Home CRONACA Le ceneri perdute, succede anche questo al cimitero Flaminio

Le ceneri perdute, succede anche questo al cimitero Flaminio

cimitero flaminio reparto crematorio
Galvanica Bruni

Le ceneri perdute: succede anche questo nella Roma del terzo millennio. Un signore, medico, trasferito nel nord Italia chiede di poter portare con sé anche le ceneri della madre, morta da un paio di anni. La richiesta viene rivolta agli operatori Ama del cimitero Flaminio a Prima Porta.

Alla consegna dell’urna cineraria, l’uomo si accorge che il nome sulla targhetta non è quello della madre, bensì quello di uno, straniero di nazionalità moldava. Restituisce il vaso contenente i resti dell’uomo pensando a un semplice errore nella consegna dell’urna. Ma le cose si rivelano più complicate di quanto appaiano, secondo la ricostruzione de La Repubblica che ha denunciato il caso.

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Il vaso alternativo con la targhetta della signora non c’è. In compenso lo stesso vasetto, una volta aperto, rivela all’interno il secondo nome cui attribuire le ceneri: quello della madre del medico.

Ma qual è la targhetta giusta? Le ceneri a chi appartengono? A complicare ulteriormente il quadro la scoperta che il moldavo sarebbe anche tumulato. Un uomo e due cadaveri. Uno sepolto e l’altro ridotto in cenere. Per sciogliere i dubbi e venire a capo del mistero bisognerebbe aprire la tomba del moldavo e indagare i resti.

Ma occorre l’autorizzazione della famiglia. Famiglia che non c’è. Volatilizzata senza lasciar traccia di sé al pari delle spoglie della signora. Il figlio si è affidato ad un legale ed intende andare a fondo alla faccenda. Alla quale Ama non sa dare una spiegazione.

Rossana Livolsi

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