Home ATTUALITÀ Protestano i macchinisti, caos e disagi sulla Ferrovia Roma Nord

Protestano i macchinisti, caos e disagi sulla Ferrovia Roma Nord

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Non va giù ai macchinisti della linea Roma Nord (Roma-Civita Castellana-Viterbo) la rimodulazione dell’orario di lavoro decisa con la nuova gestione Cotral. Lo “sciopero bianco” ha mandato in tilt il servizio, creando disagi agli utenti e il caos nelle stazioni.

Lampadine fulminate sulle porte di ingresso e di uscita dai convogli, finestrini rotti, porte difettose e congedi per malattia: queste le cause per lasciare i treni fermi. Una serie notevole di guasti e malesseri improvvisi che hanno fatto infuriare i pendolari.

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Sono circa l’80% le corse soppresse questa settimana. Da lunedì 5 settembre, primo giorno di applicazione delle nuove discipline aziendali, a oggi il servizio sulla Roma-Viterbo è stato disastroso. “Al giorno saltano circa 170 corse – ci spiega Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato pendolari della Ferrovia Roma Nord – Alcune sono state sostitute da autobus, ma in molti hanno dovuto prendere il taxi. Soprattutto la sera si fa fatica a tornare a casa”.

Cosa si contesta

Dal primo luglio di quest’anno, Cotral ha ereditato da ATAC la gestione della linea Roma-Civita Castellana-Viterbo, meglio nota come ferrovia Roma Nord. E da subito ha varato alcune disposizioni sulle turnazioni per il personale macchinista e capotreno.

Al fine di migliorare l’efficienza dei collegamenti, infatti, la controllata regionale ha deciso di rimodulare gli orari dei suoi dipendenti: 50 minuti in più di guida in una giornata di 6 ore e meno turni straordinari.

Tali misure si aggiungono all’introduzione dell’obbligo di timbrare tramite apposita app l’orario di inizio e fine turno. Un’applicazione che permette di verificare l’esattezza dell’orario di servizio e di geolocalizzare il dipendente.

La protesta dei sindacati

Lo sciopero non è stato richiesto, eppure la protesta sta facendo molto rumore. Da qui “sciopero bianco”.

“Abbiamo provato a far capire che i nuovi turni non avrebbero potuto funzionare a causa di tempi tecnici insufficienti a mantenere l’orario di servizio. – si legge nel comunicato stampa dei sindacati ORSA TPL e USB – A scapito dell’utenza, che si trova per l’ennesima volta a fare i conti con un servizio indecente e dei lavoratori, impossibilitati a rispettare gli orari malamente impostati. Peraltro con carichi di lavoro non commisurati alle reali condizioni delle due linee”.

“Denunciamo – aggiungono – vergognoso scaricare le responsabilità sul personale, mettendolo a grave rischio aggressioni da parte dell’utenza inferocita. Questo avviene a causa delle false notizie riportate in questi giorni riguardo le ore di condotta medie effettuate dal personale e i carichi di lavoro, che riportano dati ben lontani dalla realtà”.

La posizione di Cotral

Nonostante il disagio e le lamentele, l’azienda di trasporti del Lazio è irremovibile sulla sua decisione. “Siamo molto amareggiati dai disagi di questi giorni. – ha dichiarato sui social – Abbiamo rivisto i turni per aumentare l’efficienza del servizio. Nessuna eventuale protesta a danno dei clienti è ammissibile al di fuori dei tavoli sindacali. Non torniamo indietro”.

Bonanni: “Cotral deve farsi rispettare”

A risentire maggiormente dei disservizi che si stanno verificando in questi giorni sulla Roma-Viterbo sono i pendolari che, muniti di abbonamento, utilizzano il treno per gli sposamenti casa-lavoro.

“La protesta sta lasciando a piedi i pendolari senza un reale motivo, una presa di posizione assurda per ottenere qualcosa che non otterranno mai”, esordisce Bonanni, presidente del Comitato pendolari della Roma Nord.

“Siamo molto arrabbiati. La situazione si trascina ormai da 5 giorni, per colpa di Cotral che non trova un accordo con i suoi dipendenti. Ma anche i macchinisti risponderanno dell’illegittimità delle loro azioni, perché non hanno dichiarato lo sciopero”.

Nel mentre, gli utenti hanno avviato una raccolta fondi online. “I nostri diritti sono lesi da anni, vogliamo andare in fondo a questa storia. Stiamo, infatti, andando avanti con la causa legale contro ATAC, adesso contro Cotral, per i disservizi durante la pandemia e integreremo con i disagi di questi giorni”.

“Vogliamo che ci venga reso un servizio idoneo, che non vada a discapito del pendolare che paga regolarmente il biglietto. Noi confidiamo che Cotral faccia in modo di farsi rispettare, ma da lunedì con l’apertura delle scuole chissà cosa succederà”.

Giulia Vincenzi

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