Home CRONACA Flaminia, sarà un calvario lungo un mese

Flaminia, sarà un calvario lungo un mese

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immagine di repertorio
ArsBiomedica

Fate attenzione, appena dopo il tunnel di prima Porta verso Roma già c’è la fila per i lavori” scrive un’utente alle 06.24 di questa mattina, martedì 28 settembre, su facebook. “Alle 6.25 è già tutto fermo, bisogna uscire di casa alle alle 5” le fa eco un’altra automobilista esasperata.

Sono solo due dei tanti sfoghi sui social da parte dei pendolari costretti a lunghissime file in direzione Roma a causa del restringimento di carreggiata della Flaminia al chilometro 11, a ridosso del Grande Raccordo Anulare, per un cantiere stradale aperto da ieri, 27 settembre, e che durerà fino al 31 ottobre.

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Cinquecento metri di restringimento, un imbuto che costringe ad un incolonnamento che si ripercuote sulla statale creando corde che iniziano fin dal Cimitero Flaminio. Non solo, la circolazione ferma all’altezza del GRA crea code anche sulle due carreggiate del raccordo anulare.

Era facile prevederlo, non è un mistero e non è da ieri che via Flaminia è un’arteria dal traffico estremamente intenso al mattino, una strada sulla quale si riversano dall’hinterland migliaia e migliaia di pendolari.

Era facile prevederlo e l’osservazione più banale, ma vera, da parte di tutti è che questi lavori si potevano fare durante l’estate, tanto più che la stessa Anas, responsabile della manutenzione della Flaminia, dichiara che “la scarpata sovrastante la sede stradale al km 11+500 presenta formazioni rocciose in precarie condizioni di stabilità che insistono pericolosamente sul piano viabile….si rende pertanto quanto mai urgente procedere ad un immediato intervento di messa in sicurezza della scarpata stradale stessa mediante opere di stabilizzazione e contenimento“. L’Anas sostiene anche, vista la complessità dei lavori, “l’impossibilità di svolgerli in orario notturno”.

Ma le precarie condizioni di stabilità della scarpata non sono di ieri o dell’altro ieri, e visto che di notte non si può lavorare (ma per quale motivo Anas non lo spiega) perché attendere la fine del periodo estivo, l’apertura delle scuole, la fine dello smart-working per mettere in crisi migliaia di cittadini?

Un calvario che durerà fino al 31 ottobre. Per limitare i disagi, l’Anas ha predisposto l’incremento del personale operativo su strada ma è una pezzuola calda, le file chilometriche non spariscono per effetto di qualche addetto in più. Sono stati clamorosamente sbagliati i tempi, tutto qui.

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2 COMMENTI

  1. FATE APRIRE LA STRADA DELL’OSPEDALE SANT’ANDREA ALMENO CHI DEVE ANDARE LI O DALLE PARTI DI GROTTAROSSA HA UN ALTERNATIVA DIMINUENDO IL TRAFFICO CHE GIA’ SENZA RESTRINGIMENTO E’ INGESTIBILE DA PRIMA PORTA ( VISTO CHE TUTTI NON POTENDO PASSARE DALLA FLAMINIA PASSANO DA VIA MACHERIO ) DA COLLI D’ORO ALLA ROTONDA CONAD CI VOGLIONO PIU’ DI 30 MINUTI ( MAX 3 KM)

    STEFANIA

  2. D’accordo con la proposta di Stefania e un’altra cosa che non mi sembra troppo difficile da realizzare (c’è un cantiere aperto) è togliere parte del guard-rail centrale nelle ore mattutine e utilizzare una corsia della Flaminia direzione fuori Roma in direzione opposta, cioè verso il centro, per poi ripristinare la corsia dal pomeriggio-sera; cosa che in autostrada avviene spesso. Sogno?

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