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Il CdQ di Labaro su opere pubbliche e programmazione urbanistica

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Dal Comitato di Quartiere di Labaro riceviamo e pubblichiamo.
“Il Comitato di Quartiere di Labaro segue da molti mesi alcune delle vertenze aperte nel nostro territorio ed ha assunto l’impegno di informare correttamente i cittadini per creare consapevolezza di quanto si sta decidendo per risolvere alcuni dei problemi esistenti.

Il regolamento del Municipio Roma XV recita nell’artico 3: “II Municipio promuove e favorisce la partecipazione dei cittadini all’amministrazione pubblica in ogni sua fase ed attività svolta”. In quest’ottica vogliamo collaborare attivamente affinché questo enunciato non resti solo nella carta.

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VI sono alcune questioni che riteniamo prioritarie per il miglioramento della vita nel quartiere e ve le proponiamo per una riflessione condivisa e un aggiornamento delle informazioni in nostro possesso. Due ci paiono i problemi specifici prioritari da affrontare:

  1. Il decoro urbano e la sicurezza con la riqualificazione di aree degradate e nuovi investimenti per spazi pubblici aggreganti.
  2. L’accessibilità, mobilità e sicurezza stradale

Abbiamo fatto richiesta al municipio di informazioni puntuali sulla drammatica situazione di degrado delle aree verdi e della sicurezza nelle strade del quartiere di Labaro, a chi compete la loro manutenzione, verifica e controllo.

L’incendio dell’area tra via Frascheri e via Gemona del Friuli nei giorni scorsi è un segnale sulla pericolosità esistente. Aspettiamo una risposta alle nostre richieste e soprattutto un miglioramento nell’attività di pulizia e di gestione del verde nei parchi e nelle strade.

Vi sono due progetti in fase di approvazione che hanno richiamato nei mesi scorsi l’attenzione dei cittadini di Labaro:

L’impianto sportivo nel Parco di Labaro in via Valbondione

Il comune di Roma ci ha comunicato che l’obiettivo di questo progetto è quello di potenziare l’offerta sportiva, valorizzando lo sport agonistico e promuovendo la pratica sportiva all’aperto.

Il progetto prevede il recupero dell’area con la realizzazione di un nuovo impianto sportivo polivalente indoor, con millecinquecento posti, pari a una superficie complessiva di 3.700 mq, da destinare alle discipline di basket, pallavolo, calcio a 5. Saranno, infatti, realizzati campi di calcetto, basket, crossfit, percorso vita, skate park, mountain bike, nel rispetto delle caratteristiche naturalistiche dell’area.

Verranno rispettati i criteri di sostenibilità ed efficientamento energetico previsti dal principio di “non arrecare danno significativo all’ambiente” (DNSH) e in coerenza con il target del 20% in meno riguardo gli standard nearly Zero Energy Buildings. l’area progettuale è di circa 26.000 mq; quella edificabile di circa 6500 mq.

La superficie coperta del palazzetto ammonterebbe a 3700 mq, mentre quella per gli spazi sportivi outdoor a 2800 mq. La restante superficie del lotto a disposizione sarà invece lasciata a verde pubblico attrezzato. L’importo attribuito è di 14.620.000,00 euro, il tempo di realizzazione entro il 31 gennaio 2026.

Non sono state rispettate le scadenze iniziali del 15 dicembre 2022 e poi del 31 marzo 2023 per completare il Master Plan e indire la gara di appalto dell’opera finanziata con fondi del PNRR.

Da quanto sappiamo (aspettiamo informazioni ufficiali da comune e municipio) non si è conclusa ancora la verifica della Conferenza dei servizi preliminare per l’esame del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica prevista dalla legislazione.

Informalmente è stato detto che i responsabili del Municipio Roma XV hanno fatto presenti le criticità più volte espresse dai cittadini di Labaro e che qui riportiamo in attesa di puntuali risposte:

  • Assicurare che non vi sia ulteriore consumo di suolo utilizzando i parcheggi delle aree vicine in via Gemona del Friuli, via Valbondione, largo Nimis e via Magnano in Riviera. Fare una valutazione adeguata dei flussi veicolari nel corso delle eventuali manifestazioni sportive e al conseguente impatto sulla mobilità locale predisponendo misure adeguate di controllo.
  • Valutare il possibile impatto acustico per la struttura di nuova costruzione e per le aree di pertinenza del progetto scegliendo materiali adeguati di fonoisolamento.
  • Prevenire problemi legati alla gestione del deflusso delle acque piovane prevedendo l’aggravarsi degli eventi metereologici a causa del cambiamento climatico generale e della vulnerabilità dell’area.
  • Infine comunicare le previsioni di sostenibilità e gestione pubblica futura dell’impianto garantendo l’accessibilità alle scuole e associazioni locali.

Di fronte a non risposte esaustive su queste criticità si dà ragione a chi è totalmente contrario a questo progetto e ne prevede il totale fallimento.

Noi come Comitato di quartiere di Labaro prendiamo atto che la decisione di realizzare questo progetto è stata presa dai responsabili dell’amministrazione e crediamo che il fallimento possa dipendere non da quanto previsto nel Master Plan presentato ma nel non considerare le criticità che abbiamo elencato e nel non rispettare le promesse fatte di eco sostenibilità e di manutenzione e gestione futura pubblica e accessibile alla comunità locale.

il progetto della città dei 15 minuti

Si tratta di un progetto di 1,5 milioni di Euro di cui esiste un Master Plan presentato il 29 marzo 2023 e ancora in attesa di definizione operativa. La non definizione e il non rispetto delle scadenze è una carenza progettuale che ne pregiudica la positività.

Si prevedeva di fare una piazza giardino e i due posti indicati sono stati: via Brembio di fronte alla fontana e il passaggio tra via Castelseprio e via Gemona del Friuli. La mancanza di un aggiornamento informativo più volte promesso dai responsabili del progetto non favorisce la credibilità della auspicata co-progettazione con la cittadinanza organizzata.

Richiediamo un aggiornamento puntuale e una assunzione di responsabilità da parte del nostro governo di prossimità che è il Municipio Roma XV”.
Comitato di Quartiere di Labaro

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1 commento

  1. Trovo del tutto legittima e anche lodevole l’attività che il Comitato di Quartiere di Labaro ( e i comitati cittadini in genere) svolge nei confronti dell’amministrazione locale. Mi permetto però di segnalare che Labaro è un quartiere ben più vasto della singola area di Colli D’oro, sebbene solo questa porzione del quartiere sembra essere al centro delle preoccupazioni del Comitato, dato che si parla unicamente di vie, aree e progetti che insistono in questa zona del quartiere di Labaro. Nulla di male ovviamente, ma sarebbe forse più opportuno che il comitato non assumesse la denominazione “Comitato di quartiere di Labaro” bensì quella di ” Comitato di Quartiere di Colli D’oro” o, in alternativa ampliasse il suo sguardo anche al degrado e ai problemi del quartiere nel suo complesso.

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