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Ferrovia Roma Nord: intervista con Amalia Colaceci, presidente di Cotral

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La tanto discussa Roma – Civita Castellana – Viterbo, meglio nota come Ferrovia Roma Nord, croce e delizia di migliaia di utenti al giorno che soprattutto sulla tratta urbana la usano, o meglio, la vorrebbero usare come una metropolitana per andare e venire dal centro di Roma, dalla scorsa estate è passata dalla gestione Atac a quella di Cotral.

Cotral S.p.A., acronimo di Compagnia Trasporti Laziali, è una società in house della Regione Lazio, concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale di tipo extraurbano nel Lazio. Una società nata e cresciuta gestendo  il trasporto su gomma. Farsi quindi carico di quello su ferro è stata una vera sfida (dal 2022 gestisce anche la Roma Lido), anche perché la Roma Nord non era proprio in condizioni idilliache, tanto per usare un eufemismo.

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Sovente sul podio tra le peggiori linee ferroviarie d’Italia (stando a Pendolaria, la rilevazione annuale di Legambiente), disservizi, ritardi, mancanza di investimenti. Zero controlli a bordo e in stazione, barriere architettoniche ovunque, stazioni non a norma, studenti in difficoltà per il non rispetto degli orari o per le corse soppresse: circa 5mila nel 2021, oltre 9mila nel 2022. Una situazione puntualmente fotografata e denunciata dal Comitato Pendolari Roma Nord, denunciata non solo sui social ma a volte addirittura in Procura.

In questo scenario a metà 2022 arriva Astral (altra società regionale) che rileva le infrastrutture (stazioni e parcheggi) e arriva Cotral che rileva da Atac la gestione del trasporto.

Cosa è cambiato? Ne parliamo con Amalia Colaceci, avvocato, una lunga esperienza amministrativa alle spalle prima come assessore alle politiche del territorio e poi ai trasporti della Provincia di Roma, e dal 2014 presidente di Cotral.

A luglio 2022, le corse soppresse sulla tratta urbana furono 552; il mese scorso, aprile 2023, 179. Come ci è riuscita?

Una azienda, anche pubblica, si gestisce con processi industriali definiti, chiari e non aggirabili. La situazione che abbiamo ereditato era complessa e siamo partiti dell’esame dei problemi e dalla definizione delle priorità.

Sono emerse tre necessità: presidiare la manutenzione del materiale rotabile vetusto con l’obiettivo di ridurre i guasti in linea, rivedere l’accordo con il personale per limitare, a risorse date, la soppressione di corse per mancanza personale, iniziare a costruire un rapporto di fidelizzazione con la clientela raccontandogli la verità. Per arrivare ad un servizio degno di questa parola ci vorrà del tempo ma loro non sono soli.

In questo scenario quanto ha pesato l’accordo sindacale con i macchinisti?

Moltissimo. Ringrazio i lavoratori e le lavoratrici e tutte le sigle sindacali perché siamo arrivati insieme, dopo una lunga estate di trattative ad un accordo che io considero una delle mie più belle esperienze professionali.

Quello del ferro è un settore particolare, per noi nuovo, ed entrare nel merito di una situazione nella quale i lavoratori e le lavoratrici prestano servizio in condizioni difficili, con mezzi vecchi e dopo anni nei quali si sono sentiti abbandonati non era facile. Ma l’obiettivo è servire dignitosamente i clienti di Roma e del Lazio e questo obiettivo comune è stato il collante che ci ha permesso di arrivare ad un punto di incontro.

Del resto, come dico sempre, si tratta di ricomporre un puzzle e ogni singolo pezzo è fondamentale. Se i clienti hanno il servizio, il clima sulla linea è più tranquillo, macchinisti e capitreno lavorano in serenità e tutto piano piano si ricostruisce. Per risponderle dico che questo accordo ha pesato moltissimo, grazie a questo accordo non perdiamo più corse per carenza personale.

Sappiamo che è in fase di realizzazione una rimodulazione degli orari, con quali obiettivi?

Sulla Roma-Viterbo entro giugno entrerà in esercizio l’orario estivo non prima di avere incontrato il comitato dei pendolari e le organizzazioni sindacali. Vediamo se questa, dopo l’attento ascolto di tutti gli attori in campo, può essere l’occasione per rimodulare gli orari.

La rimodulazione degli orari dovrebbe avere sempre come obiettivo quello di facilitare il servizio per i clienti e limitare i disagi in caso di soppressioni o altre perturbazioni sulla linea. Vedremo

Ad aprile 2023 i comitati dei pendolari hanno presentato ai vertici della Regione Lazio il loro cahiers de doléances. Le corse perse, i vagoni a pezzi. I ritardi congeniti. Il sovraffollamento. Le stazioni fantasma. Il caldo d’estate e il gelo d’inverno. Hanno chiesto raddoppi, ammodernamenti della rete, nuovi treni. E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord. Che però entro questo mese sarebbe stata pubblicata la Carta dei servizi, e prima ancora la mappa dei giudizi degli utenti.

Cotral ha anche il duro compito di ricostruire il rapporto di fiducia con gli utenti. Intende istituire un tavolo periodico con i comitati?

Non analizzo una per una le doglianze dei pendolari che lei ha citato perché ci vorrebbe troppo tempo. Posso solo dire che sono cose molto diverse tra loro, anche per tempi di realizzazione, cose che si mischiano perché una trascina l’altra, e cose che hanno differenti responsabilità. Io mi limito a ciò di cui risponde Cotral.

Per garantire una maggiore manutenzione veloce  dei rotabili abbiamo proceduto con una gara per la cosiddetta manutenzione di piazza; abbiamo preventivamente approvvigionato il magazzino e il prossimo autunno rientreranno in servizio due treni dopo la Revisione Generale, quindi più confortevoli e affidabili. In contemporanea andranno in revisione altri treni e così via, sino all’arrivo progressivo dei rotabili nuovi.

Quanto alla  Carta dei Servizi la bozza definitiva è già pronta ma per essere pubblicata abbiamo bisogno dei dati che emergeranno dalla customer satisfaction in corso che saranno elaborati entro il prossimo 15 Giugno. Nel frattempo, però, sono pubblicate le Condizioni Generali di Trasporto nelle quali i nostri clienti possono trovare tutte le informazioni che gli sono dovute.

Con il comitato dei pendolari ci siamo incontrati più volte, a breve li inviteremo per gli orari estivi e dallo scorso mese di settembre hanno a disposizione una casella di posta dedicata. 

Le stazioni della tratta urbana presentano delle carenze infrastrutturali molto significative, soprattutto riguardo alla pulizia, all’assenza o al malfunzionamento dei servizi igienici, delle scale mobili e ascensori, all’abbandono delle strutture commerciali e delle biglietterie, al degrado dei parcheggi di scambio adiacenti. 

Sappiamo che tutto ciò è di competenza Astral, ci dia comunque qualche info utile ad avere una visione completa del servizio della Roma Nord…

Mi dispiace deluderla ma proprio non posso rispondere a domande per lavori o azioni migliorative alle infrastrutture che non dipendono da Cotral.

Posso però dire  che Cotral, con un finanziamento regionale, sta procedendo ai lavori per il rifacimento di tutta la segnaletica delle stazioni delle due ferrovie concesse. I lavori sono partiti dalla linea Metromare e da fine Settembre inizieranno sulle stazioni principali della Roma- Viterbo.

Ultima domanda, guardiamo al futuro: quanto è lontano il sogno di poter usare la Roma Nord come una metropolitana, con stazioni decenti e passaggi ogni 10-15 minuti?

Guardi, noi stiamo lavorando alla stabilizzazione di un buon servizio per la fine del 2023 e l’inizio del 2024, anche relativamente alla regolarizzazione delle frequenze. Ma, ripeto, parlo solo per ciò che dipende ed è responsabilità di Cotral spa.

Claudio Cafasso

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