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    La Cappa di Marcello Veneziani

    “L’uomo abita cinque mondi: il presente, il passato, il futuro, il favoloso e l’eterno. Vive male se ne perde qualcuno, è folle se vive in uno solo”

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    Da qualche settimana è in libreria un saggio di Marcello Veneziani dal titolo “La cappa” (Ed. Marsilio, 204 pagine, 18 euro), sottotitolo: “Per una critica del presente”.

    Veneziani è uno scrittore, filosofo e giornalista autore di romanzi e “saggi sul pensiero” che solo raramente vediamo partecipare a dibattiti televisivi, come accade invece per molti altri scrittori; eppure la sua opera è sempre intelligente e sofisticata (forse troppo?).

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    Ne “La cappa” affronta una problematica che recentemente è stata trattata anche da altri pensatori; secondo Veneziani la nostra epoca e società sono gravate da una vera e propria cappa che volutamente ci sta isolando dal passato e dal futuro e che ci costringe a vivere in un eterno presente.

    La cappa, invisibile ma non troppo, ha tagliato i legami col passato, ovvero con la storia e le tradizioni e ci tiene lontani dal futuro che si annuncia “catastrofico”, almeno dal punto di vista ambientale.

    All’origine della cappa ci sono fenomeni di vecchia data riconducibili al pensiero unico, al politicamente corretto, alla dittatura delle minoranze ma anche al “bergoglismo” il cui manifesto  “fratelli tutti”  vede un mondo senza muri i cui nemici sono il nazionalismo e il populismo. Sulla bandiera dell’ideologia papale ci sono impresse le parole “libertà, uguaglianza e fraternità”, che sono in realtà, come dice Massimo Cacciari “il fulcro di quel pensiero laico storicamente opposto alla Chiesa”.

    La cappa che opprime l’intera umanità e che costringe miliardi di essere viventi a ad una vita fatta di presente, non solo ci sta inesorabilmente immalinconendo ma provoca anche una riduzione del quoziente intellettivo proprio a cominciare dai giovani.

    Gettata alle spalle storia, religione, famiglia e tradizione, ma anche bellezza e miti, oscurato il futuro pregno di oscure minacce, si vive solo nell’ oggi dove le parole d’ordine sono diritti,  benessere e sesso condito in tutte le salse.

    Altra conseguenza della cappa è la cancellazione della “spiritualità” dal momento che qualsiasi concezioni spiritualistica della vita  si oppone alla  visione materialistica e utilitaristica dell’esistenza  e al dominio planetario della tecnica e della finanza.

    Una condizione la cui drammaticità sembra essere avvertita da pochi, gli stessi che la combattono attraverso il pensiero e la “migrazione interna”, ovvero il rifugio nei luoghi natii dove ripararsi dall’oppressione del presente.

    Il saggio di Marcello Veneziani è una lettura stimolante perché costringe il lettore ad un continuo confronto con l’opprimente realtà dell’oggi e a riflettere sulle incognite di un’era che si presenta priva di passato e futuro.

    Francesco Gargaglia

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