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    Eccezionale testimonianza di Luca Steinmann sulla guerra in Ucraina

    “ Ho deciso di raccontare una guerra non embedded con i russi, senza piegarmi a propagande di alcun tipo”

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    ArsBiomedica

    Luca Steinmann è un giornalista indipendente, reporter di guerra che ha operato in Siria, Afghanistan, Giordania e Cina raccontando  con grandissima obiettività e sempre in prima linea i conflitti che da anni imperversano su tutto il pianeta.

    All’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina si è trovato nel Donbass insieme all’amico fotoreporter Gabriele Micalizzi e per circa un anno, salvo brevissime interruzioni per ottenere o rinnovare documenti, Luca Steinmann ha documentato le operazioni tra Lugansk, Donetsk e Crimea, delle milizie filo russe sostenute dalle truppe cecene e dai gruppi Wagner e Sparta.

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    In “Il fronte russo – La guerra in Ucraina raccontata dall’inviato tra i soldati di Putin” (Ed. Rizzoli, pag. 348, 19 Euro) Steimann, dopo aver ottenuto da Mosca i necessari “accrediti”, ha seguito per mesi le operazioni militari documentandole con rigorosa obiettività; ne è uscito un lunghissimo reportage che rappresenta una eccezionale testimonianza.

    Sebbene spessissimo abbia rischiato la vita,  Steinmann,  scevro da ogni condizionamento politico ha raccontato con estrema lucidità i combattimenti tra le milizie filo-russe e gli ucraini, astenendosi da esprimere qualsiasi giudizio di parte. La sua obiettività gli ha permesso di operare senza alcun vincolo o imposizione da parte di Mosca; Micalizzi si è spostato in totale libertà per tutto il Donbass intervistando la popolazione civile, i soldati, gli operatori umanitari e i politici locali riscontrandone gli  umori.

    L’ “operazione speciale” condotta da Mosca per “liberare” le provincie filo-russe non è solo una guerra tra russi ed ucraini; in realtà è uno scontro epocale tra due blocchi: quello USA -Occidente, con la sua politica demo-liberale e una economia consumistica e il blocco rappresentato dalla Federazione russa, con il suo conservatorismo, tradizionalismo e la totale chiusura alle istanze LGBT.

    Fondamentale per capire le ragioni di questo conflitto che si annuncia lungo e con inquietanti interrogativi, la ricostruzione storica fatta da Steinmann in apertura del suo libro.

    I contrasti tra Kiev, decisa ad aprirsi all’Occidente e ad entrare sia nella NATO che nell’EU, con le popolazioni filo-russe del Donbass, desiderose invece di un ricongiungimento con Mosca, si protraggono da decenni (si stima che in 8 anni siano morti non meno di 15.000 uomini) e che neppure gli accordi di Minsk sono stati capaci di far cessare.

    Se da una parte i russi hanno sempre cercato di riportare il Donbass nella loro sfera di influenza dall’altra USA, Canada e Occidente, in vista di un possibile ingresso nella NATO,  hanno addestrato e armato le truppe ucraine che si sono poi rivelate un osso estremamente duro per Putin.

    “Il fronte russo” è un eccezionale documento; è un libro scritto in maniera agile e appassionante ma soprattutto è un reportage di straordinaria obiettività e indipendenza che colma solo in parte il divario tra l’informazione proveniente da Kiev (più di 11.000 giornalisti accreditati) e quella proveniente da Mosca (Steinmann più 2 o  3 giornalisti occidentali).

    Un libro da leggere assolutamente per avere una visione più chiara su quella che è una delle grandi tragedie di questo secolo.

    Francesco Gargaglia

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    4 COMMENTI

    1. Complimenti a Steinmann per i suoi ottimi reportage. Mi permetto di segnalare che la presenza russa nei territori ucraini di confine ha origini antiche, che oggi non ha senso rivangare. Piuttosto quello che è accaduto dal 2014 (ve la ricordate l’invasione silenziosa degli uomini in tuta militare – senza insegne – che entravano in Ucraina dalla Russia?) racconta la storia di una occupazione para-militare che ha costretto gli ucraini a trovare rifugio in zone più tranquille, lontane dai confini, lasciano campo libero ai russi, ai filorussi… taroccando così la regolarità di un referendum farsa sull’annessione alla Russia.

    2. Se il referendum non era certamente limpido che dire degli accordi di Minsk , quando la sing . Merkel ha pubblicamente dichiarato che già da quel momento i paesi occidentali hanno armato e istruito i militari ucraini ? E’ dal 2014 che l occidente arma e sostiene l esercito ucraino , non è forse anche questa una ingerenza politica dell occidente , x spingere alle estreme conseguenze la situazione !! Oggi ci troviamo con migliaia di morti che pesano o dovrebbero pesare sulle coscienze di tutti x non parlare dei danni causati all economia di tutti i paesi conivolti , obbiettività Signor Smith ……….

    3. Dumer , come darti torto ? L’ingerenza occidentale non ha limiti e ormai da anni. Supponente ed oltremodo tracotante.
      Tant’è che mi sovviene alla memoria degli anni passati , le centinaia di tedeschi occidentali che con il favore dei gentili Vopos transitavano all’est per chiedere asilo politico.
      Che dire delle migliaia di americani che sprezzanti del pericolo superano ostacoli ai più insormontabili per godere del paradiso messicano ?
      Vogliamo parlare delle imbarcazioni sovraccariche di australiani che sfidando tempeste e squali cercano di approdare sulle coste cinesi ? più o meno quello che tentano ormai da anni gli abitanti di Taiwan che non vedono l’ora di Xi
      Ho avuto notizia che gruppi di imprenditori veronesi e marchigiani siano stati bloccati e respinti ai confini della Nigeria ! un loro sogno svanito !
      La sfiga dei partenti dalle coste tunisine che preda delle correnti arrivano in questo occidentale paese causa le avverse correnti , invece che l’accogliente e democratica Turchia.
      Non posso , per ultimo , non avere un pensiero alle popolazioni come quelle polacche , ungheresi , bulgare , romene .. a suo tempo strappate dal felice Patto di Varsavia e scaraventate negli inferi dell’Occidente. Perché gli Ucraini insistono nel voler far parte di questo occidentale dantesco girone infernale a livello sociale , economico , civile …
      Perché il Mondo va alla rovescia ?

    4. La si può anche “buttare in caciara” come fa il simpatico Aragorn ma l’ironia non ci racconta la storia…dopo che per secoli USA e Occidente hanno schiavizzato e saccheggiato l’intero pianeta, generando quelli che oggi sono i drammatici squilibri economici, oggi pretendono di decidere chi sono i “buoni”(gli stati ricchi dove vige il liberismo economico e dove sono le banche a decidere il futuro degli individui) e chi i “cattivi” (tutti gli altri). Ovviamente compito dei “buoni”, in nome della “democrazia”, è sottomettere i “cattivi” distruggendone l’economia con le sanzioni o con guerre combattute in paesi terzi. La Federazione russa (che non ha nulla a che vedere con l’ex URSS) è l’ultimo grande paese sovranista, tradizionalista, cristiano contrario alla cultura GENDER che considera immorale, che si oppone allo strapotere dello “zio Sam”. Questa è la vera ragione per cui USA ed Europa cercano di isolarlo politicamente, militarmente ed economicamente con il solo risultato di averlo gettato (la Russia è un paese europeo per geografia, storia e tradizioni) nelle braccia della Cina.
      Quanto ai fatti citati da Aragorn gli faccio presente che ha omesso di parlare della “crociata in Iraq” condotta dai “volenterosi” alla ricerca di armi di distruzione di massa che non esistevano (500.000 morti), la buffonata delle ‘primavere arabe’ con la guerra in Siria (1 milione di morti e 8 milioni di profughi), la “nakba” (500.000 morti e 3 milioni di profughi), la guerra in Yemen sostenuta dagli USA (20.000 morti e 3 milioni di profughi)…..potrei continuare a lungo…..ma a che serve?

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