Home ATTUALITÀ Abbandono rifiuti e cassonetti insufficienti in via della Farnesina

Abbandono rifiuti e cassonetti insufficienti in via della Farnesina

via-della-farnesina-184
Adi Salus l'assistenza di cui hai bisogno nel comfort delle tua casa

Bustoni con calcinacci, un materasso, un comodino sgangherato, vecchi CD, e poi tanti tanti rifiuti. Non ci sono più le guardie inanimate, vecchi manichini abbandonati il 5 luglio e poi prelevati, ma la mondezza è ancora tutta lì. Sarà la stessa? Sarà di nuova produzione? Queste foto sono state scattate alle 10.30 di oggi, venerdì 7 luglio.

Resta il fatto che i cassonetti all’altezza del civico 184 di via della Farnesina restano sempre un punto nevralgico nella raccolta, pardon, nell’abbandono dei rifiuti. Complice lo scarso numero di cassonetti e la presenza di tanti residenti e numerose attività commerciali.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Come già sottolineato da un nostro lettore, fra via Duchi di Castro, altezza ponte dell’Olimpica, e il 184 di via della Farnesina, in tutto 400 metri, ci sono solo tre cassonetti per la carta, due per la plastica, due per l’umido, tre o quattro per l’indifferenziata e due campane per il vetro. Il tutto a servizio di circa 30-35 palazzi di 5 piani con due scale (parliamo di circa 2300 residenti) e di 30 attività commerciali.

Ciò non per giustificare l’abbandono, l’inciviltà è da condannare senza se e senza ma. Forse però, una migliore distribuzione un aumento dei cassonetti aiuterebbe a ridurla.

© RIPRODUZIONE VIETATA

5 COMMENTI

  1. Ieri mattina dal cavalcavia sono finito fino all’edicola ora chiusa poco prima di Via Nemea per gettare la plastica. E ho dovuto anche quasi litigare con un signore che all’altezza di Via Mambretti vista la situazione di cassonetti strabordanti e rifiuti per terra ha ben pensato di mollare il suo sacchetto per terra mentre passavo con i miei 5 sacchetti (umido, indifferenziato, plastica, carta e vetro) alla ricerca di un bidone disponibile.
    Senza un maggior numero di bidoni e di passaggi puntuali a vuotarli non ne usciamo (incivili a parte che lasciano materassi, boiler e manichini, ma quelli andrebbero sanzionati duramente a prescindere)

  2. Devono semplicemente essere svuotati quelli che ci sono, vivo nel punto di massima distanza dai cassonetti, non mi sono mai ‘lamentato’ della distanza anzi: vi erano dei cassonetti fino ad un paio di anni fa subito dopo la BPS e li hanno tolti. Poco male, a 80mt c’è la fila di cassonetti coi manichini a guardia (ah, a distanza di un paio di ore dall’uscita della segnalazione sono stati rimossi, spero prelevati per una miglior collocazione); non è questa gran fatica. Perché non si sollecita una gestione solerte di quelli già esistenti? Tanto…sappiate che se ce ne fossero uno ogni 50 mt si riempirebbe fino a scoppiare perché non c’è proprio la gestione corretta dello smaltimento. O vengono svuotati senza essere disinfettati, e le tonnellate di monnezza intorno rimangono lì. Quelli che svuotano non scendono dal mezzo, sia chiaro, non diamoci sempre colpe che non abbiamo. Ho il box pieno di cartoni Amazon, sto aspettando di vedere un cassonetto per il cartone vuoto e riuscire a smaltirli correttamente. Non più cassonetti ma passaggi continui e maggiori.

    • Bisognerebbe capire se all’AMA -e quindi a tutti noi- convenga di più installare più cassonetti o effettuare più passaggi. Evidentemente, visto il costo della manodopera, conviene mettere più cassonetti.

    • Il punto non è la distanza, il camminare o meno. Il punto è che se non sono ben dimensionati tempo 24 ore e sono pieni zeppi di nuovo (lei arriverà con il suo box pieno di cartoni e da solo riempirà mezzo bidone: se lo fanno in 10, me compreso che sono arrivato in passato anche a 5 bustoni pieni di carta dopo quasi 2 mesi senza raccolta, ecco che nel giro di poche ore il problema è di nuovo lì). Con il corollario che dove sono dimensionati diversamente rimangono mezzi vuoti per giorni.
      Rendendo improponibile e antieconomico il passaggio quotidiano per lo svuotamento di due bidoni pieni su decine o più mezzi vuoti.
      Un conto è governare l’emergenza e un conto è andare a regime. Per andare a regime il più rapidamente possibile non c’è altra soluzione che non passi per il corretto dimensionamento dei bidoni in funzione del numero di cittadini serviti per ogni fila di bidoni. La soluzione non può essere mandare in giro quotidianamente camion a raccogliere bidoni mezzi vuoti.

  3. Nel giro di 2 giorni ho passeggiato su via Flaminia da ponte Milvio a Corso Francia, situazione cassonetti disastrosa. Il giorno dopo ero all’inizio di viale Angelico, cassonetti quasi nuovi e vuoti e nulla intorno.
    Domanda: che sia la nostra circoscrizione mal organizzata?

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome