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Quarto Peperino, aperto il ponte ciclopedonale di via Salk

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Galvanica Bruni

A due anni esatti dalla realizzazione, oggi è stato inaugurato il ponte ciclopedonale ubicato in via Edward Salk, all’altezza della rotatoria di Via Quarto Peperino.

Il nuovo ponte, lungo circa 30 metri, mette in comunicazione la pista ciclabile di via di Quarto Peperino, che fa parte delle opere secondarie realizzate dal Consorzio Quarto Peperino nell’ambito della convenzione urbanistica G3 “Grottaperfetta” sottoscritta nel 2005, e la pista ciclabile realizzata nell’ambito della lottizzazione denominata “Saxa Rubra”.

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“Finalmente inauguriamo il ponte ciclopedonale atteso da tanto tempo dai cittadini. Continuiamo così a far crescere la rete dei percorsi di piste ciclabili per permettere di raggiungere in bici i diversi punti della nostra città”, ha dichiarato la Sindaca di Roma Virginia Raggi.

Ma due anni fa…

Furono  giorni di fuoco e di caos traffico quelli fra fine maggio e inizio giugno 2019 quando, con le scuole ancora aperte, la Direzione Tecnica del Municipio XV autorizzò l’occupazione temporanea del suolo pubblico in via Salk – all’altezza della rotatoria di Via Quarto Peperino – per consentire all’omonimo Consorzio di realizzare un ponte ciclopedonale per congiungere due tratti di pista ciclabile.

La viabilità in zona Labaro Grottarossa ebbe a risentirne all’inverosimile, con centinaia di auto fin dalle 7 di ogni mattina in fila col motore in folle o quando andava bene con la prima ingranata a fare un metro dopo l’altro.

I lavori finirono dopo qualche giorno e il ponte in legno cominciò a far mostra di se sovrastando via Salk. Peccato che fu subito chiuso al transito.

Per dovere di cronaca, occorre ricordare che il ponte è stato costruito dal “Consorzio Quarto Peperino” (soggetto che ha lo scopo di realizzare opere di urbanizzazione nell’area compresa tra Flaminia e via di Grottarossa) e che serve a congiungere due tratti di ciclabile, di cui la prima di circa 700 metri battezzata alla nascita – avvenuta nel 2015 – “la ciclabile più assurda di Roma” poiché nasceva e finiva nel nulla e che ora dovrebbe far parte di un più ampio circuito che arriva sulla Flaminia passando per il Monte delle Grotte, dove un tratto di ciclabile è stato realizzato nel 2020, e per il Castello di Tor Crescenza.

Il ponte in argomento, per poter essere fruibile, doveva prima essere preso in carico dal Comune. Fatto che è ora avvenuto.

Perchè c’è voluto così tanto? Due mesi fa lo spiegò a VignaClaraBlog.it il presidente del Municipio XV, Stefano Simonelli, in un’intervista leggibile cliccando qui.

Giulia Vincenzi

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