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    ‘Queste mille colline’ di A.B. Guthrie

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    Galvanica Bruni

    Non è raro che la letteratura western al pari del cinema dello stesso filone venga considerata un’opera minore; nella realtà non è così perché del West hanno scritto autori importanti; in passato Ronda, Dee Brown, Meyer, Fast e in tempi più recenti McMurty, Hall e Cormak McCarthy con la sua celebre trilogia (Meridiano di sangue, Oltre il Confine e Cavalli selvaggi).

    Altro grande scrittore è stato A.B. Guthrie (1901-1991) di cui Mattioli ha pubblicato in passato “Il grande cielo” e “Il sentiero del West”; ora, finalmente, è stato dato alle stampe il terzo volume: “Queste mille colline” (Ed. Mattioli, 325 pag., 19,00 Euro).

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    La saga degli Evans si conclude con la storia di Lat Evans che dall’Oregon raggiunge il Montana in cerca di lavoro come mandriano; accompagnerà prima una mandria di giovenche e vitelli facendosi notare come domatore di cavalli selvaggi e poi, con un gruppo di amici, sfiderà la natura e il destino nella difficile caccia ai lupi.

    Lat è quel che si direbbe “un giovane di sani principi”, onesto e religioso, ma come la maggior parte degli uomini del West ama la vita della prateria e l’avventura; coraggioso e determinato affronterà l’ostilità di territori implacabili con slancio giovanile  e l’incoscienza dei suoi vent’anni.

    Conoscerà la fame, il freddo, la violenza degli uomini  ma anche l’amore; prima con Callie, una ragazza che lavora in una casa per appuntamenti e poi con Joice che diventerà in seguito sua moglie.

    Nonostante le durissime prove che è costretto ad affrontare e il confronto con uomini spesso spietati,  Lat non perderà mai il senso profondo dell’onestà e dell’onore che il padre fin da giovane gli ha inculcato; rinuncerà all’amicizia di Tom e all’amore di Callie, sarà costretto a battersi con il prepotente Hector e anche ad uccidere.

    Prove che lo trasformeranno lentamente in un uomo implacabile e determinato ma allo stesso tempo amorevole nei confronti di chi gli ha dimostrato fedeltà.

    “Queste mille colline” è una straordinaria opera letteraria che consacra, insieme a “Il grande cielo” e “Il sentiero del West” il mito del vecchio West; un mito che costituisce  parte della storia americana e  l’anima della grande avventura che ha segnato un epoca.

    L’esplorazione di territori selvaggi, la durissima vita in ambienti naturali di straordinaria bellezza ma al limite delle possibilità umane, le guerre contro le tribù indiane, l’epopea dei pionieri in cerca di terre fertili e felici, il trasferimento di immense mandrie di bestiame lungo vie leggendarie: tutto questo rappresenta l’epopea del West che  Guthrie con un sapiente e  piacevolissimo  stile ha saputo raccontare.

    “Queste mille colline” è un libro straordinariamente bello che renderà felici chi già conosce le opere di Guthrie e appassionerà chi invece ama la buona letteratura e l’avventura.

    Francesco Gargaglia

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