
“Il tuo sorriso, la tua gentilezza, la tua umiltà, il tuo grande talento e la professionalità che sempre ti hanno contraddistinto come amico e come collega nella condivisione di quel palco che vede la tua ultima uscita di scena, come solo un grande attore e poeta come te può fare, trasformano il nostro sconcerto in un ultimo applauso pieno di amore. Ciao Nino. Per sempre nei nostri cuori”.
Con questo post su facebook gli amici e i colleghi della compagnia dello Stabile del Giallo, da sempre con base sulla Cassia, ricordano l’attore e doppiatore Nino D’Agata, morto oggi all’età di 65 anni.
Sul palco del Giallo, D’Agata, che era nato a Catania l’8 ottobre 1955, si distinse particolarmente nei panni di Paul Sheldon, lo scrittore protagonista di “Misery non deve morire” e in quelli di Salvo Montalbano, ne “La Luna di Carta“, lo spettacolo che segnò l’esordio assoluto a teatro del poliziotto nato dalla penna di Andrea Camilleri.
Attore assai misurato e molto realistico, al cinema D’Agata recitò – fra gli altri – per Paolo Sorrentino (“Le Conseguenze dell’Amore”), Gabriele Muccino (“L’Ultimo Bacio”) ed Emanuele Crialese (“Nuovomondo”), oltre a comparire in numerosi film e serie per la tv come “Il Capo dei Capi”, “Distretto di Polizia” e “R.I.S Delitti Imperfetti”.
L’artista siciliano doppiò Alec Baldwin (“Notting Hill”), Paul Bettany (nei tre capitoli della saga di “Iron Man”) e Frank Vincent (“I Soprano”), essendo anche la voce italiana di Steve nel film d’animazione “Up” e di Timothy Lovejoy ne “I Simpson”.
Giovanni Berti
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