Home ATTUALITÀ La qualità della vita nella capitale secondo i romani

    La qualità della vita nella capitale secondo i romani

    pollice-su-giu qualità vita
    ArsBiomedica

    Occorre un nuovo corso dei servizi pubblici nella città di Roma. Non c’è più margine per sperimentazioni, rinvii, periodi transitori.” Carlo Sgandurra, presidente uscente dell’agenzia capitolina per la qualità dei servizi pubblici ( Acos) fa suo il giudizio di un suo predecessore, Bernardo Pizzetti.

    Insomma passano gli anni e nulla cambia. La relazione annuale 2021/2022 sullo stato dei servizi pubblici locali a Roma presentata proprio alla vigilia del cambio di governance dell’agenzia, è giunta alla sua 15esima edizione. Lievi i cambiamenti nella percezione che i romani hanno della qualità dei servizi pubblici.

    Continua a leggere sotto l‘annuncio

    Bocciatura senza appello per l’igiene urbana, raccolta rifiuti e pulizia delle strade, 4.9 è il voto medio in città con punte negative nel 13esimo municipio, nel primo, nell’ottavo e nell’undicesimo.

    Tutti gli altri servizi erogati dal Campidoglio ottengono la sufficienza. Compresi i vituperati trasporti e servizi connessi. Alle strisce blu assegnato un voto di incoraggiamento: 6.1.
    Alle farmacie comunali il voto più alto, 7.3. A seguire i servizi culturali, tradizionalmente il pezzo forte di Roma, con la sufficienza piena ed abbondante ma in lieve contrazione rispetto agli altri anni.

    Sostanzialmente i romani approvano. Non fanno le feste ma si dichiarano, secondo le rilevazioni dell’Agenzia, mediamente e moderatamente soddisfatti della qualità dei servizi erogati dall’amministrazione. È questa la valutazione ad un anno dall’insediamento della giunta Gualtieri. Con un significativo miglioramento – 6.7 il voto espresso nel 2022 – rispetto ai picchi negativi degli anni tra il 2015 e il 2019: sempre sotto il 6 e di poco sopra al 5.

    Il municipio dove si respira un clima di maggior soddisfazione è il decimo (Ostia e il litorale) che approva con il 6.84. Tra Tor fiscale, Don Bosco e Ciampino – municipio settimo – si vive peggio, o almeno così percepiscono i residenti. Voto espresso : 6.63.
    Tra i più insoddisfatti anche i cittadini del 12esimo e 13esimo,  (Aurelio/Trionfale e Portuense/Gianicolense) con 6.65 e quelli di Roma nord – 15esimo- con 6.67.

    L’indice delle priorità segnalate dai romani: pulizia delle strade con punteggio 92; raccolta rifiuti 82; bus e tram 64; illuminazione 56; metro 51.

    Lievi spostamenti da un anno all’altro, da un rapporto all’altro e da un’amministrazione all’altra. Con le criticità che si consolidano e i punti di forza che non riescono a fare il salto di qualità. I romani rassegnati al peggio e/o alla mediocrità. Il tempo trascorre e inerzia e inadeguatezza – dice Acos – della macchina amministrativa non aiutano.

    Eppure bisognerebbe reagire… anche solo per non peggiorare ulteriormente e almeno mantenere l’attuale stato di scarsa efficacia.
    Carlo Sgandurra lascia e sarà riformata la governance dell’agenzia.E non era  tra le priorità. (red/RL)

    Per leggere l’intera relazione cliccare qui

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    1 commento

    1. Mi domando quali romani abbiano intervistato ! La qualità della vita a Roma è la peggiore di quella di tutte le città italiane! Sporcizia, erbacce e buche su tutti i marciapiedi ,mezzi pubblici a singhiozzo, traffico insostenibile, parcheggi inesistenti (ulteriormente ridotti dall’invasione di bar e ristoranti)…per non parlare di cinghiali, alberi che cadono, ecc.ecc. ma di che parliamo??

    LASCIA UN COMMENTO

    inserisci il tuo commento
    inserisci il tuo nome