Nell’ambito della seconda edizione di ‘ScambiAMOci I LIBRI’, l’iniziativa promossa dal Municipio XV per lo scambio tra famiglie di materiale scolastico e libri di testo per le scuole secondarie di primo grado, anche quest’anno, a Collina Fleming, l’associazione ‘Il Filo del Quartiere’ ha riproposto nella scuola Nitti il ‘Passalibro’.
La Presidente dell’associazione, Claudia Gallarino, conferma che “mai come quest’anno l’esigenza da parte delle famiglie di risparmiare sul costo dei libri è stata particolarmente sentita e la partecipazione delle famiglie significativamente alta. L’iniziativa però non è stata in grado di soddisfare pienamente tale esigenza a causa del cambio di edizione della maggior parte dei libri scolastici da parte delle case editrici; al tempo stesso gli
insegnanti si ritrovano costretti a non poter lo accettare le precedenti edizioni per non perdere tempo durante le loro lezioni specificando argomenti pagine ed in particolare gli esercizi da svolgere”.
Tante associazioni come il Filo del Quartiere hanno provveduto ad attivarsi in tempo per cercare di aiutare le famiglie anche tramite i media per sensibilizzare sull’argomento ma nella sostanza poche le famiglie che sono state soddisfatte all’interno di una scuola.
“È importante a tal riguardo sensibilizzare le istituzioni affinché le case editrici siano costrette a mantenere le stesse edizioni per almeno un triennio, per rendere anche scambiabili i libri tra i figli in famiglia. Purtroppo – continua Gallarino – nonostante la buona volontà che parte dell’iniziativa dei singoli, delle associazioni sul territorio e delle scuole non si riesce a trovare applicazione nel pratico come dovrebbe essere in questi momenti di grande difficoltà per tutti. Gli aiuti concreti per tutte le famiglie devono arrivare dall’alto con norme che regolano queste speculazioni a svantaggio delle famiglie.
Siamo comunque soddisfatti di aver aiutato un piccolo numero di famiglie, è una goccia preziosa in mezzo al mare ma ci auguriamo che le istituzioni intervengano con misure concrete per tutti.”
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