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    Qualità della vita, Roma scende al 31mo posto

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    Galvanica Bruni

    Sali e scendi. La giostra romana quest’anno si è fermata alla casella numero 31. Con un capitombolo rispetto al rapporto sulla qualità della vita del Sole 24ore dello scorso anno di ben 18 posizioni.

    Il 33mo dossier del quotidiano economico boccia la capitale che nel 2021 si era collocata appena sotto la top ten. Oggi Il Sole la posiziona al 31 esimo posto, dietro 30 città italiane, da Ravenna a Bologna che guida la classifica davanti a Bolzano e Firenze. Anche Milano perde sei posizioni, ma resta nella parte alta: ottava su 107 capoluoghi.

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    Lo schiaffo alla capitale brucia ancora di più perché è l’unico capoluogo di provincia del Lazio a perdere punti. Frosinone e Latina occupano sempre la parte bassa, ma migliorano le performance dello scorso anno. Così come Viterbo che fa un balzo di 17 posizioni ed è 61ma e Rieti, 67ma e avanza di 8 postazioni.

    Emilia e Toscana le regioni dove complessivamente si vive meglio e non solo perché Bologna e Firenze sono sul podio, ma perché tutte le città delle due regioni si comportano in modo accogliente nei confronti dei cittadini.

    Roma maglia nera

    Alla capitale spetta il record negativo dell’indice di litigiosità segnalato dal numero di cause civili. E infatti il parametro giustizia e sicurezza la dà in discesa vertiginosa: occupa la penultima postazione, numero 106 su 107.  Con un balzo in avanti nel numero dei reati: più 14 per cento.

    È  terzultima alla voce ” benessere dei giovani”. Ancora: Roma ha perduto in un anno il 7 per cento dei medici di famiglia. Un dato inferiore solo a Napoli e Firenze. Viaggia nella parte mediana della classifica relativa a ricchezza e benessere.

    Ha tuttavia la prima posizione per il reddito da pensione di vecchiaia: probabile frutto del gran numero di pensionati da pubblico impiego. Primeggia anche per i titoli di studio in possesso dei suoi residenti e per il numero di anni di studio che ciascuno dedica alla propria formazione.

    Peggiora la propria posizione nel comparto  in cui è tradizionalmente forte. Solo 23esima quest’anno per cultura e tempo libero.
    In peggioramento anche per la voce ambiente e servizi, ma questo non sorprende. Sorprende invece la posizione modesta –  42esima – per la qualità della vita delle donne.

    Rossana Livolsi

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