Un’ondata di internazionalità, cooperazione e confronto sta per invadere il Liceo Farnesina in via dei Giochi Istmici a Vigna Clara dove, dopo gli anni di stop a causa della pandemia, torna il Rimun, ossia il Rome International Model United Nations.
Si tratta di una simulazione delle Nazioni Unite che ospiterà circa 600 ragazzi da tutto il mondo e completamente autogestita da liceali e universitari. Giunto alla sedicesima edizione, il Rimun si terrà dal 24 al 28 Marzo; si svolgerà per la prima giornata in Campidoglio, a seguire nel Liceo Farnesina e infine, per l’ultima giornata, nella sede di Via Pola della LUISS.
Il Rome International Model United Nations, organizzato per il sedicesimo anno consecutivo dal Farnesina, è nato dall’iniziativa di quattro studenti del Liceo con l’obiettivo di realizzare a Roma, come già avviene in altre città europee, una simulazione ONU organizzata secondo gli standard del Model United Nations, una conferenza aperta agli studenti delle scuole medie superiori e delle università di tutto il mondo.
La sua peculiarità è di essere completamente gestita dagli studenti e permette, attraverso il dibattito, di conoscere e capire i meccanismi di politica internazionale, provare le proprie capacità di negoziazione e difesa di obiettivi prestabiliti, esercitarsi con la lingua inglese e conoscere e confrontarsi con studenti di altri paesi.
Al prossimo Rimun saranno accreditate più di 130 delegazioni, per un numero complessivo di circa 600 persone, tra studenti di Roma e studenti provenienti da vari paesi europei e mondiali, a ognuna delle quali sarà assegnato un Paese o un’Organizzazione che dovranno essere rappresentati durante la simulazione. I delegati dovranno esprimere, riguardo agli argomenti in agenda, non la loro opinione, ma la posizione politica dello Stato loro assegnato. Per il programma in dettaglio cliccare qui.
Nel tempo libero per i partecipanti e per i loro accompagnatori adulti saranno organizzati eventi collaterali quali cene comuni, visite culturali ed altre attività di svago, cercando, per quanto possibile, di favorire l’uscita serale collettiva in modo da facilitare i rapporti tra gli studenti anche al di fuori degli ambienti della conferenza.
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