Home CRONACA Caos treni regionali, Rocca: “Chiederemo le penali a Trenitalia”

Caos treni regionali, Rocca: “Chiederemo le penali a Trenitalia”

stazione Vigna Clara
interni stazione Vigna Clara
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Il caos che si sta generando a causa della soppressione di 250 convogli regionali fino al 2 settembre è conseguenza del caldo eccessivo che avrebbe provocato un’anomala usura dei bordini delle ruote dei convogli che non consente loro di essere messi in circolazione rispondendo a tutti i criteri di sicurezza.

Fra cancellazioni e variazioni, dal 24 luglio è in atto infatti lo stop dei treni dalla e per la Stazione Vigna Clara e delle linee FL1 Orte – Roma – Fiumicino Aeroporto; FL2 Roma – Tivoli – Avezzano; FL3 Roma – Cesano – Viterbo; FL4 Roma – Albano / Frascati / Velletri; FL5 Roma – Civitavecchia – Grosseto; FL6 Roma – Cassino; FL7 Roma – Formia – Napoli; la Viterbo Porta Fiorentina – Orte.

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La Regione Lazio però non ci sta, e non accetta il rimpallo di responsabilità fra Trenitalia (fornitrice dei convogli che viaggiano sui binati laziali) e RFI che gestisce l’infrastruttura. E così il presidente Francesco Rocca ha preso carta e penna e ha scritto agli Amministratori Delegati delle due società.

Esprimo, ha scritto, «forte preoccupazione in ordine alla gravità della situazione che si sta delineando» e ha chiesto ulteriori azioni per risolvere il problema che sta letteralmente lasciando a piedi migliaia di utenti.
«Considerata la progressiva estensione di tale fenomeno all’intera rete del Lazio e la perdurante incertezza sulle cause di natura tecnica che stanno determinando la messa fuori servizio di un numero sempre più elevato di treni si invitano codeste Aziende a rafforzare con ogni consentita urgenza le azioni poste in essere al fine di mitigare i disagi all’utenza».

La lettera del presidente della Regione Lazio prelude alla decisione di chiedere l’applicazione delle penali sul contratto di servizio. Un’operazione che formalmente si potrà effettuare solo a gennaio 2024 quando potrà essere presentata la lista di tutte le corse cancellate e di tutti i treni con composizione eventualmente modificata.

Dal canto suo, il Gruppo ferrovie dello Stato sottolinea il carattere eccezionale della vicenda. Non solo. Il dover spedire un numero tanto elevato di convogli nelle officine di Campania, Marche e Puglia, sta richiedendo spese supplementari non previste nella convenzione con la Regione Lazio.

I treni, infatti, necessitano di interventi di tornitura aggiuntivi e continui data la previsione di durata delle ruote molto inferiore rispetto al normale. Le prime anomalie erano state intercettate dai tecnici già alla fine di maggio, ma dalla fine di giugno, in concomitanza con le temperature torride, il fenomeno ha finito per assumere un’importanza tale da dovere iniziare ad approntare un piano di manutenzione straordinario.

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