Home AMBIENTE LAV: “Inaccettabile decisione della Regione Lazio, no al safari urbano”

LAV: “Inaccettabile decisione della Regione Lazio, no al safari urbano”

cinghiali-via-panattoni
Galvanica Bruni

“La deliberazione regionale n. 1123 approvata il 30 novembre scorso su proposta dell’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato di concerto con le Assessore all’Ambiente Roberta Lombardi e all’Agricoltura Enrica Onorati, finalizzata all’eradicazione della peste suina africana, rappresenta una vera e propria dichiarazione di guerra e una gestione della fauna selvatica sempre più scellerata. Il provvedimento si propone di raddoppiare complessivamente la consistenza numerica degli abbattimenti previsti nei piani di selezione stagionale 2021-22 attraverso i prelievi realizzati nella stagione venatoria 2022-2023 e nella successiva 2023-2024″.

Così dichiara la LAV (Lega anti vivisezione) di Roma e Lazio sostenendo che “il massacro degli animali non avrà alcuna influenza sul contenimento della PSA. E’ lo stesso ISPRA, il massimo istituto nazionale, ad affermarlo  scrivendo ‘L’elevata densità del cinghiale non ha effetti significativi sulla persistenza in natura della Peste suina africana. La notevole resistenza del virus nell’ambiente fa sì che la malattia continui a circolare per anni, anche in popolazioni di cinghiale a densità bassissime (es. circa 0,5/km2)’”.  

Continua a leggere sotto l‘annuncio

“Come dimostrato in Belgio e Repubblica Ceca, non serve fare strage di animali delegando al mondo della caccia l’eradicazione del virus, ma installare recinzioni efficaci attorno all’area infetta.  La lotta alla Peste Suina è diventato il pretesto per affrontare con le uccisioni  il presunto problema della sovrappopolazione dei cinghiali. Il metodo delle uccisioni presenta gravi criticità. Infatti, nonostante i cinghiali siano vittime della caccia tutto l’anno, il loro numero non accenna a diminuire”.

“La letteratura scientifica – incalza Anna Cavalli, responsabile LAV Roma – ci insegna che quando il cinghiale è pressato, mette in moto meccanismi fisiologici per aumentare il numero degli individui della specie ed evitare di estinguersi. Paradossalmente più lo cacciamo, più il numero dei cinghiali aumenta. Inoltre, le catture e gli interventi di selezione causeranno inevitabilmente mobilità e dispersione dei superstiti ancora infetti.  E’ urgente invece l’adozione di strategie alternative come la raccolta sistematica dei rifiuti e la pulizia delle strade, la raccolta differenziata, la sensibilizzazione dei cittadini circa il divieto di dar da mangiare agli animali, la sorveglianza attiva e il campionamento degli animali deceduti, il divieto assoluto di attività non essenziali all’interno delle aree recintate con presenza di circolazione attiva del virus, l’obbligo di disinfezione di coloro che escono da tali aree”.

“Come affronterà l’eradicazione della Peste Suina questo provvedimento? Ancora coinvolgendo i cacciatori, lasciando libero ricorso alle fucilazioni, sparando dalle auto di notte con speciali carabine a infrarossi, con la tecnica venatoria che in gergo si chiama “tecnica della girata”. In nessuna città del mondo – conclude Anna Cavalli – è consentito sparare all’interno della città come vorrebbe questo provvedimento. Daremo battaglia e ci opporremo in tutti i modi”.

Regione Lazio, ok al safari urbano per ‘eradicare’ la pesta suina

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 COMMENTI

  1. E hanno anche il coraggio di chiamarlo PRESUNTO PROBLEMA DELLA SOVRAPPOPOLAZIONE DI CINGHIALI
    Ma la LAV non prova un minino di vergogna a scrivere queste corbellerie?

    • Ma oltretutto non capisco qual è per loro l’alternativa…lasciare le chiavi di casa ai cinghiali ed evacuare? Cioè loro propongono di interdire il verde agli esseri umani per lasciare in pace i cinghiali…sono basito, non so se è odio verso il genere umano o semplice…diciamo ingenuità.

  2. La LAV è una emerita (come gli ex-presidenti) associazione che da sempre ha a cuore il benessere degli animali, specie quelli maltrattati o seviziati “a fini scientifici”. Le sue preoccupazioni sono lecite dal momento che la politica ha dimostrato ignoranza, incompetenza indifferenza e incapacita’ a risolvere il problema.
    Purtroppo arrivati a questo punto gli abbattimenti ( e ripeto purtroppo) sono necessari. Ma questo provvedimento è comunque la conseguenza di un modo di gestire la diffusione dei cinghiali a dir poco criminale: niente di cui andare fieri!!!
    PS: non esistono le carabine ad infrarossi…esistono le carabine che usano sistemi di puntamento notturni ( IR, IL, camere termiche…! ) Un “piuttosto che” nel campo delle armi da fuoco….

    • Raramente mi trovo in linea coi suoi interventi, ma questa volta il Suo commento è degno di lode. Lo so…non fremeva per un mio complimento, ma è più forte di me-

  3. Molto gentile da parte Sua…..mi dispiace che non si trovi in linea con I miei interventi non fosse altro perché mi limito a spiattellare cose e fatti che evidentemente “disturbano”…….

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome