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L’itinerario che vi consigliamo questa volta può essere percorso in due modi, in base al vostro stato d’animo: siete stufi del caldo, affaticati e non volete camminare? E’ sufficiente percorrerlo in auto, sarà bello lo stesso.
Se invece, nonostante il caldo avete ancora forze da spendere, lo potete fare in auto e a piedi, e sarà ancora meglio.
Le nostre mete sono Rocca Canterano e il vicino borgo di Rocca di Mezzo, sui Monti Ruffi, la cantena montuosa tra i Monti Prenestini e quelli Lucretili; sebbene la cima più alta non oltrepassi i 1200 metri siamo in luoghi tanto belli quanto freschi.
Raggiungerli è facile: si percorre l’autostrada A24 uscendo a Castel Madama e poi si prosegue in piano verso Sambuci e Gerano; percorsi alcuni chilometri la strada comincia a salire sino a raggiungere il paese medioevale di Canterano. Da Canterano si seguono le indicazioni per Rocca Canterano, minuscolo paese con le case arroccate le une sopra le altre (in lontananza l’impressione che si ha è quella di un castello di carte in precario equilibrio).
Rocca Canterano, che affaccia su di una verdissima valle chiusa da un costone roccioso, ha origini antichissime che risalgono al I e II secolo d.C., quando il suo territorio era luogo di villeggiature per le famiglie gentilizie romane. Il borgo vero e proprio nasce ne 1084 quando venne costruita la fortezza per opporsi al tiranno locale, Landone, signore di Bellegra e Cerreto.
Nella fortezza però scarseggiavano le donne e cosi militi e pastori ne fecero razzia nei paesi vicini salvo poi, a distanza di tempo, istituire una festa di riconciliazione con le famiglie delle “rapite”. Dopo 500 anni la rocca perse le sua originaria funzione e divenne l’attuale Palazzo Moretti.
Ad appena un chilometro da Rocca Canterano si trova il piccolo borgo di Rocca di Mezzo con le sue splendide e naturali terrazze che affacciano sulle vallate sottostanti ricoperte di boschi.
Volendo proseguire in auto si può dirigere verso S.Vito Romano e Palestrina e pranzare in una delle tante trattorie oppure, se si decide di fare una bella camminata, parcheggiare l’auto a Rocca di Mezzo e scegliere tra questi due itinerari.
Il primo parte dal borgo, scende in direzione dell’area delle palestre rocciose e con un percorso ad anello porta all’area attrezzata e punto panoramico e nuovamente a Rocca di Mezzo (poco piu di 3 km). Accanto al parcheggio c’è un piccolo chalet-bar dove potrete trovare la “Carta degli itinerari naturalistici”.
Anche se non siete degli alpinisti le alte e vertiginose falesie di calcare che si aprono sul fianco del costone meritano senz’altro una visita
Il secondo itinerario con un percorso di 5.300 m vi porterà ai Prati e fontanile del Merro transitando per l’area attrezzata di Prato Marano; una lunga camminata (tra andata e ritorno circa 12 km) tra monti, boschi e prativi.
La vegetazione e la fauna sono quelle tipiche dell’Appenino centrale mentre la cucina ovviamente è basata su prodotti locali; paste realizzate con antiche farine di grano e granoduro, fagioli con cotiche, salsicce, formaggi, salumi locali, dolcetti e per finire la straordinaria “genziana”, liquore ricavato con le radici di questa pianta di montagna ancora oggi protetta.
Francesco Gargaglia
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