C’una svolta nella vicenda della giovane ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Sant’Andrea che ha denunciato di essere stata violentata dopo che qualcuno le aveva somministrato del metadone. Secondo la sua ricostruzione potrebbe trattarsi di un altro ricoverato.
Stando alla versione della ragazza riportata oggi dall’edizione romana del Corriere della Sera, ad aggredirla nella notte fra il 24 e il 25 giugno sarebbe stato un uomo ricoverato nello stesso reparto “che le avrebbe somministrato metadone, con lo scopo – non si esclude – di stordirla ancora di più e neutralizzare le sue difese”.
Proseguono intanto le indagini degli investigatori della Polizia che hanno ascoltato medici e infermieri di turno in quella notte. Inoltre c’è da capire il livello di sicurezza del reparto e come vengono controllati i pazienti nelle ore notturne.
Importante ai fini delle indagini sarà però il referto medico sulla violenza denunciata dalla giovane ma non meno importanti i risultati sugli esami su lenzuola, materasso e cuscino del letto d’ospedale della 21enne, nonché sugli indumenti di quest’ultima, alla ricerca di tracce genetiche dell’aggressore da confrontare con quelle di chi sarà indagato per lo stupro.
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