Dal 5 al 18 maggio apre al pubblico la mostra “Beethoven, nella natura eterna” dell’artista tedesco Gerhard Ludwig Schwarz al Museo Venanzo Crocetti, in via Cassia 492. Opere che raccontano di lunghe passeggiate e di profonde riflessioni accompagnate dalle sinfonie del noto compositore.
Venerdì 5 maggio, alle 17, sarà possibile partecipare all’inaugurazione e conversare con l’artista. Tedesco d’origine, romano d’adozione, Gerhard Schwarz vive da diversi anni a Prima Porta e nel 2005 è stato insignito del Premio Baiocco come miglior artista straniero residente nel Municipio XV.
“Ho dipinto la natura selvaggia an plein air nelle sue diverse stagioni per coglierne tutte le vibrazioni, poi ho ritratto solo le vibrazioni e i colori creando dipinti più astratti e intimi, facendomi trasportare dalle sinfonie di Beethoven”, ci spiega l’artista. La mostra infatti segue un doppio filone strettamente connesso: da una parte 12 quadri di paesaggio dipinti a olio su tela durante le passeggiate lungo il fiume Treja, dall’altra – al loro fianco – altri 12 quadri astratti realizzati con spatola e pigmenti preziosi tra le mura del suo studio ispirato da un magico connubio di natura, pittura e musica.
“L’ispirazione è nata grazie a mia moglie, – ci racconta – che in quel periodo ascoltava un youtuber appassionato di Beethoven, che spiega in modo divertente cosa ci sia oltre le note del Maestro, come egli abbia apportato alla musica classica importanti e moderne innovazioni, una vera rockstar dell’epoca”.
“Inoltre, Beethoven aveva un grande amore per la natura, basti pensare alla Sinfonia n. 6, Pastorale. Così durante le mie passeggiate mi tornavano nella mente quelle note portandomi a scrutare il paesaggio in modo diverso. Se osservi i miei quadri ascoltando la musica, prende tutto senso”.
“Conoscendo il tedesco Gerhard Schwarz sembra che la voga del Grand Tour non sia cessata. La Campagna Romana a nord di Roma è rimasta miracolosamente (quasi) intatta ma se vuoi non perderti nei sentieri (che spesso non esistono) che portano alle necropoli e alle cascate devi seguire Gerhard, che li conosce tutti”, scrive la storica dell’arte Cristina Crespo, nel testo che introduce il catalogo dell’artista.
Che aggiunge: “E’ giusta la scelta del Museo Crocetti per questa mostra, siamo sulla Via Cassia, antichissima arteria che conduce verso nord collegando i luoghi dell’antica città di Vejo e numerosi altri centri pittoreschi frequentati dall’artista”.
Cristina Crespo è anche autrice del libro “Roma al Nord del Tevere” (Ed. LuoghInteriori), che sarà presentato sempre al Museo Crocetti sabato 13 maggio alle ore 17.
Il volume si inserisce nella collana “Quaderni del Grand Tour” diretta da Renato Mammucari e racconta la storia degli artisti, scrittori, intellettuali e viaggiatori che descrissero i luoghi di Roma Nord percorrendo la via Cassia per giungere a Roma: dai pellegrini sulla via Francigena a Leonardo da Vinci, a Catel, che presso Ponte Milvio possedette perfino una vigna, al grande pittore inglese Turner e, ancora, i romantici francesi, Goethe a spasso tra Acqua Acetosa e Monte Mario, il gruppo XXV della Campagna Romana e lo stesso Schwarz (Santuario del Sorbo a Formello, La Giustiniana, Parco Papacci di Grottarossa e il Tumulo etrusco della Vaccareccia, nel Parco di Veio).
La mostra “Beethoven, nella natura eterna” è stata finanziata dalla Fondazione Franz Ludwig Catel, che supporta gli artisti tedeschi a Roma, e ha ricevuto il patrocinio gratuito dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e del XV Municipio.
Giulia Vincenzi
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