicata la mostra di pietre a Villa Medici, una collezione raccolta durante tutta la vita di oltre 250 pezzi, distribuiti nel magico scenario della Villa fino al 14 gennaio.

Pietre lavorate, pietre grezze, pietre levigate, pietre rozze. Bellissime nel loro fascino primordiale. Le pietre statue e le pietre minerali. Le pietre dell’intifada e quelle  del maggio parigino, e quelle del muro di Berlino. I serci e i sampietrini.

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Accompagnata dalla prosa dello scrittore la mostra “Storie di pietra”, è il romanzo di questa frequentazione continua, incessante, avvolgente. Totalizzante. A Villa Medici sono arrivati prestiti da oltre 70 istituzioni.

Un viaggio antichissimo che comincia all’alba della Terra, con il più antico minerale risalente a 4,4 miliardi di anni fa, fino all’ultimo minerale creato dall’artista contemporanea Agnieszka Kurant, la Sentimentite.

Il percorso della mostra, dai giardini all’antica cisterna fino agli appartamenti del Cardinale e all’atelier Balthus raccoglie le pietre delle grandi mura a difesa, le pietre d’uso comune nell’antichità, le pietre delle mura erette per separare, dividere e accecare, le pietre delle divinità e le pietre delle guerre.

Oggetti apparentemente inerti che hanno camminato insieme all’uomo ed hanno fatto la storia. Le pietre/gioiello e le pietre inermi. Primigenie hanno calcato la terra, lasciando testimonianze vere, talvolta laceranti, di questo cammino. Le pietre oggetti d’arte, decorate, esteticamente perfette. E le pietre ingenue, vergini e nude nella loro essenza.

Con ciascuna di esse Roger Callois ha dialogato e si è lasciato ispirare.  In una ricerca parossistica delle tracce di una generale sintassi del mondo. Il codice universale e segreto che presiede alla lenta nascita di forme inevitabili. 250 pezzi che raccontano di questa intima esplorazione dentro l’essenza vitale. Un infinito laboratorio di intelligenza e di arte.

Dai megaliti alle pietre stellari: le pietre parlano, soffrono, amano, consolano. La rassegna curata da Sam Stourzé e Jean de Loisy è la narrazione di questo scambio continuo tra le parole dell’arte e quelle della natura.

Rossana Livolsi

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