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Dal PNRR pioggia di denaro sui siti archeologici di Roma Nord

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(foto da xtremeadventure.it)
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È in arrivo una pioggia di denaro sui siti archeologici di Roma, tra cui lo splendido Mausoleo di Marco Nonio Macrino di via Flaminia, detto anche la Tomba del Gladiatore, che sarà finalmente aperto al pubblico.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato dal Consiglio dei Ministri Ecofin UE lo scorso 13 luglio, prevede infatti un finanziamento di 2 miliardi e 400milioni di euro per i progetti d’investimento in materia di turismo e cultura e fra questi c’è Caput Mundi – Next Generation EU per i grandi eventi turistici, che definisce un processo innovativo di valorizzazione del patrimonio culturale di Roma in concomitanza con il Giubileo del 2025.

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Nei prossimi mesi prenderanno il via una serie di interventi di valorizzazione, restauro e restituzione al pubblico dei monumenti della capitale, che mirano a sviluppare un modello di fruizione sostenibile e integrato con itinerari turistici che diano il giusto risalto anche ai percorsi meno noti, come quelli presenti delle aree periferiche.

Il progetto “Caput Mundi”

Turismo tailor made, leisure e green, ma anche innovazione e autenticità sono le parole chiave del progetto Caput Mundi. L’intenzione è che Roma evolva da città turistica a destinazione turistica, un sistema-destinazione in grado di scegliere i propri turisti; l’ambizione è essere tra le prime 3 destinazioni d’Europa e tra le prime 15 nel mondo.

I numerosi progetti prevedono la realizzazione di percorsi archeologici integrati, nuovi e alternativi al centro storico. Si guarda, infatti, alla periferia della città dove scorrevano le principali vie di comunicazione, dove vennero costruiti sepolcri, catacombe, basiliche, ville e insediamenti.

Gli interventi che rientrano in questo progetto epocale e sostanziale per la capitale sono ben 347 raggruppati in 6 grandi linee di investimento. Ogni progetto dovrà essere steso in modo definitivo per la fine del 2021, mentre nei 6 mesi successivi saranno indette le gare e aggiudicati gli appalti. Come previsto dalle regole europee del Recovery Plan, tutti gli interventi dovranno concludersi entro giugno 2026.

Caput Mundi a Roma Nord

Il macro-progetto comprende numerosi siti di Roma Nord, citiamo quelli che a nostro avviso sono i più interessanti.

Lungo l’asse della Flaminia abbiamo innanzitutto il mausoleo di Marco Nonio Macrino e l’area funeraria al quale sono destinati 2,5 milioni di euro.

Poi il museo di Malborghetto ubicato nel luogo crocevia dell’umanità tutta, a cinque chilometri da Prima Porta, là dove nel 312 d.c. le truppe di Costantino si accamparono la notte precedente lo scontro con Massenzio e dove lui ebbe la famosa visione che lo condusse alla vittoria nella battaglia di Ponte Milvio. Al museo che impreziosisce questo luogo andrà mezzo milione di euro.

800mila euro saranno impiegati per restaurare il Mausoleo La Celsa con tombe rupestri sulla Flaminia, mentre per ridare tutto lo splendore che merita alla famosissima Villa di Livia, a Prima Porta, andranno due milioni di euro.
Mezzo milione servirà invece per dare giusta luce e fruizione al ponte romano sul Fosso Valchetta a Labaro, il ponte che usava l’imperatore Augusto per recarsi dalla moglie Livia che soggiornava nell’omonima villa.

Infine, un  altro mezzo milione servirà a rendere fruibili la Tomba dei Nasoni e la più piccola Tomba di Fadilla, due  gioielli archeologici lungo via Flaminia, fra Corso Francia e Saxa Rubra, oggi solo occasionalmente aperte al pubblico.
La prima fu scoperta nel lontanissimo 1674, si tratta di una tomba rupestre risale al II secolo d.C. scavata all’interno di un blocco di tufo decorata con bellissime scene mitologiche. La seconda è più piccola, ma ancora perfettamente decorata, ed è stata scoperta nel 1923.

Ci spostiamo sulla Cassia, dove per riqualificare e rendere fruibile l’area funeraria Grottarossa, meglio conosciuta come la Tomba dei Veienti, un sepolcro avvolto ancora da un alone di mistero, andrà un milione di euro; il sepolcro di Vibio Mariano, la cosiddetta Tomba di Nerone,  beneficerà di 200mila euro mentre 800mila andranno al restauro della villa Romana a Casale Ghella, nei pressi del parco Volusia.

300mila euro, infine, serviranno per riqualificare Villa Manzoni-Lucio Vero, i ruderi della sontuosa villa che l’imperatore Lucio Vero (161-169 d.C.), fratello adottivo di Marco Aurelio, edificò al V miglio della via Clodia, coincidente in quel tratto con l’attuale via Cassia a Tomba di Nerone.

E veniamo a Ponte Milvio dove per restaurare il ponte, la Torretta Valadier e relative sculture, il muro di contenimento nonché il famoso cippo sul Tevere recentemente oggetto d’interesse da parte dei ragazzi del liceo De Sanctis, saranno impiegati 700mila euro.

Un milione invece andrà per la verifica sismica, il restauro degli interni, l’illuminazione e l’installazione di telecamere di sicurezza nella chiesetta dedicata a Sant’Andrea del Vignola nel quartiere Flaminio, subito al di là di Ponte Milvio.

La tomba del gladiatore

I due milioni e mezzo destinati al completamento degli scavi con successiva apertura al pubblico del Mausoleo di Marco Nonio Macrino è la notizia più eclatante.

Il gioiello di Roma Nord, definito da molti la scoperta archeologica più rilevante degli ultimi 30-40 anni, venne alla luce nel 2008 sulla Flaminia, in via Vitorchiano. All’eccezionale profondità di 7 metri, emerse  un tempio romano completo di colonne in marmo e frontoni, una vera e propria necropoli militare con un numeroso gruppo di stele di pretoriani, rimasto integro grazie all’argilla del fiume che lo ha inglobato e conservato per secoli.

La sua scoperta risuonò sia per l’importanza archeologica e storica sia perché si pensò che Ridley Scott si fosse ispirato a Marco Macrino per scrivere il personaggio di Massimo Decimo Meridio, interpretato da Russell Crowe nel Il Gladiatore; tesi poi smentita.

Le fattezze e le bellezze del Mausoleo, di cui abbiamo parlato recentemente attraverso i racconti dell’ex direttrice degli scavi Daniela Rossi, sono rimaste però nascoste perché la mancanza di fondi ne ha impedito l’apertura, anzi anni fa si pensò addirittura di reinterrare il tutto.

Ora, grazie al PNRR e al finanziamento di due milioni e mezzo per la sua valorizzazione, messa in sicurezza e accessibilità al pubblico, alla cosiddetta “tomba del gladiatore” verrà dato il giusto valore e ai romani un nuovo sito ricco di storia da visitare.

Giulia Vincenzi

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2 COMMENTI

  1. Speriamo sia vero, ma ci sono anche l’intera città romana di Falerii Novi, sempre oggetto di saccheggi, e l’anfiteatro di Fondi, recentemente scoperto.

  2. Un restauro della zona antistante la curva Sud dello stadio olimpi6, no? O essendo opera fascista deve essere lasciata all’abbandono totale?

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