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Arrivano le “Ama di Municipio”, cosa cambierà nel XV

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Galvanica Bruni

Potenziare la funzione di ascolto del territorio e offrire servizi che siano il più possibile focalizzati sulle esigenze specifiche di ogni quadrante della città. È questo l’obiettivo del nuovo sistema delle “Ama di Municipio” a Roma.

La gestione decentrata, su base municipale, dei servizi di igiene urbana, raccolta rifiuti e pulizia delle strade è stata presentata in Campidoglio lo scorso aprile. Secondo quanto annunciato, si partirà a luglio, quando entrerà in vigore il nuovo contratto di servizio (clicca qui).

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Ma come si articolerà il progetto e quali sono le sue principali finalità? Nel Municipio XV, in particolare, che cosa cambierà?

Ecco quanto spiega Leslie Capone, nuovo responsabile del programma “Ama di Municipio”, a Vignaclarablog.it.

Nel Municipio XV che tipo di problemi ci sono sul fronte rifiuti? Quali le principali esigenze? E che tipo di interventi su misura si pensa di mettere in campo?

Quello del XV Municipio è un territorio molto esteso: si va da zone molto prossime al centro storico di Roma fino al confine con l’area di Bracciano e di altri comuni del Lazio; comprende aree residenziali con spazi agricoli e boschi, zone con una densità abitativa maggiore, strade con alta concentrazione di attività commerciali: situazioni, quindi, molto eterogenee per caratteristiche e problematiche, che pongono esigenze specifiche.

Pensiamo, solo per fare un esempio, all’area di Ponte Milvio: qui abbiamo problemi derivanti anche dalla movida notturna, per cui dobbiamo mettere in campo anche servizi e controlli più frequenti per le utenze della ristorazione e interventi di pulizia mirati in determinate ore della notte o all’alba.

Il XV Municipio, insieme con il III e il XIV, fa parte dell’area operativa Nord della città, ma da solo ha quasi la stessa popolazione di una media città come Perugia: conta, infatti, poco meno di 160mila abitanti, attualmente serviti per il 70% con la raccolta tramite cassonetti su strada e, per il restante 30%, con il porta a porta. Occorre migliorare entrambe le tipologie di prelievo per evitare ogni possibile alibi per non fare la differenziata o lasciare a terra i rifiuti.

Quali sono i primi obiettivi che si vogliono centrare nel Municipio XV con l’avvio del progetto?

“In primo luogo, viene potenziata la funzione di ascolto del territorio. Con le ‘Ama di Municipio’, infatti, ci rivolgiamo innanzitutto alle istituzioni locali, creando con esse un rapporto più diretto e costante al fine di realizzare quanto detto in termini di miglioramento e ‘personalizzazione’ del servizio e in un’ottica di valorizzazione del decentramento.

L’obiettivo a tendere del progetto è quello di offrire servizi che siano il più possibile focalizzati sulle esigenze specifiche di ogni quadrante. Per questo, l’azienda sta già elaborando anche la bozza di un nuovo assetto organizzativo su base municipale, che contemplerà un’equa distribuzione dei lavoratori affidati alle sedi operative e all’autorimessa assegnata, ma anche un adeguato innesto di competenze tecnico-professionali.

Oltre agli autisti che raccolgono i rifiuti tramite i mezzi compattatori più grandi, attualmente sul territorio del Municipio XV lavorano circa 230 operatori addetti alle attività di raccolta a domicilio, pulizia e spazzamento, coordinati da 20 tra tecnici e preposti. Le risorse umane dedicate, opportunamente formate e dotate di attrezzature adeguate, dovranno sentirsi parte attiva e centrale del miglioramento dei vari servizi resi ai cittadini.

La nuova articolazione decentrata verrà condivisa con le organizzazioni sindacali e dovrà interfacciarsi costantemente con le strutture Ama centrali per creare un coordinamento unitario.

Quando il sistema sarà operativo, cosa ritiene balzerà agli occhi? Che cosa cambierà? Ci sarà una partecipazione da parte dei cittadini?

“La presenza di referenti istituzionali di Ama favorirà sicuramente una maggiore vicinanza tra l’azienda e gli utenti, con benefici sull’efficacia dei servizi quotidianamente svolti dall’azienda.

Attraverso i delegati delle Ama di Municipio da poco nominati, infatti, non solo si rafforza il rapporto diretto con le Amministrazioni decentrate, ma diventerà più frequente lo scambio di informazioni con i cittadini residenti e le associazioni attive sul territorio, anche per la soluzione di eventuali criticità rilevate.

Parte integrante della nuova organizzazione municipale, infatti, è proprio la maggiore apertura alla partecipazione e alla collaborazione. Le modalità attraverso cui rifondare il rapporto tra azienda e cittadini passano dal Municipio e devono essere costruite, da adesso, d’intesa con le stesse realtà territoriali”.

Rendere Roma una città più pulita è una sfida che si può vincere?

“Il management di Ama, con il costante supporto di Roma Capitale, sta elaborando strategie e azioni mirate, anche in prospettiva pluriennale e attraverso il nuovo Piano industriale dell’azienda, che prevede una maggiore dotazione di impianti e attrezzature, per assicurare ai romani standard di raccolta dei rifiuti e pulizia migliori.

Non ci stanchiamo però di ricordare che la collaborazione dei cittadini, attraverso comportamenti corretti e responsabili, è fondamentale per vincere questa sfida: non solo avere una città più pulita, ma anche tutti gli altri obiettivi di sostenibilità e decoro si raggiungono insieme, attraverso la proficua combinazione di servizi più efficienti e un sentimento diffuso di rispetto dell’ambiente e dei beni comuni.

Stefania Giudice

Arrivano le AMA di Municipio, saranno operative da luglio

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2 COMMENTI

  1. Aumentate i cassonetti: sono sottodimensionati, soprattutto se non vengono vuotati per una settimana.
    Sono tornato da poco da Firenze: cassonetti ovunque, nuovi fiammanti.
    Mi ha impressionato come su una strada non centrale lunga circa 400 metri ci fossero almeno 6 batterie di cassonetti per tutti i materiali, quasi una batteria per palazzo.
    Cassonetti ovunque = neanche un sacchetto in terra (soprattutto se vengono vuotati).

  2. Concettualmente progetto e iniziativa sembrano avveduti e lodevoli.
    Vedremo se alla messa in pratica si riuscirà, almeno, a ritardare l’inesorabile
    crepuscolo della già Città Eterna, ancora enfaticamente appellata dai retori
    in servizio permanente effettivo come “la città più bella del mondo”.
    Certo l’inversione delle esiziali condotte della maggioranza dei cittadini è
    imprescindibile, direi necessaria, anche se non sufficiente.

    Lucio Maria Frizzoni

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