Home AMBIENTE L’autunno e la stagione degli amori

L’autunno e la stagione degli amori

cervo-monti-simbruini
ArsBiomedica

Nella stagione autunnale in montagna si verificano due eventi straordinari: quello che oramai tutti chiamano il 2foliage” e “la stagione degli amori” contraddistinta dall’emozionante bramito del cervo.

A causa del riscaldamento globale il foliage avviene oggi sempre più in ritardo specie alle quote intermedie mentre per quanto riguarda l’amore, l’orologio biologico spacca il secondo.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Nell’Appennino Centrale il bramito del cervo maschio può essere facilmente ascoltato in ogni area di montagna dove vive il Cervo Nobile (o Cervo europeo); anche sui monti vicino a Roma. Si tratta di un richiamo forte e cupo, inconfondibile che viaggia di valle in valle.

Il poderoso cervo (Cervus elaphus) si prepara alla dura tenzone con altri maschi che gli permetterà, in caso di vittoria, di accoppiarsi con una femmina.

Il richiamo si può sentire di giorno, all’imbrunire e di notte.

Il Cervo sull’Appennino sta vivendo un periodo felice dopo aver attraversato momenti di gravissima crisi a causa della caccia; protetto e in molti casi reintrodotto nei parchi, oggi il numero degli esemplari presenti sul territorio è piuttosto alto e pertanto non è difficile incontrarlo in montagna specie nei boschi e sulle strade, di notte.

Animale di grandi dimensioni e con un peso che nei maschi può raggiungere anche i 200 kg il Cervo nobile  è un mammifero artiodattilo (mammiferi ungulati con dita pari) particolarmente forte e agile dotato di palchi che possono raggiungere anche 1,20 m di lunghezza.

A poca distanza da Roma c’è una catena montuosa con quote che raggiungono anche i 2000 metri: si tratta dei Monti Simbruini, un territorio ricco d’acqua e di boschi.

I Monti Simbruini sono caratterizzati da un vasto territorio per lo più incontaminato; la  natura dei monti e delle pianure è prevalentemente carsica mentre i boschi sono costituiti per lo  più da alberi di Faggio, un albero che cresce oltre i 900 metri.

E’ in questo selvaggio territorio, peraltro facilmente raggiungibile e solcato da una fitta rete di sentieri, che vive il Cervo, insieme a caprioli e lupi.

Tra la fine di settembre fino a novembre ogni luogo è buono per ascoltare il suo bramito; dalla Valle dell’Aniene a Livata; dalla bellissima Piana di Fondi a Campo dell’Osso.

Non c’è neppure bisogno di scarpinare o di nascondersi all’interno dei boschi per sentire il forte bramito; anche all’interno dei numerosi paesi sparsi sui monti Simbruini si può ascoltare il suo richiamo ( Cervara,Trevi, Jenne, Vallepietra, Filettino)

Quello di ascoltare il bramito del cervo, come anche osservare il “foliage” è una opportunità alla portata di tutti e che non richiede neppure il pagamento di un biglietto.

Inoltre il Parco dei Monti Simbruini, il più grande parco del Lazio, organizza in autunno tramite le tante associazioni locali e le guide ambientali numerose escursioni, facili ed aperte a tutti (basta andare sul sito del parco e cliccare su “Il parco delle meraviglie”).

Ascoltare i bramiti dei cervi in amore è una esperienza suggestiva e affascinante anche per i bambini: il muggito forte, intenso e cupo li farà sentire parte integrante di quella natura selvaggia che spesso si vede in tv ma che in realtà, a volte inconsapevolmente, li circonda.

Francesco Gargaglia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome