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Stazione Vigna Clara, stop ai treni fino al 2 settembre

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Trenitalia Lazio, con una nota sul proprio sito, fa sapere che fino a sabato 2 settembre, per “interventi di manutenzione straordinaria da svolgere su alcuni convogli ferroviari, è prevista una rimodulazione dell’offerta dei servizi regionali nel Lazio”.

Fra cancellazioni e variazioni, è previsto anche lo stop dei treni dalla e per la Stazione Vigna Clara (le altre linee impattate sono la FL1 Orte – Roma – Fiumicino Aeroporto; FL2 Roma – Tivoli – Avezzano; FL3 Roma – Cesano – Viterbo; FL4 Roma – Albano / Frascati / Velletri; FL5 Roma – Civitavecchia – Grosseto; FL6 Roma – Cassino; FL7 Roma – Formia – Napoli; la Viterbo Porta Fiorentina – Orte).

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E’ stato poi chiarito che “questi interventi si sono resi necessari a seguito di un consumo anomalo dei bordini delle ruote, le cui cause sono in corso di un accertamento congiunto da parte di Trenitalia e RFI, quanto più rapido possibile, tale da attivare subito ogni necessario intervento”.

Al fine di limitare gli impatti sui viaggiatori, Trenitalia ha disposto, per alcune tratte, il servizio sostitutivo con bus ma fra queste non c’è la Vigna Clara – Valle Aurelia. E così la stazione di via Flaminia, dopo appena tredici mesi dall’apertura che faceva seguito a trent’anni di fermo, torna a essere, almeno fino al 2 settembre, una piccola cattedrale nel deserto.

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7 COMMENTI

  1. Trenitalia ha le ruote liscie o forse ha bucato. Senza ambire ai 10 secondi delle Formula 1, non è male oltre un mese di sospensione totale del servizio da e per la stazione Vigna Clara. Se tutto va bene naturalmente…….perche a fidarsi delle dichiarazioni di intenti di Trenitalia certe volte ci vuole proprio tanta buona volonta.
    Sul sito Trenitalia Regione Lazio si legge che la chiusura della stazione decorre dal 22 luglio. L’annuncio è datato 29 luglio. E’ stata necessaria una settimana perche si accorgessero di aver chiuso la stazione e tolto i servizio? o per ricordarsi che avrebbero dovuto informare i cittadini?
    Chissa se alla Regione Lazio intanto si sono accorti di qualcosa. Il Presidente Rocca e l’Assessore Ghera ci sono?

      • il riferimento specifico ai Signori Francesco Rocca e Fabrizio Ghera è perchè rispettivamente Presidente ed Assessore con delega alla Mobilità e ai Trasporti della Regione Lazio che è titolare del contratto di servizio con Trenitalia. In quanto tali, hanno una responsabilità diretta di fronte ai cittadini e agli utenti, dei servizi di trasporto ferroviario regionale acquistati con denaro pubblico.

  2. Avevo capito che la stazione di Vigna Clara fosse una para stazione , almeno fino al al completamento anello ferroviario. Dalla lettura dell’articolo apprendo invece che la sospensione del servizio ha compromesso interconnessioni con Civitavecchia, Napoli, Frascati, Tivoli Avezzano….
    Avevo sottovalutato il ridottissimo servizio attuale.
    Un ultimo nota sorprendente è il motivo: l’anomalo consumo dei bordini delle ruote! Di acciaio e dopo un anno. !
    Beata ignoranza, la mia. E speriamo si risolva

  3. I “bordini delle ruote”….che delicatezza – direi quasi dolcezza – nel linguaggio tecnico della descrizione della piccola contrarietà che interromperà per oltre un mese (tanto per cominciare, verrebbe spontaneo commentare) il per altro efficacissimo servizio garantito dalla Stazione di Vigna Clara, ovvero la Stazione della “soluzione finale”, quella della fantascientifica “chiusura dell’Anello del Nibelungo”…..ops, volevo dire “ferroviario”.
    La stessa per la quale ci hanno raccontato, quelli che se ne intendono, della “forza del destino” (tanto per restare in tema di musica colta) insita nel progetto da Guinness dei primati (nel senso proprio dei “Primati”…..) del “Tram chiamato desiderio”, quello che nuova civiltà e progresso e benessere e pulizia porterà a Piazzale Ponte Milvio che quando Valadier lo disegnò pensò proprio a dargli quella forma in previsione dei binari del tram da accogliere.
    Monitoraggio, prevenzione, manutenzione, competenza……che sono queste parolacce???…..
    Circo Barnum, Paese da Operetta, La Corrida ovvero dilettanti allo sbaraglio, costante presa per i fondelli dei cittadini……molteplici sono le definizioni possibili e, sinceramente, non saprei quale la migliore, la più calzante. Forse tutte, ciascuna per ogni faccia del poliedrico – quanto intollerabile – spettacolo che ci viene propinato quotidianamente e con dovizia. Del quale – ahimè – non siamo spettatori ma stanchissime comparse e vittime.
    Mi piacerebbe mettere in fila le perle di questa inestimabile collana ma vi assicuro riesce difficile persino a me che sono, come noto, malvagiamente attento e pignolo sui più piccoli particolari.
    Il disastro della mobilità romana (oltre che dei “bordini delle ruote”, vogliamo parlare delle Stazioni della Metropolitana perennemente chiuse o allagate o vattelappesca o, meglio ancora, dei taxi introvabili come si addice ad una megalopoli del XXI secolo?), i Sette celebri Colli che sono diventati settecentosettantasettemila grazie ai cumuli di immondizia agli angoli di ogni strada, piazza, vicolo, democraticamente presenti dal centro alla periferia, la visione ecologista con l’accoglienza di ogni specie animale, d’acqua, di terra e di cielo, la coerente attenzione alle emissioni di CO2, per cui da una parte si allarga, con un’unica e improvvisa soluzione verticistica, la Fascia Verde fino al GRA impedendone l’ingresso e la sosta a qualche centinaio di migliaia di vetture euro 2 o 3 dei lavoratori (sinistro vedere quel singolare dito medio alzato nel disegno planimetrico, quasi fosse esplicitamente rivolto ai cittadini) mentre vecchi arnesi di ATAC e di AMA circolano segnando il passo con dense nuvole grigie e contemporaneamente si manda a remengo il preziosissimo patrimonio arboreo della Città (Eterna nei suoi guasti irreversibili) e nulla si fa per salvarlo, per nuove piantumazioni, per assicurare le cure obbligatorie per legge, anzi lasciandolo alla mercè di squadracce di cosiddetti potatori che finiscono indisturbati lo sterminio, la Città stuprata dai B&B e dai locali senza soluzione di continuità, e con la stessa continuità troppo spesso in mano alla criminalità organizzata……triplo, quadruplo, quintuplo, eccetera giro di perle….e neanche basta.
    Tutto in salsa retorica con spruzzate di pnrr (che, anche se sembra, non è una pernacchia), giubilei (Dio – è il caso di chiamarlo in causa – ce ne liberi), expò (per fortuna ci sono gli arabi, ma intanto riusciamo ad evitarlo da soli….basta far fare la giusta passeggiata ai valutatori….).
    Mi si dirà: “vabbè, però ti stai allargando, si parlava dei “bordini delle ruote” e, come tuo solito, sei finito ai massimi sistemi…..”.
    Non credo proprio di essermi allargato, tutto si tiene, purtroppo ancora troppo anche la nostra pazienza.
    E il sistema intero che è collassato, ormai permanentemente e in maniera irreversibile, ma loro, gli Amministratori a tutti i livelli dai Municipi al Governo del Paese, sono lì, inamovibili, con la loro inadeguatezza, incapacità, ottusa arroganza. E, soprattutto, incredibilmente senza soluzione di continuità tra le diverse maggioranze, quale che sia il loro brillante colore.
    E i problemi si accumulano, si aggrovigliano, si incancreniscono, diventano pericolosa endemia.
    Si sono consumati i “bordini” di tutte le ruote del meccanismo e il meccanismo si è inceppato, mica soltanto l’anello ferroviario, una araba fenice delle tante che rincorriamo come miraggi, ormai ciechi e confusi.
    E soprattutto stanchi.
    (continua)……nella misura in cui continueranno ad “infilar le perle”……
    Paolo Salonia
    Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio

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