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Al via il “Dibattito Pubblico Chiusura anello ferroviario di Roma”

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Galvanica Bruni

Si è tenuta oggi, lunedì 6 marzo, la conferenza stampa di presentazione del Dibattito Pubblico “Chiusura Anello ferroviario di Roma”.

L’evento, tenutosi in Campidoglio, aveva lo scopro di presentare l’obiettivo del Dibattito che consiste nell’informare e illustrare il programma di intervento finalizzato all’aumento dei treni passeggeri nel nodo di Roma, a creare un itinerario alternativo per il traffico merci e a migliorare la mobilità collettiva.

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Il progetto prevede di realizzare il collegamento tra le stazioni di Vigna Clara e di Val d’Ala (al di là del Tevere) attraverso la nuova fermata di Tor di Quinto, nonché alcune modifiche del Piano Regolatore Generale a Roma Tiburtina: in questo modo le linee ferroviarie esistenti disposte come raggi dal centro verso l’esterno verranno collegate tra loro permettendo di offrire un sistema di mobilità integrato.

All’evento hanno preso parte Vera Fiorani, Commissaria straordinaria per la realizzazione dell’opera e Amministratore Delegato di RFI; Eugenio Patanè, Assessore capitolino alla Mobilità; Caterina Cittadino, Presidente Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico, Roberto Zucchetti, Coordinatore del dibattito pubblico e Senior Advisor della società di consulenza Ptsclas e Davide Bordoni, consigliere del ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

Cos’è il Dibattito Pubblico

Il Dibattito Pubblico è stato introdotto nell’ordinamento italiano dall’art. 22 del Decreto Legislativo 50/2016 con lo scopo di garantire un più ampio coinvolgimento degli enti territoriali e della società civile nei processi decisionali riguardanti le grandi opere d’interesse generale che hanno un impatto economico, sociale e ambientale per la collettività.

Il Dibattito Pubblico mira quindi a rendere trasparente il confronto con i territori sulle opere pubbliche, attraverso incontri che favoriscono il coinvolgimento delle comunità interessate e l’emersione di aspetti tecnici che possono migliorare le fasi progettuali successive.

Per Caterina Cittadino, Presidente Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico: “L’istituto del Dibattito Pubblico si ricava dal principio costituzionale di democrazia partecipativa. Sempre di più ci si è resi conto di quanto sia fondamentale il confronto con quei territori dove queste grandi opere impattano”.

Dibattito Pubblico Chiusura Anello Ferroviario

Con l’obiettivo di trasmettere a un ampio pubblico la migliore informazione possibile, il Dibattito Pubblico sulla Chiusura dell’Anello ferroviario di Roma prevede una fase dibattimentale articolata in incontri di confronto pubblico aperti a tutti nei quali verranno approfonditi gli aspetti progettuali specificamente connessi ai luoghi interessati dall’intervento infrastrutturale.

Oltre a questi, sono previsti anche incontri di approfondimento tecnico, indirizzati a interlocutori con esperienza in argomenti specifici. Per il calendario degli incontri cliccare qui

Il “Dibattito Pubblico” presentato questa mattina è relativo a quella parte del progetto di chiusura dell’Anello Ferroviario che si sviluppa in due lotti: la tratta Vigna Clara – Tor di Quinto (Lotto 1B) e la tratta Tor di Quinto – Val d’Ala con modifiche al PRG di Tiburtina (Lotto 2). Il tracciato complessivo dei Lotti 1B e 2 si sviluppa tra la stazione di Vigna Clara, prosegue per Tor di Quinto e, oltrepassato il Tevere, si innesta in direzione est sulla linea merci in corrispondenza di Val d’Ala.

Questa parte di progetto prevede, per il Lotto 1 B, la realizzazione di una nuova infrastruttura a doppio binario fra la stazione di Vigna Clara e quella di Tor di Quinto (circa 1,7 km), e per il Lotto 2 il completamento della Stazione di Tor di Quinto e il proseguimento della nuova infrastruttura a doppio binario, per circa 2,4 km, fino alla fermata di Val D’Ala, al di là del Tevere, che sarà trasformata in stazione.

Tali interventi fanno parte del più ampio progetto di Chiusura dell’Anello ferroviario di Roma che prevede tre lotti funzionali (vedi immagine):
Lotto 1: Valle Aurelia-Vigna Clara-Tor di Quinto suddiviso a sua volta in Lotto 1A: Valle Aurelia – Vigna Clara e Lotto 1B: Vigna Clara -Tor di Quinto;
Lotto 2: Tor di Quinto – Val d’Ala;
Lotto 3: Bivio Pineto – Stazione Aurelia – Bivio Tor di Quinto – Smistamento.

Il tracciato definitivo si posiziona quindi tra la linea della Ferrovia Roma Nord (la Roma-Civita Castellana-Viterbo) e l’ippodromo di Tor di Quinto (Lotto 1B) e prevede l’innesto della Cintura sulla Linea Merci tramite un bivio a “salto di montone” (un tipo di innesto che permette ai treni di proseguire verso la propria destinazione senza interferire con il resto del traffico) in prossimità della fermata di Val d’Ala (Lotto 2).

Il terzo terzo, infine, è costituito da due “appendici”: il collegamento da Pineto alla stazione Aurelia e il bivio da Tor di Quinto a smistamento. Per il 2027 è prevista l’attivazione della tratta Vigna Clara-Tor di Quinto, nel 2029 quella del secondo lotto e nel 2031 le due bretelle. “L’ investimento sarà di 1,245 miliardi. I lotti 1A e 1B sono quasi completamente finanziati, ora vanno trovate le coperture per il lotto 2 e una parte del lotto 3″ ha spiegato Vera Fiorani.

Il nuovo collegamento ferroviario – dichiarano poi da RFI – si integrerà con le reti ferroviarie nazionali, regionali e con quelle del trasporto pubblico locale di Roma Capitale, rappresentando, inoltre, un concreto contributo in termini di rigenerazione urbana. In particolare, in una prospettiva di nuove occasioni per la mobilità sostenibile e di riconnessione delle trame ambientali, il progetto può rappresentare un’opportunità per realizzare, in sinergia con l’Amministrazione locale, la continuità della rete ciclabile comunale, attraverso ulteriori tratti per il collegamento delle nuove stazioni e l’integrazione con quelle esistenti. L’opera contribuisce al conseguimento dei principali obiettivi di sostenibilità, dalla neutralità climatica spinta dal Green Deal Europeo,all’Agenda ONU 2020 per lo Sviluppo Sostenibile, alla Politica di Coesione territoriale EU 2021-2027″.

Le opinioni dei relatori

Per Vera Fiorani, Commissaria straordinaria per la realizzazione dell’opera e AD di RFI: “L’avvio del dibattito pubblico per la Chiusura dell’Anello ferroviario di Roma segna un’importante tappa nella realizzazione dell’opera, permettendo a stakeholder e collettività di dare il loro contributo per arrivare a soluzioni condivise. Le proposte portate dalle amministrazioni e dai cittadini che vivono e conoscono le zone interessate dalle nuove opere ci aiutano ad arricchire le scelte progettuali e a far emergere possibili criticità.”

“I due lotti che verranno illustrati in queste settimane consentiranno di collegare Vigna Clara a Tor di Quinto entro il 2027 e di completare poi l’Anello con il prolungamento della linea fino alla stazione di Val d’Ala entro il 2029. Dopo aver riattivato la tratta a singolo binario che va da Vigna Clara a Valle Aurelia e riaperto le porte della stazione di Vigna Clara, l’impegno di RFI – ha concluso Vera Fiorani – è ora quello di realizzare il raddoppio della tratta Valle Aurelia – Vigna Clara per il Giubileo del 2025 per poi completare la Chiusura dell’Anello ferroviario”.

Secondo Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità del Comune di Roma “Oggi si avvia un dibattito pubblico straordinario su una delle opere più importanti per la città. Ogni giorno entrano 800mila persone a Roma e le ferrovie sono lo strumento più importante per incentivare l’uso del trasporto pubblico e disincentivare l’uso di quello privato. La realizzazione del nuovo nodo, che permetterà di connettere il quadrante nord della città non solo con la linea FL3 Cesano-Viterbo e con le linee A e B della metropolitana ma anche con Roma Tiburtina, è un intervento strategico per la cosiddetta cura del ferro nel cuore di Roma ed è coerente con l’obiettivo della nostra amministrazione di incentivare il trasporto pubblico con la conseguente diminuzione del traffico privato”.

Quanto al raddoppio della tratta Valle Aurelia-Vigna Clara “questo comporterà un aumento della frequenza e del servizio ma parallelamente, ha sottolineato Patanè “anche un impegno della Regione per aumentare la spesa nel contratto di servizio.”

Il Professor Roberto Zucchetti, Coordinatore del Dibattito Pubblico e Senior Advisor di PTSCLAS, ha dichiarato che: “Il progetto è già arrivato allo studio di fattibilità tecnica ed economica e sono quindi disponibili tutte le informazioni necessarie per valutarlo. Questo non vuole dire che tutto sia già definito, su alcuni temi si potrà ancora intervenire ed è molto importante l’ascolto di chi vive i luoghi attraversati e può portare ad adottare soluzioni diverse da quelle al momento ipotizzate”.

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16 COMMENTI

  1. Non è ancora ben chiaro come avverrà l’intersezione con la Roma-Civita Castellana- Viterbo che presenta caratteristiche funzionali diverse da quelle di RFI. Non si è parlato dell’aumento della frequenza dei treni alla stazione di Vigna Clara.

  2. Trovo apprezzabile che l’AD di RFI si impegni a mettere nuovi binari, raddoppiando per il 2025 quelli della tratta tra Valle Aurelia e Vigna Clara e, per il 2027, quelli della tratta tutta nuova tra Vigna Clara e Tor di Quinto.
    Ma non sarebbe il caso che facesse anche uno sforzino per farci passare i treni su questi benedetti binari? e magari nelle ore in cui servirebbero?
    Oggi tra Valle Aurelia e Vigna Clara la mattina dalle 7.00 alle 9.00 passa un solo treno e in tutto il pomeriggio dalle 15.36 alle 19.20 un solo treno che sta beatamente parcheggiato a Vigna Clara per quasi 2 ore dalle 17.36 alle 19.20.
    Complimenti!

  3. magari con il Dibattito Pubblico si potrebbe far strada una vera rivoluzione copernicana: invece dell'”Orario Senza Treni” attuale si potrebbero introdurre i “Treni Senza Orario”!!!
    i treni partirebbero a caso, ad orari decisi in modo estemporaneo secondo una estrazione randomica, a sorpresa per tutti; visto l’attuale programmazione il lancio dei dadi per l’orario delle corse non sarebbe cosi male ……………

    • Ottima idea, visto l’attuale conduzione della cosa pubblica in altri ambiti,mi sembra che la Sua idea sia già largamente adottata…….

  4. Continuo a pensare, non da oggi, che un tram che partisse dalla fermata Saxa Rubra, passando lungo la via Flaminia, Corso Francia, dritto fino a Piazzale Manila per ricongiungersi al 2 e tornare indietro (lì, accanto allo Stadio Flaminio c’è lo spazio per un enorme rondò) toglierebbe tanto di quel traffico…

      • L’anello si chiuderà grazie ad un viadotto che da via monterosi supererà via flaminia per costeggiare camposampietro. Quindi i residenti di via monterosi angolo via flaminia vedranno il treno elevarsi sopra le auto.

  5. Sarebbe bello!! Però su queste belle rotaie dovrebbero anche fare passare dei treni! Non solo due al giorno come avviene alla stazione Vigna Clara!!

    • I treni partono ogni due ore e quindi non sono due al giorno.
      Sono comunque pochi.
      Io ho utilizzato la tratta fino a 4 venti.
      In 35 minuti sono arrivato spendendo 1 euro e senza problemi di parcheggio.

  6. Un anello ferroviario previsto nel secolo scorso, una storia travagliata anche a causa degli insediamenti abusivi di artigiani sul rilevato ferroviario realizzato nel XV Municipio. Una storia emblematica della mala gestione del territorio romano che ha portato a un’espansione della città non accompagnata da infrastrutture adeguate.

    • Le allora Ferrovie dello Stato avevano dato in concessione,dietro pagamento di canone, il sedime (rilevato) ferroviario ai privati che ne avessero chiesto l’uso. Alcuni di essi, in seguito, investirono decine di milioni di lire in impianti e manufatti. Non conosco le condizioni dei contratti e quindi non posso giudicare sull’abusivismo o meno di questi insediamenti.

  7. Speriamo almeno che facciano il raddoppio della tratta Valle Aurelia-Vigna Clara entro il Giubileo e che aumentino la frequenza de treni ad almeno uno ogni 30 minuti . Sulla parte restante dei lavori nutro poche speranze.

  8. Ssrebbe utile programmare anche i parcheggi vicino alle stazioni. E deviare le linee degli autobus locali per fare delle fermate vicino alle stazioni. M

  9. “realizzare il raddoppio della tratta Valle Aurelia – Vigna Clara per il Giubileo del 2025 per poi completare la Chiusura dell’Anello ferroviario”…….: SOGNO o REALTA’ !!!…..ai posteri l’ardua sentenza (Ai posteri l’ardua sentenza è un’espressione che si trova nella parte centrale dell’ode manzoniana Il cinque maggio ed è la risposta che Manzoni dà alla domanda che rivolge ai propri lettori: «Fu vera gloria?», riferendosi naturalmente all’intera vicenda napoleonica. Manzoni, che fino alla morte di Napoleone Bonaparte aveva mantenuto un atteggiamento di riserbo nei suoi confronti, non si sbilancia e lascia che sia la storia a dare la difficile valutazione. L’espressione è divenuta proverbiale, a indicare che, di fronte a una situazione controversa e ambigua, si preferisce sospendere il giudizio e lasciare alle generazioni future la valutazione dei fatti.

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