In passato le greggi che durante l’inverno erano rimaste nei pascoli di pianura venivano riportate per la stagione estiva, in montagna. Lo spostamento di migliaia di pecore avveniva lungo percorsi ben definiti chiamati “tratturi”.
La transumanza era non solo il trasferimento del bestiame effettuato per ragioni climatiche ma anche un rito antico le cui origini si perdono nel tempo. Ora, attraverso un importante progetto e l’intervento dell’EU si vuole dare ufficialità al vecchio tratturo che dalla cittadina balneare di Anzio porta agli Appennini centrali.
Un cammino attraverso campagne e vecchi borghi che dalle spiagge lentamente arriva a quote superiori ai 1000 -1500 metri. Il tratturo Anzio-Jenne tocchera’ le località di Falasche, Artena, Paliano, Sermoneta, Arcinazzo e Jenne, punto di arrivo.
Per dare attuazione al progetto da concludersi nel 2023, il prossimo 30 luglio nel paese di Jenne si terra’ un convegno che richiamera’ numerosi esperti italiani e stranieri oltre ai Sindaci delle località interessate dal tracciato.
Un convegno per fare il punto sul progetto ma anche per illustrare nel dettaglio in cosa consisterà riportare alla luce questo antichissimo tratturo ancora vivo nella memoria delle popolazioni i locali (anche nella cucina tradizionale con un piatto mare- monti chiamato “ndremmappi”).
Nel corso del convegno verranno presentati anche prodotti alimentari locali con assaggio di miele e marmellate e una mostra di “Ferri taglienti” dedicata agli attrezzi da taglio di contadini e pastori. Il tutto terminerà con una cena in piazza alle ore 20 cui potranno partecipare ovviamente tutti i presenti.
L’attuazione di questo progetto, oltre alle finalità culturali permettera’ anche in futuro a gruppi di cavalieri di ripercorrere agevolmente il “tratturo” muovendo sulle orme di quelle centinaia di pastori che per secoli hanno mantenuto viva la “transumanza”.
Francesco Gargaglia
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