Home ATTUALITÀ Novità in vista per via Santa Giovanna Elisabetta

Novità in vista per via Santa Giovanna Elisabetta

via santa giovanna elisabetta
Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Giovanna Elisabetta Bichier des Ages, religiosa francese vissuta dal 1773 al 1838 e fondatrice dell’Ordine delle Figlie della Croce, fu proclamata santa nel 1947. Ma santi, forse, lo sono anche tutti coloro che abitano nell’omonima via.

Siamo in via Santa Giovanna Elisabetta, una traversa di via Cassia Nuova, poco prima del Poggio delle Rose, come alcuni chiamano la piccola zona tagliata in due da via San Godenzo.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

La strada intitolata alla Santa è una piccola via a senso unico, molto stretta, lunga esattamente settecento metri, senza marciapiedi, con auto parcheggiate in divieto di sosta e con altre che vi si immettono a tutta velocità. Piccola sì, ma con tanti esercizi commerciali oltre a una scuola e una parrocchia con annesso teatro (chiuso però da anni).

Piccola, stretta, ma molto trafficata, perché collega la Cassia all’anello di Via San Godenzo e di  conseguenza a Via Due Ponti; è quindi una facile alternativa per gli automobilisti che evitano così le file sulla consolare.

Piccola, stretta, molto trafficata, con auto parcheggiate nonostante il divieto di sosta, e dulcis (si fa per dire) in fundo totalmente priva di marciapiedi, coi pedoni, bambini compresi, costretti a camminare sulla strada sfiorati dalle auto. Ed è inutile cercare strisce pedonali: non ci sono.

Ad aggravare la situazione sono i ben 29 cassonetti dell’Ama, distribuiti lungo i 700 metri della via. Il numero è proporzionale alla densità abitativa ma è fuor di dubbio che tanti cassonetti sono un ulteriore ostacolo al passaggio dei pedoni, costretti ad aggirarli.

Visto che a loro non ha mai pensato nessuno, “Santa Giovanna Elisabetta, pensaci tu” è da tempo la preghiera dei residenti che fra le tante cose stanno attendendo da anni la realizzazione di un parcheggio pubblico per circa 35-40 posti che ridurrebbe il fenomeno delle auto in sosta vietata.

Parcheggio che dovrebbe nascere in uno spazio di proprietà della Regione Lazio e da quest’ultima ceduta al Municipio XV proprio con l’obbligo di realizzarvi un parcheggio e aree pedonali. Cessione avvenuta a dicembre 2022, dopo più di dieci anni che se ne parlava.

Sono i tempi della politica e della burocrazia,  si sa. Ma di questo passo ai residenti della via veramente non resterebbe che chiedere di nuovo aiuto a Santa Giovanna Elosabetta se anche la prossima seduta di Consiglio del Municipio XV non dovesse volgere a loro favore.

Martedì 25 luglio, infatti, il parlamentino di via Flaminia 872 discuterà una proposta di risoluzione nella quale, preso atto di quanto sopra raccontato e visto che c’è già un impegno di spesa per un importo complessivo di 160mila euro, si chiede all’Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio Roma XV di considerare “nelle attività di progettazione e realizzazione del parcheggio” di tener conto dell’esigenza di creare un “marciapiede dove non esistente sul lato destro della strada al fine di prevedere un passaggio pedonale sicuro”,  di “realizzare strisce pedonali” e di far eseguire all’ufficio tecnico “un intervento di manutenzione straordinaria sul manto stradale”.

Ma non è tutto, perché con lo stesso documento si chiede all’Assessore alle Politiche Ambientali di provvedere alla “ridistribuzione dei cassonetti su tutta la via al fine di lasciare lo spazio per il sicuro transito dei pedoni” e di valutare l’inserimento della strada nelle cosiddette “zone 30”, dove il limite massimo di velocità è appunto di 30 km/h.

Con la speranza che “Santa Giovanna Elisabetta, pensaci tu” non sia più litania serale dei residenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome