Home ATTUALITÀ Da Ponte Milvio l’ultimo saluto a D’Amico

Da Ponte Milvio l’ultimo saluto a D’Amico

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Galvanica Bruni

“Chi non tradisce diventa immortale, onore a Vincenzo vero laziale”: questo lo striscione che i tifosi hanno esposto per lui stamattina alla Chiesa Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, dove si sono svolti i funerali del giocatore laziale, chiesa che aveva già ospitato i funerali di Maestrelli e Re Cecconi.

Che avranno un appendice a Latina domani, anche lui come Giorgio Chinaglia avrà due funerali, ma per Giorgio il primo era stato senza bara, visto che il decesso era avvenuto in Usa e i laziali avevano solo voluto omaggiare il bomber laziale nell’immediatezza del decesso.

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Anche stavolta bagno di folla in chiesa e fuori per Vincenzino, sulle note di Vola Lazio Vola di Tony Malco che D’Amico aveva cantato con Giordano e Manfredonia, l’ultimo della sua brillante carriera di giocatore; ieri Giordano ne narrava le gesta calcistiche sottolineando il fatto che solo Maradona, di quelli che ha visto giocare lui, gli fosse tecnicamente superiore, non avendo mai visto altri palleggiare con una tazzina da caffè.

Se ne va così un altro tassello di quella Lazio del primo scudetto, la squadra dei ribelli, della leggenda, degli immortali. Da oggi anche lui è, insieme a tutti gli altri, nel paradiso degli eroi: ciao Vincenzo.

Alessandro Tozzi

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