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Cassia, al via la 30ma edizione del Festival del Teatro Patologico

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Galvanica Bruni

Da mercoledì 14 a domenica 18 dicembre, in via Cassia 472, si terrà la 30ma edizione del Festival del Teatro Patologico con la direzione di Dario D’Ambrosi, fondatore del teatro e ideatore di tutte le manifestazioni che lo animano.

Si tratta di un festival che negli anni ha saputo lasciare un segno sia a livello teatrale che sociale e anche questa 30ma edizione “sarà un’edizione straordinaria, con compagnie di altissimo livello per quanto riguarda la drammaturgia, la regia e la recitazione” fanno sapere gli organizzatori dando appuntamento ai tanti sostenitori in via Cassia 472.

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Il programma

Mercoledì 14 dicembre – ore 21.00

“Di note e vecchie rotaie” Drammaturgia e regia: Giselda Volodi

“DI NOTE E VECCHIE ROTAIE” è uno spettacolo teatrale di AVAMPOSTI UMANI, corale e originale, liberamente ispirato e in parte tratto da un omonimo testo teatrale inedito, scritto nell’estate del 2021, da Daniela Book e Mariantonietta Petri, allieve di livello avanzato della scuola di Avamposti Umani, che ne sono anche tra gli interpreti. L’ambientazione è su un treno, dove personaggi assai diversi si incontrano, dialogano, interagiscono, mentre il treno viaggia dal nord al sud d’Italia.

Giovedì 15 dicembre – ore 21.00

“Nina” Drammaturgia e regia: Fabiana Dantinelli
con Federica Flavoni, Roberta Fornari e Rocco Angelucci

Questa è la storia di Nina. La sua è una di quelle vite che non hanno lasciato il segno. Nel suo mondo di abusi e ostilità tutto passa oltre e mentre il bel Paese è già pronto a cambiare, traghettato verso il boom economico, le lotte operaie, le rivendicazioni femministe, lei rimane in disparte, osservando le “altre”, quelle che in strada cercano di spingerla verso il futuro. Ma il destino di Nina è rimanere inghiottita nel passato, non è per lei che le donne hanno conquistato qualcosa, non è per lei che qualcosa è cambiato. O forse sì. Tante, ancore troppe “Nina” di cui nessuno ci racconta, così lontane dalle pagine di quella storia che ha fatto la differenza.

Venerdì 16 dicembre – ore 21.00

“Mangia!” Di e con Anna Piscopo

Mangia! è un flusso di coscienza a tratti cabarettistico, a tratti drammatico, in cui più personaggi s’intrecciano nel corpo e nella voce di una sola performer. Il racconto è incentrato sulla storia di una giovane che vorrebbe sbarazzarsi del ruolo da emarginata nella provincia, gretta e bigotta, in cui è nata, cercando confusamente la fama nel mondo dello spettacolo.

Sabato 17 dicembre – ore 21.00

“Dio non parla svedese” Di e con Diego Frisina Regia: Ludovico Buldini

Un uomo si ritrova gettato in un non-luogo, svincolato dal tempo e dallo spazio. È infatti affetto da una patologia ereditaria neurodegenerativa, la Corea di Huntigton, la cui ineluttabilità incombe su di lui dall’adolescenza e che sembra aver finalmente deciso di dar prova di sé determinando il delirio dispercettivo nel quale si ritrova prigioniero. L’uomo non può che assecondare questa nuova condizione lasciandosi andare ad un flusso di coscienza del quale non sembra essere così in controllo come vorrebbe far credere.

Domenica 18 dicembre – ore 17.00

“Siamo Dei” Di e con Riccardo Ballerini

Una storia che ricostruisce gli incontri realmente avvenuti tra l’attore/autore e i pazienti/ utenti psichiatrici afferenti ai Centri di Salute Mentale di Roma. Questa è una storia di dignità e bellezza, di incontri poetici e stupefacenti, realmente avvenuti, un gioco fra Mito e Follia, dove ogni persona narrata ha le sue radici simboliche in un Mito. Fetonte, Il Minotauro, i Dioscuri, li possiamo incontrare nel salone di una clinica Psichiatrica, fra le mura di un accumulatore seriale, nel giardino di una struttura residenziale.

a seguire cerimonia di Premiazione a cura della Giuria del Festiva composta dagli attori speciali della Compagnia Stabile del Teatro Patologico

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