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A Roma arrivano le barriere anti-cinghiali

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Galvanica Bruni

Si comincia con via Cristoforo Colombo, dopo la prima esperienza negli slarghi e nelle vie confinanti con la Riserva dell’Insugherata. E poi non è detto che non si prosegua nel resto della città.

Saranno delle reti a proteggere le vie di comunicazione dal passaggio dei cinghiali. Le barriere saranno posizionate lungo via Cristoforo Colombo nel tratto complanare adiacente la riserva naturale del litorale romano, dal centro Acea a via del Martin Pescatore. Due chilometri e mezzo lineari per un costo di 150mila euro.

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La barriera proteggerà i fruitori della pineta di Castelfusano e dei frequentatori di via Colombo dal rischio di incontri con i cinghiali. Le reti eviteranno anche i pericolosi attraversamenti della arteria.

Là dove la rete di protezione ha fatto già la sua apparizione, in largo Rosa Gattorno, in via Giuseppe Taverna, e in via Giorgio Pasquali i risultati sono stati apprezzati. Le reti keller posizionate in corrispondenza dei varchi di passaggio degli ungulati, e in sostituzione delle reti ammalorate, hanno fatto il loro dovere, il passaggio e’ stato frenato e gli avvistamenti si sono ridotti.

Una scelta apprezzata anche dall’Oipa che definisce l’ok della giunta capitolina “il primo segnale di un diverso approccio nella gestione della fauna selvatica; un segno di buona volonta, una soluzione amica degli animali”.

La stessa organizzazione per la protezione degli animali aggiunge un elenco di cose che si possono fare per ridurre l’impatto: dall’installazione dei dissuasori acustici, ai dossi, fino alla individuazione dei corridoi ecologici. Ma entro l’estate la realizzazione delle barriere, tanto per cominciare.

Rossana Livolsi

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