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Partirà da Ponte Milvio la ciclabile della Cassia: 3 km spezzafiato

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Galvanica Bruni

Una pista ciclabile che partendo da Ponte Milvio, passando per piazza Giochi Delfici e per la Cassia ‘Antica’, raggiunga via Cassia Nuova all’incrocio con via Oriolo Romano per poi finire lì, pare essere all’orizzonte.  Tre chilometri di cui due terzi di ripida salita spezzafiato da mettere alla prova anche i polpacci più allenati, insomma alla gran premio della montagna.

Dalla frenesia delle ciclabili che stanno spuntando nella capitale il Municipio XV era rimasto estraneo. Ma, a quanto sembra, lo resterà ancora per poco.

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A darne notizia è Giorgio Mori, consigliere FDI in XV che in una nota racconta di aver appreso dagli uffici del Dipartimento Mobilità di Roma Capitale che quello che temeva “come un vero e proprio incubo sta per divenire realtà anche in XV Municipio”.

“L’amministrazione Cinquestelle – fa sapere Mori – dopo aver fatto saltare la mobilità di interi quadranti, come ad esempio sulla Tuscolana, a Prati Fiscali e, da ultimo, a Via di Pineta Sacchetti, col chiaro il intento di “incendiare i pozzi” prima di abbandonare la guida della Capitale a chi li seguirà, ha deciso di realizzare un’altra folle improvvisata pista ciclabile anche sulla Cassia, partendo da Piazzale di Ponte Milvio per giungere, come un binario morto, all’incrocio di Via Cassia con Via Oriolo Romano passando per Piazza Giuochi Delfici e salendo per Via Cassia Antica”.

“Molti quartieri sono in fibrillazione in quanto questi scellerati innesti su un tessuto urbano di mobilità già fragile per la ridotta potenzialità delle Metropolitane rappresentano un vero e proprio colpo di grazia per i cittadini. Finora il XV Municipio era stato risparmiato, ma la Sindaca ha deciso che l’ “accanimento terapeutico” doveva essere destinato anche a noi”.

“E così – ironizza Mori – al termine di una serata di movida o un aperitivo a Ponte Milvio, si prospetta un vero e proprio “gran premio della Montagna” a Piazza Giuochi Delfici, in vista dello strappo finale che farà la selezione dei più sobri sulla Cassia Antica. Per non pensare a cosa potrebbe accadere a chi dovesse tentare la fuga in discesa, magari facendo un capitombolo all’incrocio con Via di Cortina d’Ampezzo”.

Passando dal faceto al serio, Mori sostiene che “è evidente che le piste ciclabili siano uno strumento serio utilizzato da quasi tutti gli amministratori della capitali europee che però prima hanno sviluppato un progetto di mobilità intermodale con una rete organica al tessuto cittadino. Qui invece si è deciso di prendere solo il pennello e colorare pezzi di strada in vista delle elezioni nella speranza di convincere, con specchietti per le allodole, quel tesoretto elettorale rappresentato dagli amanti della bicicletta per tentare di arrivare disperatamente al ballottaggio con le unghie e coi denti”.

“Così però si distrugge una città. Si incendiano i pozzi prima di scappare. Fratelli d’ Italia – annuncia Mori concludendo – si opporrà con tutte le proprie forze a questa follia anche a costo di occupare fisicamente i cantieri, financo incatenandosi, al momento della realizzazione che inevitabilmente potrebbe avvenire solo con un blitz realizzato col favore delle tenebre. Per tale ragione chiediamo a tutti i cittadini di tenere gli occhi aperti di giorno e soprattutto di notte”.

Giulia Vincenzi

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34 COMMENTI

    • i pozzi d’acqua, quelli di petrolio si incendiano prima di abbandonare il territorio: muoia Sansone con tutti i Filistei…

  1. A noi ce piace… noi che amiamo la bici e che abitiamos su via cassia.
    L’articolo è da primato della vergogna. Quando si scrive un testo dovreste raccontare la notizia e scrivere tutte le opinioni in merito. Dal vostro articolo sembra che sarà un disastro… è tutto l’opposto, dal XV lo chiedevamo a gran voce.

    • Gli abitanti del XV municipio chiedono a “gran voce” strade pulite e senza buche e cassonetti svuotati periodicamente. Sicuramente non questa ciclabile frutto di menti poco lucide.

      A ottobre le urne saranno testimoni del fallimento dei 5 stelle.

    • Egregio, il primato della vergogna in verità è proprio questo progetto la cui assurdità si palesa da sola. Mi dica, con tanti quartieri e zone pianeggianti che ci sono proprio quel tratto di Cassia dovevano prendere ? Ma lei la conosce la zona ? Ne dubito molto ! Provi a immaginare da Piazza Giochi Delfici in poi, strada strettissima, a doppio senso e pure con un solo marciapiede: mi dica dai, si sforzi, dove la mettono la pista ciclabile, la faranno aerea ?
      Ultima cosa egregio signore, quando lei dice “dal xv lo chiedevamo a gran voce”… voi chi? plurale maiestatis ? Le auguro una buona giornata.

    • Esatto! Tratto utilissimo anche per le centinaia di persone che lavorano in Via Oriolo Romano e che con questa ciclabile non rischiernno di essere UCCISE lungo il percorso. BENE, AVANTI COSÌ!!

  2. La ciclabile di Via Battistini realizzata sia da un lato che dall’altro della via è perennemente vuota.
    Su via della Pineta Sacchetti il passaggio della ciclabile è in mezzo alla strada eliminando spazio alle carreggiate.

    Esempi inutili e perdita di tempo su come realizzare le ciclabili. Non ci sono soldi per fare nulla ma poi per fare queste str…te si trovano?

    Spero che il popolo di Roma riesca a mandare a casa definitivamente questo sindaco incomptente che se finora non aveva fatto nulla dimostrando inedia ora ci ha fatto veramente capire chi è: l’incompetenza fatta persona.

    NON VOTATELA PER FAVORE

  3. Voglio proprio vedere come se la caveranno questi soloni della viabilità con l’incrocio tra Via Cassia e via Pareto.

    Spero che abbiano pensato a poszionare fibrillatori sulle salite più ardue e cassette di pronto soccorso agli incroci.

    Quando sarà il momento ci armeremo di vernice per cancellare questo esempio di mala gestione delle risorse.

    • Pensavo proprio a quel tratto infatti. Già c’è una segnaletica (e spazio di manovra) che ti permette di guidare ‘sulla fiducia’, mettici pure la pista ciclabile…direi perfetto. Potremmo concludere con due altalene e una scivolina. Invece di disciplinare il traffico di ciclisti che hanno reso le riserve naturali piste per ciclismo estremo acrobatico.

  4. Ritengo che sia un progetto pre elettorale.
    Roma e’ diventata una mulattiera , viale Parioli e zona annessa è pericolosa da percorrere con qualsiasi mezzo…. cosa aspettiamo a investire soldi per rifare completamente il manto stradale? Cosa aspettiamo a investire soldi per piantare alberi?
    Facciamo una bella ciclabile sulla Cassia come quella oscenità a pineta Sacchetti.
    Vergognoso!!

  5. No, poi no, e ancora no! Non condivido l’unica e desolante iniziativa della sindaca, che evidentemente ha trovato qualcosa cui dedicarsi. Non mi va di elencare la lista infinita delle cose che stanno facendo precipitare nel baratro la nostra città, ormai le conosciamo tutte, ma mi chiedo come si può ignorarle? Capisco che piaccia andare in bicicletta, che a volte sia una necessità, ma qui manco sui marciapiedi riusciamo a camminare, per non parlare delle strade… Vedo ciclabili costruite come cattedrali nel deserto, altre ad alto rischio polmonare in mezzo al traffico, e mi chiedo se non andrebbero affrontati prima problemi più grandi. Forse è più facile fare così, costruire senza preoccuparsi delle conseguenze e guadagnare consensi

  6. Le ciclabili sono uno dei segni della civilizzazione di un tessuto urbano, ma solo se inserite in un contesto di trasporto intermodal e che a Roma è del tutto assente.
    Pur amando lo sport e la bicicletta, da residente del XV vorrei che la politica cittadina si dedicasse prima a questioni ben più critiche, come i trasporti pubblici, i rifiuti, la sicurezza.

  7. Semplicemente follia la ciclabile in quel tratto , ci vivo da 55 anni e davvero oltre ad essere inutile si rischierebbe di farla diventare pericolosa , magari mi preoccuperei di tenere in buono stato quella già esistente che passa per Tor di Quinto .

  8. Ragazzi ma è una figata!! Quando i ciclisti affronteranno il salitone in debito di ossigeno potranno fare un ottimo “areosol” a base di PM10……Voi dite di no ma il sindaco di Roma è un grandissimo “scienziato”!!!!!!!

  9. Ormai le bici a pedalata assistita sono alla portata di tutti e permettono di superare qualsiasi salita sopratutto sono una valida alternativa all’uso della macchina come ormai è consuetudine in tutte le capitali europee. Chi ancora non afferra la novità è fuori dal mondo e del tutto anacronistico.

    • @Fabrizio trenta.
      Fuori dal tempo é lei e tutta la giunta Raggi.

      Non si tratta di non afferrare le novità ma unicamente di inserire il cervello prima di partorire queste soluzioni degne di un incapace.

      Senza contare che una bici a pedalata assistita che non sia una cinesata destinata a breve a riempire le discariche, ha un costo di circa 1000 euro. Non mi sembra proprio alla portata di tutti.

      • Ma si, ma in fondo che sono 1000 euro? Poco più di due mesi di assegno sociale (la pensione di chi, da autonomo, non ha mai versato contributi)!

  10. Progetto demenziale. Recentemente ho preso quella da viale Parioli verso viale della Moschea e ho notato che versa in uno stato pietoso e praticamente non la usa nessuno, anche perché finisce nel nulla, come questa.

  11. Spero che questa notizia sia solo un ballon d’essais della cessante Giunta Raggi, e che non ci siano i tempi tecnici per realizzare questa stranezza E’ inconcepibile pensare di restringere la via Cassia per consentire a qualcuno di raggiungere la vetta di via Oriolo, a far che poi non si capisce, complicando la vita a tutti gli altri utenti di quella strada. Tra l’altro tra Giochi Delfici e via Oriolo la Cassia è stretta e a doppio senso, e sarà difficile consentire una regolare viabilità, che facciamo, un senso unico alternato per far passare i corridori, o abbattiamo tutti gli alberi?
    Questa delle piste ciclabili è una fissazione della attuale Amministrazione, che già ha fatto danni in altri quartieri, come cita l’articolo, pur sapendo che può portare qualche vantaggio solo ad una esigua minoranza della cittadinanza, ma quanto al resto non hanno combinato niente di rilevante per la mobilità di questa Città, il PUMS è restato lettera morta, la Metro C è tuttora impantanata a S. Giovanni, dei Tram sbanderiati ai 4 venti non si è visto nulla, e continuano a sostenere di voler realizzare quell’altra follia della Funivia Casalotti-Boccea.
    Se la notizia fosse vera, chiedo al Presidente Simonelli di opporsi con tutte le forze a questa inutile e dannosa pista ciclabile, sarebbe il modo migliore per chiudere in bellezza il suo mandato.
    Comitato Ambiente e Legalità – Ponte Milvio

  12. Perlassicurazione auto si paga minimo mille euro. Se magari diventa un mezzo comune i prezzi si abbassano. (ci sono già da 600 EUR). L’obiettivo è togliere qualche auto e incrementare i trasporti pubblici, non è che tutti devono usare la bici…comunque io ho fatto quel tragitto per casa lavoro per diversi anni con una bici normale (usata) e sono ancora vivo. Ma capisco che è difficile capirlo

  13. C’è già a disposizione un parco bici elettriche in sharing che consente facilmente di superare qualsiasi dislivello. Il tratto di Cassia fino a Giochi Delfici è inutilmente largo e genera solo alta velocità e pericolo. I marciapiedi quasi inesistenti. Rivedere il tutto a favore delle utenze deboli e riducendo la velocità dei veicoli è un ottimo obbiettivo.

    • Egregio, a mio modesto parere lei non conosce proprio la zona, altrimenti non direbbe che via Cassia presa da Ponte Milvio è inutilmente larga. Ma larga dove ? Ma larga quanto, se non si riesce nemmeno a superare l’autobus quando arranca in salita ! E poi, egregio Siciliani, lei sa che nessun operatore bici sharing consente di finire la corsa oltre Ponte Milviio ?
      Ecco, informarsi prima di pontificare non fa mai male. Le auguro una buona serata.

    • Certo, in discesa da Piazza Giochi Delfici, a Ponte Milvio è talmente veloce da ” da generare alta velocità. Mi scusi Signor Fabrizio, ma Lei conosce ciò di cui sta parlano? È cosciente di ciò che dice? Buona serata.

  14. Mi associo a tutti i lettori che evidenziano la follia della proposta. Compatisco quelli che la considerano seria: sono bravi ad arrampicarsi sugli specchi, ma vorrei proprio vedere quanti di loro saprebbero arrampicarsi su quella strada !

  15. Io vado in bici al lavoro tutti i GG se non piove e mi scalo sempre il k2 di via Cassia con il rischio che chi arriva a velocità sostenuta mi falci dietro la curva, e non sono l unico folle che lo fa molti abitanti del 15simo usano la bici, quindi secondo la teoria di mori, siccome la strada é in salita la ciclabile non occorre, resto senza parole

  16. Comunque fra 34 giorni ci saremmo tolti il dubbio e finirà questa discussione. Non credo che i Romani rieleggano Virginia R. e contorno e quindi questo come altri utopici progetti cadranno nel nulla.

  17. Ho interpellato il Municipio e ho saputo, grazie alla cortesia dell’Assessore Pasquale Annunziata, che la pista ciclabile in questione, in merito alla quale il Municipio non è stato coinvolto, è contenuta nella Delibera di Giunta del 30-4-2020, che approva ben 241 km di piste ciclabili provvisorie, con sola segnaletica orizzontale, ipotizzate per fronteggiare eventuali aumenti di traffico dovuti alla ridotta capacità dei mezzi pubblici a causa delle norme di distanziamento.
    Il percorso ipotizzato dalla Delibera però non è quello ipotizzato dal Consigliere Mori, ma si svolge, sul tragitto Giochi Delfici – Ponte milvio, percorrendo via di Vigna Stelluti, Corso Francia, e la via Flaminia, o forse via Riano, tutte strade strette e molto trafficate, dove per riservare una corsia per le bici, prevista di 1,5 mt, sarà necessario togliere una fila di posti auto, con perdite di almeno un centinaio di posti.
    Per fortuna questo progetto non risulta ancora finanziato e la sua eventuale realizzazione riguarderà la prossima Consiliatura, avremo pertanto il tempo per intervenire e cercare di convincere i nostri Amministratori ad operare scelte più oculate. Sono sicuro che VCB ci darà il suo supporto, e spero anche il Municipio, per evitare che azioni non ben meditate possano portare a peggiorare la situazione della viabilità di questa Città, che già si presenta molto critica.

  18. Il problema è proprio la visione limitata delle persone, abituati a spostarsi solo con 2000kg sotto il sedere anche per fare 200 metri. limite che non gli permette di capire che un ciclista in più è una macchina in meno sulla strada, limite che non gli fa capire che limitare la velocità alle automobili vuol dire salvare vite umane. Una visione che fa percepire solo strade in salita che per altri invece potrebbero essere discese

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