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Morte a Corso Francia, docu-film sull’ultima notte di Gaia e Camilla

MURALES-GAIA-CAMILLA
Galvanica Bruni

Mercoledì 22 febbraio, nel cinema Odeon – piazza Stefano Jacini, a Vigna Clara – si terrà la proiezione e incontro stampa del docu-film “Morte a Corso Francia: l’ultima notte di Gaia e Camilla”.

La proiezione inizierà alle 11 e a seguire ci sarà un incontro stampa con i genitori delle vittime, con Simone D’Amelio Bonelli, Vp Regional Director di A+E Networks Italia e con l’Assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè. Modera l’incontro Stefano Pistolini, della società di produzione Darallouche.

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Il docu-film sulla tragica morte di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli è una produzione originale Crime+Investigation e andrà in onda il 27 e 28 febbraio su Crime+Investigation ( Sky, 119).

Era la notte tra il 21 e 22 dicembre 2019 quando le due ragazze di appena sedici anni furono investite da un’auto mentre attraversavano corso Francia. Alla guida di quel Suv c’era un altro giovane, Pietro Genovese, di 21 anni, figlio del regista Paolo, che stava rientrando a casa dopo una serata passata con degli amici.

Il funerale delle due sedicenni si tenne il 27 dicembre 2019 alla chiesa del Preziosissimo Sangue di via Flaminia, a collina Fleming dove le due giovani abitavano.

Una folla enorme salutò per l’ultima volta Gaia e Camilla, con tantissime persone che non poterono entrare in chiesa, tanto era piena. Si arrivò anche alla chiusura del traffico nel tratto di strada davanti alla parrocchia.

Il 31 dicembre 2019, poi, venne appeso uno striscione sul ponte che sovrasta Corso Francia proprio all’altezza dove avvenne l’incidente. La scritta recitava “Gaia e Camilla sempre con noi”, “Mano nella mano anche in cielo“, è invece la frase che venne scritta dagli amici di Gaia e Camilla sul murale dipinto proprio in quel punto di corso Francia dove sono state travolte.

Il ventunenne, che dopo l’incidente era risultato positivo all’alcol test, con una posizione aggravata dall’accusa di essere al telefono mentre era alla guida e di aver superato i limiti di velocità, è stato condannato in primo grado a 8 anni con l’accusa di omicidio stradale plurimo. L’8 luglio del 2021 i giudici della corte d’appello di Roma hanno accolto la richiesta di pena “concordata” tra i difensori del giovane e la Procura generale, riducendola a 5 anni e 4 mesi di reclusione.

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