Hanno atteso ben 25 anni i nonni di Tomba di Nerone per vedere aprire le porte del Centro anziani “San Felice Circeo” e finalmente nel pomeriggio di ieri, domenica 10 aprile, il loro sogno si è avverato.
Quando il Presidente del XV Municipio, Daniele Torquati, ha infilato le chiavi nella toppa e tagliato il nastro rosso, gli anziani del quartiere erano quasi increduli, impazienti di varcare quella soglia, come se qualcuno potesse ancora privarli di una struttura attesa e desiderata da tempo.
Il centro dei nonni di Tomba di Nerone
Un traguardo finalmente raggiunto ma davvero sudato, per l’apertura di un centro che oggi rallegra tutto il quartiere. Luci accese e serrande tirate su, ampie stanze e un grande salone per le attività ricreative e la certezza che da ieri nessuno li avrebbe più privati di un luogo che per loro non rappresenta solo un punto di ritrovo ma significa condivisione, partecipazione e compagnia.
Un’apertura rimandata di qualche giorno per Covid che purtroppo, e ancora una volta, nei giorni scorsi è tornata a colpire di nuovo anche questa comunità, qualche bottiglia stappata e mascherine ben fissate sui volti con la promessa di organizzare una grande festa di inaugurazione solo quando sarà davvero possibile.
“Se oggi siamo qui è merito di tutte quelle persone che, proprio come noi, in tutti questi anni hanno creduto in questo progetto e non si sono mai fermati – ha commentato ieri Torquati nella grande terrazza sul retro – una vicenda complicata per cui abbiamo lavorato in questi anni sia in maggioranza che in opposizione e per cui ci tengo a ringraziare anche tutti gli uffici.
Una vicenda complicata
L’inaugurazione del San Felice Circeo arriva a pochi mesi dall’insediamento della nuova giunta ma è solo l’ultimo tassello di una complicata vicenda.
Con i locali ristrutturati nel 2011 e mai consegnati, due anni dopo Torquati, allora alla sua prima esperienza da minisindaco, decise di riaprire la tensostruttura alternativa che ospitava gli anziani risolvendo poi nel 2015 risolvendo una complicata situazione burocratica che ne permise l’affidamento anticipato, lasciando i fondi per la ristrutturazione del centro prima che il contenzioso di oltre 12 milioni di euro con il curatore fallimentare fosse chiuso.
Lo scorso ottobre poi ecco che prendono il via gli interventi necessari alla riapertura della struttura e in pochi mesi si procede con l’affidamento d’incarico per l’accatastamento, l’attestazione di prestazione energetica, la richiesta di agibilità, l’allaccio di tutte le utenze che da oltre un anno e mezzo dovevano essere perfezionate e i controlli necessari all’impianto di riscaldamento.
L’occupazione e un nuovo obiettivo
“Non è stato semplice – racconta un ospite del centro anziani mentre incredulo lo visita – ma non abbiamo mai ceduto e oggi non possiamo che essere felici. In questi anni non ci siamo arresi e abbiamo resistito, come quando nel 2018 abbiamo occupato la tensostruttura che ci ospitava per evitarne la chiusura”.
Un’occupazione vera e propria, con i nonnetti a presidio e lo spazio autogestito.
“Raggiunto questo traguardo – ha concluso Torquati – ora il nostro prossimo obiettivo è proprio questo, evitare che quel luogo che per anni li ha ospitati venga abbandonato e finisca nel degrado. Abbiamo il dovere di restare al fianco dei nostri cittadini ma anche di tutelare il nostro territorio per farlo crescere”.
Con le chiavi consegnate e il centro aperto, ora per i nonni di Tomba di Nerone sarà davvero tutta un’altra storia.
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Che figata!!!! 25 anni per aprire il centro anziani manco avessero dovuto tirare su un grattacielo ( per quello i cinesi ci mettono 1 settimana!)..nel frattempo a forza di aspettare moltii “nonni” poveretti sono morti!! Ci vuole coraggio per fare una inaugurazione……