Home AMBIENTE Difficoltà con i nuovi cassonetti, ma dobbiamo farceli piacere  

Difficoltà con i nuovi cassonetti, ma dobbiamo farceli piacere  

Galvanica Bruni

Da qualche mese AMA ha iniziato il posizionamento dei nuovi cassonetti dei rifiuti. Già oggi, a Vigna Clara,  è possibile trovarli a Piazza Carli, via Stringher, via Mengotti e poi più su, nelle strade di Collina Fleming.

Peccato che questi nuovi abbiano le “bocche” più piccole, all’interno delle quali risulta più difficile introdurre i rifiuti. Sarà questo il motivo per cui cittadini esasperati smontano i coperchi col risultato di lasciare poi i rifiuti a cielo aperto.

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Perché tutto ciò? Lo abbiamo chiesto a Marcello Ribera, assessore all’Ambiente del Municipio XV.
“Questi modelli sono stati acquistati dalla precedente amministrazione, ma stanno arrivando solo adesso. Si tratta di un modello molto vecchio. In realtà, le bocche piccole servono per favorire la raccolta differenziata che, se fatta a dovere, implica la realizzazione di sacchetti più piccoli che entrano perfettamente in quelle aperture”.

In effetti, bisognerebbe industriarsi per fare una buona raccolta differenziata in casa e se i rifiuti fossero ben divisi, indubbiamente i sacchetti entrerebbero con maggiore facilità attraverso bocche più piccole.

“Il fatto che il cassonetto dell’indifferenziata sia strapieno e gli altri vuoti significa che i cittadini non fanno a dovere la raccolta”, aggiunge Ribera, spiegando che il Municipio sta lavorando per incrementare il numero degli eco-informatori da far girare per i quartieri e per i mercati, affinché i residenti vengano maggiormente sensibilizzati sul tema.

Ma se da una parte si tende a una maggiore informazione e sensibilizzazione, dall’altra c’è un giro di vite sull’applicazione delle sanzioni. Ribera fa sapere infatti che aumenteranno le attività di controllo, accertamento e repressione delle trasgressioni, soprattutto di chi usa i cassonetti indebitamente.
“A oggi, in particolare nei quartieri Fleming, Farnesina e Ponte Milvio, sono circa seicento le utenze commerciali già servite dalla raccolta porta a porta e contiamo di incrementare questo numero quanto più. Queste, i cassonetti non dovrebbero proprio usarli in quanto riservati alle utenze domestiche”.

Tornando alle “bocche” di ridotta misura, al momento non c’è alcuna possibilità di rimediare; quelli sono i nuovi cassonetti e quelli dobbiamo tenerci e farci piacere. Oltretutto, conclude Ribera, “le scelte dei modelli sono fatte a livello centrale, il Municipio poca conta su queste decisioni. Però – ci anticipa – a inizio estate anche i vecchi cassonetti da 2400 litri saranno progressivamente sostituiti con quelli nuovi aventi bocche più larghe. Ma piccole o grandi che siano, l’importante è che i residenti si abituino a fare correttamente la raccolta differenziata”.

Caterina Somma

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8 COMMENTI

  1. L’assessore non dicesse fesserie per favore.
    Già oggi con i vecchi gli unici cassonetti sempre straboccanti perché non vengono vuotati sono quelli della plastica e della carta. L’indifferenziato viene vuotato quotidianamente.
    Basta fare un giro per il quartiere. Se serve posso produrre ampia raccolta fotografica nel giro di una settimana.

  2. scusi ma la foto nell’articolo lei l’ha vista ? le sembrano vuoti ? e poi l’assessore non ha detto che non vengono svuotati ma che sono sempre strapieni e strapieni ci diventano anche fra uno svuotamento e l’altro.

    • Sig.ra Erica, mi scusi ma lei ha letto l’articolo?
      La invito a rileggerlo meglio e le copio e incollo questo pezzo per praticità:
      “Il fatto che il cassonetto dell’indifferenziata sia strapieno e gli altri vuoti significa che i cittadini non fanno a dovere la raccolta”
      Almeno nella zona Ponte Milvio/Farnesina/Orti della Farnesina & dintorni è esattamente il contrario: cassonetti dell’indifferenziato generalmente vuoti o vuotati con regolarità e cassonetti di carta e soprattutto plastica perennemente pieni. Che si riempiono nel giro di 24 ore quando vuotati, per poi rimanere così per giorni e giorni.
      Il problema non è SOLO nei cittadini che non differenziano.
      L’assessore non sa di cosa parla.

  3. Perché la differenziata non viene fatta in ogni palazzo? Il controllo sarebbe più capillare, inoltre si eviterebbe che i cittadini portino i sacchetti dei rifiuti in giro per i quartieri.

  4. Ne servirebbero anche di più dal momento che questi sono decisamente più piccoli. In via Nitti ad esempio ne sono stati tolti alcuni durante la scorsa amministrazione e non sono mai più stati rimessi.
    Anch’io sarei per una raccolta “condominiale” come in alcune città del nord già di fa da tempo. In questo modo si differenzierebbe sicuramente di più e meglio ed anche i controlli sarebbero più adeguati. Cominciare a fare le multe ai condomini che non differenziano sarebbe già un bel passo avanti.

  5. Devo dire che con L arrivo di Gualtieri la raccolta a fosse del Poggio è regolare.
    Ma se ci mettete questi cassonetti ( e non capisco perché…. Forse ci deve “mangiare “qualcuno eh?????) sarà la fine…..
    Avete visto chi abita qui si???? Immondizia sarà tutta in terra appena trovano una piccola difficoltà… sia differenziata o indifferenziata… non cambia…..
    LASCIATECI STI CASSONETTIIIIIIIIIII…..

  6. io credo ci sia un problema anche a monte che a volte viene accennato e poi dimenticato: portiamo a casa i nostri acquisti sempre con invoucri di plastica, carta o cartone spesso inutili, andrebbe fatto un discorso di regolamentazione sia con le aziende produttrici sia con i supermercati (vassoi, vassoietti buste sopra le buste al banco pizzicheria, ecc). Ridurre alla fonte allegerirebbe la mole di ogni genere.

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