Home CRONACA Flaminia, allenatore di basket in manette per abuso su minori

Flaminia, allenatore di basket in manette per abuso su minori

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La scorsa notte gli investigatori della Polizia di Stato della IV Sezione della Squadra Mobile di Roma, specializzata nel contrasto ai reati di violenza di genere e in danno di minori, hanno arrestato un uomo con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata su un ragazzo minorenne.

L’ordine di arresto è stato emesso dal GIP al termine di una complessa attività investigativa diretta dalla Procura di Roma. L’indagine era partita nel 2020, quando furono alcuni collaboratori della società sportiva in cui si svolsero i fatti a segnalare alla Polizia gli atteggiamenti tenuti dall’uomo, un tecnico sportivo, con alcuni giocatori minorenni.

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L’arrestato, un italiano di 55 anni, abusando del suo ruolo di allenatore che svolgeva presso una nota società sportiva di basket ubicata in via Flaminia, poco dopo viale Tor di Quinto, con più atti avrebbe infatti costretto un giovane atleta, all’epoca dei fatti 13enne, a compiere e subire atti sessuali.

Le indagini hanno consentito di riscontrare che negli ultimi anni alcuni minorenni di 14 e 15 anni venivano invitati dall’allenatore, a fine allenamenti, nei locali della foresteria dove lui alloggiava; la scusa era di effettuare massaggi terapeutici, pur non essendo un fisioterapista, o di confrontarsi sugli schemi di gioco. E lì, al termine di queste sessioni, avevano luogo gli abusi.
L’uomo aveva gioco facile a carpire la fiducia dei ragazzini approfittando della loro ingenuità e del fatto che erano privi di riferimenti in quanto ospiti della struttura sportiva e lontani dalle famiglie e dai genitori.

L’uomo è stato arrestato nella notte fra martedì 7 e mercoledì 8 febbraio al rientro da un viaggio all’estero ed è stato condotto direttamente a Regina Coeli in attesa di comparire davanti al GIP.

Nel frattempo è emerso che era già stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per violenza sessuale aggravata in danno di minori, reato commesso anche quella volta in ambito sportivo in una struttura nei pressi di Perugia. La domanda che si pongono gli inquirenti e che porranno ai dirigenti della società di basket è come mai, visto questo precedente, l’uomo svolgesse ancora compiti di allenatore in mezzo a minorenni.

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