Home ATTUALITÀ Alessandro Barbero, la storia come un’avventura

    Alessandro Barbero, la storia come un’avventura

    cibo per la mente 2
    Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

    Da qualche tempo il gruppo GEDI ha dato il via ad una iniziativa editoriale che prevede la pubblicazione settimanale di alcuni libri di storia di Alessandro Barbero al prezzo di 9,90 Euro più eventualmente il costo della testata (Repubblica, LaStampa, Il Messaggero,  Secolo  XIX etc.).

    Barbero, professore all’Università del Piemonte Orientale, è uno storico del medioevo e di storia militare e autore prolifico di saggi e romanzi; tantissimi e molto diversi gli argomenti affrontati.

    Continua a leggere sotto l‘annuncio

    Ha anche un altro pregio: è uno storico che sa raccontare la storia.

    Spesso ci si imbatte in autori altrettanto bravi ma pignoli e a volte noiosi; Alessandro Barbero è invece uno scrittore molto preparato e documentato ma mai banale o noioso. Il suo modo di scrivere agile, accattivante mai pretenzioso trasforma un corposo volume di storia in un romanzo di avventure. Capita così di leggere un “librone” di 600 pagine come “Caporetto” in pochi giorni e arrivati alla fine  provare una sorta di delusione per la brevità del racconto!

    Tanti i titoli arrivati in edicola ma noi ve ne segnaliamo tre che vale veramente la pena leggere e che trattano con rigore argomenti ancora oggi oggetto di dibattito: “Caporetto”, “La battaglia-Storia di Waterloo”, “Benedette guerre-crociate e jihad”.

    Caporetto

    La disfatta di Caporetto fu una vera e propria tragedia nella tragedia della 1° Guerra Mondiale; nonostante i Comandi supremi italiani fossero ben al corrente che gli austriaci erano prossimi a condurre una grande offensiva, sottovalutarono la portata dell’evento e non furono in grado di arginare l’attacco che portò il nemico sino alla linea del Piave.

    Solo i prigionieri italiani furono piu di 300.000 e nelle mani degli austriaci caddero inoltre centinaia di depositi di materiali, vestiario e viveri (5.000.000 le scatole di carne perse).

    Barbero con straordinario scrupolo analizza quelle che furono le azioni dello Stato Maggiore Generale guidato dal Generale Cadorna mettendo in evidenza non solo i gravi errori commessi ma anche l’assurda mentalità da “burocrati” che contraddistingueva i generali italiani.

    Più che la disfatta di un esercito fu la disfatta di una classe politica e militare non all’altezza del compito.

    Storia di Waterloo

    è la cronaca incalzante dell’ultima battaglia combattuta da Napoleone che portò definitivamente il Bonaparte all’esilio; leggendo queste pagine  sembra di ascoltare gli scoppi del cannone, l’odore della polvere da sparo, le urla e le incitazioni di fanti e cavalieri impegnati in uno scontro titanico dove coraggio ed eroismo erano una costante.

    Le descrizioni degli scontri e delle cariche condotte dagli “ussari” sono emozionanti  e lasciano con il fiato sospeso sino all’epilogo della battaglia conclusasi con la sconfitta dell’esercito francese e di un Napoleone oramai stanco e distratto.

    Benedette guerre

    un libro delizioso nonostante l’importanza degli argomenti trattati; Barbero in questo straordinario racconto riesce a trovare una sorta di equilibrio in quella che è stata una guerra più che altro di religione (anche se con importanti risvolti economici).

    L’autore sfata il mito dei “crociati, secondo una recente vulgata popolare,  interessati esclusivamente all’accaparramento di beni e territori e contemporaneamente mette in risalto la grande cultura e civiltà dei “saraceni”,  un popolo guerriero e sanguigno  ma estremamente tollerante.

    Quelli di Barbero sono tre straordinari libri di storia: interessanti, emozionanti, accattivanti e quella della GEDI è un’interessante iniziativa che permetterà agli appassionati di storia di godere delle opere di un eccezionale storico a prezzi contenuti.

    Francesco Gargaglia

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    LASCIA UN COMMENTO

    inserisci il tuo commento
    inserisci il tuo nome