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Lettera aperta del Comitato Colli d’Oro al Comune e al XV

lettera aperta
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In relazione al progetto di costruzione di un palazzetto dello sport all’interno del parco Colli d’Oro, nello stesso luogo dove da dieci anni esiste il cosiddetto “ecomostro”, lo scheletro cioè del precedente palazzetto di volley mai completato, riceviamo a pubblichiamo la seguente lettera aperta del Comitato Colli d’Oro indirizzata al Comune di Roma e al Municipio XV.

Il Comitato Colli d’Oro, nato 10 anni fa per la salvaguardia del Parco del Labaro, rivolge alcune domande al Comune di Roma ed alla Giunta del XV Municipio:

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perché il Comune di Roma ha proposto  l’accesso ai fondi del PNRR dedicati allo “Sport e inclusione sociale – Missione 5 – Componente 2 – Investimento 3.1” per l’intervento di bonifica del Parco del Labaro, invece di utilizzare i fondi per la tutela del territorio, già disponibili ed indirizzabili al territorio di Labaro/Prima Porta esposto storicamente a grave rischio idraulico, fondi che avrebbero permesso di NON legare la bonifica dell’ecomostro alla costruzione di un altro palazzetto dello sport, con il riproporsi di tali rischi?

Perché la Giunta del XV Municipio non si è fatta parte attiva con la richiesta di utilizzare i fondi per la tutela ambientale del territorio, ma ha semplicemente accolto le proposte del Dipartimento tramite l’assessore allo Sport Alessandro Onorato, non evidenziando i rischi che tale progetto porta al territorio di Labaro/Prima Porta ed ai cittadini che vi abitano; fragilità territoriale già nota allo stesso Comune di Roma nel dicembre 2019-2020 come da “Piano Speditivo di Emergenza Prima Porta” confermata dall’inondazione nel gennaio 2014 della zona sottostante il parco di via Dalmine e vie contigue?

Perché tra la presentazione del bando da parte del Comune di Roma, il 23 marzo 2022, e l’accoglimento del progetto da parte della giunta del XV municipio, il 22 aprile, lo stesso municipio non si è attivato ad informare i cittadini dell’esistenza di tale piano in un percorso di condivisione in tempo utile e non mesi dopo che il progetto venne approvato, nonostante la risoluzione n. 6 del Consiglio del Municipio della XV del 28 settembre 2016, votata all’unanimità, li obbligasse ad una reale gestione trasparente e condivisa di tale percorso?

Perché la giunta municipale e l’assessore allo sport del Comune di Roma Alessandro Onorato hanno  il 10 ottobre scorso presentato un progetto che prevede campi all’aperto di Paddle, di Bouldering (arrampicata su sassi naturali o artificiali), un percorso Parkour (attività consistente nel superare ostacoli architettonici di vario tipo con volteggi, salti e altre acrobazie) ed uno Skate Park, nell’area B del Parco del Labaro (tra l’asilo nido di largo Foppolo ed i sottostanti campi sportivi del Dabliù) area che è verde pubblico e di competenza dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma e dove è materialmente impossibile costruirli per la pendenza del terreno, se non al prezzo di enormi pericolosi e destabilizzanti sbancamenti?

Perché se si volevano a tutti i costi utilizzare i fondi del PNRR per lo “sport ed inclusione sociale” tali fondi non furono indirizzati, sempre nel XV Municipio, verso il palazzetto dello sport sito a Cesano di Roma (incompleto da circa 13 anni e ideale per la rigenerazione di impianti esistenti e recuperabili come recita l’iter di ammissione al finanziamento dello stesso Comune di Roma), palazzetto sul quale il Comune di Roma ha già investito due anni fa circa due milioni di euro per il completamente della copertura in legno, invece di scegliere il Parco del Labaro già deturpato dalla speculazione del 2006-2012 dove del manufatto nulla è recuperabile?

Perché se si volevano a tutti i costi utilizzare i fondi del PNRR per lo “sport ed inclusione sociale” tali fondi non furono indirizzati per la costruzione di nuovi impianti sportivi verso territori del XV Municipio oggi carenti, come ad esempio la zona di Valle Muricana, dato che la proposta del Dipartimento per lo sport ne prevedeva la possibilità?

Sono queste le domande a cui il Comune di Roma e la Giunta Municipale non hanno finora risposto, né nella presentazione del progetto il 10 ottobre, né nella assemblea cittadina del 5 novembre u.s.
Sono queste le domande a cui dovranno dare una risposta, non solo a noi del Comitato  ma a tutti i cittadini di Labaro/Prima Porta che ancora una volta si sono visti non considerati e non realmente partecipi alle decisioni sul loro territorio.
Il Comitato Colli d’Oro

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1 commento

  1. A latere della risposta dae Comitato, di cui faccio parte, alcune precisazione rispetto ai parcheggi.

    Per il Comitato non solo non sono accettabili 40 posti auto (che inevitabilmente per via dello spazio necessario per questi verranno sacrificare alberature o nel parco o in quella fascia di protezione adiacente allo stesso)…
    ma neanche 30 o 20.

    Questo e’ un’altro punto nodale.
    Nelle vicinanze (via Magnago in Riviera e via Gemona del Friuli) esiste la possibilità di centinaia di posti auto a 100 metri di distanza.

    I cittadini che hanno firmato la nostra proposta di tenere solo il palazzetto e salvare il resto del parco, sono inorriditi al pensiero di un parcheggio nel parco.
    Il Comitato Colli d’Oro.

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