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Lazio all’Olimpico, in casa… del Milan

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Galvanica Bruni

Sarà strana davvero l’atmosfera di Lazio-Milan, in programma domenica sera alle 20 e 45, il colpo d’occhio sugli spalti sarà a tinte rossonere e a qualcuno potrà venire il dubbio di stare nello stadio “Meazza”, certo non all’Olimpico.

Il caro-biglietti in casa Lazio ha scaturito l’ennesima diatriba fra il gestore del club, Claudio Lotito, e i suoi tifosi. Che per protesta non assisteranno alla gara, stando a un comunicato stampa diramato da una frangia della tifoseria biancoceleste.

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Con un comunicato diramato sui social l’“Associazione sodalizio tribuna Tevere” infatti ha invitato i tifosi laziali a contestare pacificamente il caro-biglietti, che stavolta come non mai hanno prezzi da capogiro: 40 euro per un posto in curva, 60 euro in Tevere e 110 in Monte Mario. Ne è derivata fino a questo momento una vendita dei tagliandi rallentata, soprattutto perché si tratta di una delle partite dove si potrebbe decidere parte del destino del campionato. Così sono stati venduti diciassettemila biglietti, oltre la metà dei quali (9.000 tagliandi) acquistati dai tifosi del Milan.

Diretto il comunicato della tifoseria: “Contro il caro biglietto. Come Associazione sodalizio invitiamo i tifosi, che ogni domenica tifano Lazio dagli spalti della Tevere, a mettere in atto una contestazione pacifica disertando la gara con il Milan per dare un segno tangibile a questa scelta incomprensibile della società. Non biasimiamo e non condanniamo chi deciderà di entrare ugualmente, ma gli chiediamo di riflettere su quanto sta accadendo. Noi sosterremo ovunque e per sempre la nostra maglia, tiferemo sempre i nostri colori social” fanno sapere i tifosi che si riuniranno alle 15.30 a piazzale Ponte Milvio per poi dirigersi in corteo verso lo stadio Olimpico con l’obiettivo di boicottare gli ingressi al pubblico.

Insomma, siamo da “capo a dodici”, la tifoseria è in subbuglio e vuole che il presidente passi la mano. Ma lui fa “spallucce” e risponde alla sua maniera: «Tutto questo baccano sembra solo un pretesto da parte di chi non sarebbe comunque venuto allo stadio o di chi sinora è venuto soltanto per fare cori contro il sottoscritto. Tanto chi viene allo stadio ormai viene solo per insultarmi. Anche se per fortuna c’è il tifoso sano, quello che è riconoscente per i trofei alzati e me lo dimostra ogni giorno».

Leonardo Morelli

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