Home ATTUALITÀ Apertura stazione Vigna Clara, una scommessa su cui puntare

Apertura stazione Vigna Clara, una scommessa su cui puntare

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Galvanica Bruni

Il primo treno partirà la mattina di lunedì 13 giugno. L’orario non è ancora noto, quel che si sa è che al momento sarà servita da nove coppie di treni al giorno, quindi dalla Stazione Vigna Clara ne partirà uno mediamente ogni 90-120 minuti. Questo nel primo periodo sperimentale, poi si vedrà.

Chi salirà su quel treno? I residenti nei dintorni e i pochi fortunati che andando alla stazione con l’auto saranno riusciti a trovare posto nella piazzetta attigua e nelle viuzze laterali. Perché per avere più parcheggi bisognerà attendere i tempi della burocrazia, di RFI, del Comune, di atti di cessione di terreni, di varianti urbanistiche, di bandi di gara, di realizzazione di opere, di trasferimenti di un piccolo mercato composto da un grappolo di banchi.

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Lo prenderà quel treno anche chi, gambe in spalla, raggiungerà la stazione a piedi perché di implementazione di mezzi pubblici e nuove linee che portino alla stazione, di progettuale ancora non c’è nulla. Solo dei pour parler in casa Atac in attesa che la frequenza dei treni giustifichi l’integrazione della Stazione nella rete dei trasporti.

Di questo e di altro si è parlato nell’assemblea pubblica tenutasi venerdì 20 maggio, organizzata da un manipolo di comitati e associazioni tutte pro cura del ferro, alla quale sono intervenuti numerosi cittadini (nel momento di picco hanno sfiorato il centinaio) e amministratori del Municipio XV, presidente Daniele Torquati in primis. Assenti invece assessori capitolini e regionali, pur invitati.

Insomma, da quel che s’è detto, il 13 giugno il primo treno partirà senza corpose infrastrutture a contorno. Infrastrutture, parcheggi e collegamenti, che già dal 2015 andavano ipotizzate, da quando il 14 marzo di quell’anno l’allora sindaco Marino annunciava la riattivazione della linea ferroviaria Valle Aurelia-Ostiense per il Giubileo dell’anno successivo.

Infrastrutture che venivano poi date per certe a dicembre del 2015 quando nella sede del Municipio XV esponenti di RFI dicevanoOltre a piazza Diodati, che sarà area parking libera, è allo studio la realizzazione di nuovi posti auto nella parte iniziale di via Monterosi, lungo il tracciato ferroviario, liberando la striscia di terra che divide la strada dall’area RFI oggi occupata solo da vegetazione spontanea…
E già allora si ipotizzava la realizzazione di una nova area parking alla fine di via Monterosi in un terreno inutilizzato di proprietà del Campidoglio.

Infrastrutture, infine,che potevano essere messe in piano fin da metà del 2017 se la proposta che mirava a realizzarle non fosse stata bocciata in seno al Consiglio del XV dall’allora maggioranza.

Chi avrebbe dovuto fare di tutto per incentivare l’uso di questo treno fin dalle prime battute non ha certo performato al meglio, è come se un’alea di scetticismo avesse permeato le stanze dei bottoni di chi aveva il compito di decidere.

Certo, per smorzare gli entusiasmi hanno avuto buon gioco i diversi ricorsi al Tar di chi s’opponeva al treno sotto casa o a fianco di sale operatorie seminterrate,  tanto che a credere all’attivazione della linea pareva esser rimasto solo un manipolo di comitati locali che, lancia in resta stile Don Chisciotte, si son battuti per anni. Non tutti però, a livello locale c’è stato pure chi, fra le associazioni, è andato contro, millantando expertise mai possedute. Ma tant’è. Poi è arrivata la pandemia, e tutto s’è bloccato.

La scommessa

Ma tutto questo è storia passata. La storia attuale dice che nella mattina del prossimo 13 giugno (incrociare le dita è ancora d’obbligo) dalla stazione Vigna Clara, dopo 32 anni esatti, partirà un treno in direzione Valle Aurelia fino a Ostiense.

E noi sul quel treno ci saremo, perché ci scommettiamo.
Ci scommettiamo per la città tutta e per lo spicchio della stessa in cui viviamo.

Perché l’attivazione di questa linea è un riscatto per Roma Nord, per Fleming, Vigna Clara, Corso Francia, inizio Cassia, tutti quartieri attigui alla stazione sofferenti da decenni in termini di trasporto pubblico.

Ci scommettiamo perché anche se nel primo periodo con una frequenza diradata,  con scarsi parcheggi e scarsi bus, avere un treno che ti porta dritto all’altro capo della città in mezz’ora vuol dire dare a tutti la possibilità di muoversi, di andare a lavorare, di andare a studiare.
Pensiamo ai giovani di Roma Nord che studiano all’Università Roma 3. Senza dimenticare chi invece ha necessità quotidiana di venire a Roma Nord, come le migliaia di lavoratori della Tim di via Oriolo Romano che ora potranno lasciare l’auto a casa.

Ci scommettiamo perché la partenza di questo primo treno, e di tutti quelli che verranno, è l’ultimo atto per poi procedere alla chiusura dell’anello ferroviario, un Grande Raccordo Anulare su ferro che libererà Roma dallo smog e dalle auto (gli scettici ricordino che i finanziamenti sono nel PNRR).

Ci scommettiamo perché comunque amiamo guardare alle novità in positivo, convinti che senza positività non si costruisce nulla.

Claudio Cafasso

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18 COMMENTI

  1. E’ dato conoscere l’orario di questa “storica” partenza,o anche questo è un mistero (di Stato). Un’altra domanda che mi sono posto a suo tempo è se la (o le) sala operatoria della clinica sia e meno antecedente alla realizzazione della galleria “disturbante”. e quali siano le profondità di entrambe.

  2. Per il sig Venza, la galleria esiste dagli anni 30 pensata per traffico merci, quindi ben prima che ci fossero tutti i quartieri circostanti.

    • La ringrazio per la precisazione. Quindi la proprietà della clinica, quando è stata costruita o perlomeno quando sono state realizzate le camere operatorie, doveva ben essere al corrente dell’esistenza della galleria. Ma allora perché si è permesso di far andare avanti il ricorso con il conseguente notevole ritardo.
      P.S. Se non ricordo male, se non confondo i nomi, ci siamo conosciuti all’epoca della ventilata realizzazione del cavalcavia Via Nitti, Via di Vigna Stelluti?

  3. Gentili Signori,
    posso comunicare che oggi 21/05?2022 e’ stata pubblicata la Circolare compartimentale 4/2022 da parte del Compartimento del Lazio in merito alla nostra linea.
    Questa Circolare riferisce di interventi di manutenzione straordinari in vista della riapertura della linea all’esercizio commerciale del 12 giugno, da ufficializzare con successiva circolare.
    La Cirolare in oggetto definisce meglio i termini legati al Piano di Emergenza, e quindi modifica solo la segnaletica relativa.
    All’interno del documento pero’ vengono definite una volta per tutte le distanze della nostra linea: dal km 0+000 di Valle Aurelia al km 1+150 la linea ha due binari, poi dal km 1+150 al km 7+170 di Vigna Clara la linea ha un binario solo.
    Questo per smentire l’ultima favola secondo la quale la linea e’ tutta a binario unico.
    Certo che i nostri concittadini hanno una fantasia sfrenata, senza peraltro conoscere nulla della linea.

  4. Pensiamo ai giovani di Roma Nord che studiano all’Università Roma 3. Senza dimenticare chi invece ha necessità quotidiana di venire a Roma Nord, come le migliaia di lavoratori della Tim di via Oriolo Romano che ora potranno lasciare l’auto a casa. TUTTO BELLO,PERFETTO.MA GLI IMPIEGATI DELLA TIM, DI VIA ORIOLO ROMANO, CHI LI PORTA A DESTINAZIONE ? SE LASCIERANNO LA LORO MACCHINA A CASA ?

    • Le navette aziendali che da tempo la Tim ha dichiarato di mettere a disposizione per agevolare l’utilizzo del treno da parte dei propri lavoratori.
      Cordialità.
      La Redazione

  5. sulla home page della app trenitalia è apparso l’orario dal 13 giugno dei Nove (!) treni in partenza da Vigna Clara e dei Nove (!) treni in arrivo. Zero nei giorni festivi.
    sarebbe bello poter dire che si tratta di una prova della app…………..
    se fosse confermato l’orario pubblicato capisco la preoccupazione della promiscuità con il mercato di piazza Diodati il giorno della apertura…. uova, pomodori, arance…..

  6. Pensavo ad uno scherzo, invece è tutto vero, è uscito l’orario dei treni per vigna clara, una cosa ridicola per chi volesse utilizzarlo per andare a lavorare, ad esempio in Telecom, arrivo alle 7:15 il successivo alle 9:25, il ritorno ancora peggio, partenza alle 16:50 il successivo alle 19:20, sembra incredibile se non fosse che sono gli orari già presenti sul sito Trenitalia.

  7. Buongiorno, hanno rimesso on line sul sito Trenitalia gli stessi indecenti orari dal 13 giugno, che avevano rimosso, auguri per chi riuscirà ad utilizzarli.

  8. Stazione Vigna Clara per la serie: “un treno senza senso” Quando la matematica non è un opinione con un semplice calcolo matematico: treno ogni 2h x percorrere 7km a 180 milioni di euro x 1 binario = 25 milioni di euro a km. Dimenticavo dal 1990 al 2012 non ci sono stati ricorsi al tar eppure il treno non è MAI partito. Ma la colpa è sempre degli altri…

  9. la matematica non è un’opinione quando i valori però non sono sballati… 9 treni fra le 8 e le 22 significa un treno ogni 90 minuti e non ogni 120. Il treno non percorre 7 kilometri ma quasi il doppio perchè arriva fino a osstiense, i milioni spesi sono stati meno di 150 e il primo ricorso risale al 2002. Informarsi prima di salire in cattedra è una buona regola

    • Giusto, ma non sarebbe più corretto intensificare gli orari nelle ore di punta lavorative e diluirli nelle ore meno frequentate? Invece la mattina il primo treno arriva a vigna clara alle ore 7.13, quello successivo alle 9.25, nel pomeriggio pure peggio, partenza alle 16.50 il successivo alle 19:20, orari senza senso.

  10. Ma questi orari con quale cavolo di criterio vengono stabiliti? Logica vorrebbe che il primo treno arrivi alle otto e l’altro riparta alle 8:30 e nel pomeriggio ci sia un treno che parte alle 17:50 poi tutti gli altri intorno possono anche essere più radi….Si vuole fare un servizio all’utenza oppure ai lavoratori di Trenitalia?

      • Non credo proprio: mi capita di viaggiare su tratti ferroviari a singolo binario durante l’installazione del secondo e Le assicuro che il traffico procede normalmente. Quanto alla stazione Vigna Clara (ma perché poi si chiama così e non Tor di Quinto, … sarà una magra consolazione dei “”ricorrenti””?) essa lo è già a doppio binario.

        • Ooops! Ho perso un’occasione di stare zitto! La stazione Vigna Clara è per ora a binario unico. Confermo invece che il futuro prossimo raddoppio non nuocerà in alcun modo alla regolarità del servizio.

  11. ridicolo? se non fosse drammaticamente serio per il tempo passato, per le risorse impegnate sinora e per quelle che si impegheranno in futuro e per le legittime aspettative dei potenziali utenti, ci sarebbe solo da ridore.
    Dopo trentanni Trenitalia pubblica in sordina gli orari (ridicoli) dei treni poi li elimina poi li ripubblica ma non avvia nessuna campagna di comunicazione per rendere nota l’attivazione del servizio, nemmeno un misero comunicato stampa. Si ritiene superfluo darne notizia o, peggio, inopportuno? Ora oaranno nchiusi in Ufficio cercando di capire la differenza tra far circolare treni e trasportare passeggeri? Oppure la differenza la conoscono già troppo bene?
    Nessuna informazione ufficiale nemmeno dalla Regione Lazio che pure (con risorse pubbliche naturalmente) paga, e non poco, il servizio. Spariti il Presidente delle Regione Lazio Zingaretti e l’Assessore alla Mobilità Alessandri; avessero il timore di dover poi dar conto di cosa si acquista da Trenitalia?
    Un silenzio assordante anche da Roma Capitale e dal Municpio XV dopo che i rispettivi principali rappresentanti (Sindaco Gualtieri e Assessore alla Mobilità Patanè e Presidente Torquati) avevano raccontato a piu riprese della fondamentale importanza della stazione Vigna Clara.
    Tutto tace anche all’opposizione naturalmente.
    il problema della stazione Vigna Clara era lo spostamento del mercato? Forse perche negli anni gli unici che hanno lavorato seriamente e duramente potrebbero esser stati proprio gli operatori del mercato? Che siano altri quelli da spostare?

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